Nel mese di luglio del 1647, mentre il popolo napoletano preparava i festeggiamenti per la Festa della Madonna del Carmine, il Vicerè spagnolo Duca D’Arcos, decise di aumentare le gabelle sulla frutta per l’ennesima volta. Il popolo preso ormai per il collo e guidato da un pescivendolo, si ribellò. In una settimana Napoli cambiò volto e tutti coloro che erano stati “pecora” in pochi giorni si trasformarono in “lupo” ma il potere del denaro riportò tutto alle condizioni originarie passando però sul cadavere di quel pescivendolo il cui nome ancora oggi risuona come fosse un mito: Masaniello. Ma la morte di Masaniello nonostante tutto creò inevitabilmente un rumore d fondo nella città partenopea che per lungo tempo propagò tra le mura e nel popolo napoletano gli echi della rivolta.
Domenica 24 aprile 2016, alle ore 10.30, l’Associazione Culturale NarteA in collaborazione con Antiche Botteghe tessili, riproporrà la visita guidata teatralizzata che ripercorrerà le vicende del Luglio 1647 proprio nei posti, aperti eccezionalmente per l’iniziativa, in cui esse ebbero luogo (Chiostro della Basilica Santuario Carmine Maggiore, Chiesa di Santa Croce al Mercato, Chiostro di Sant’Eligio) ponendo l’accento sugli aspetti sociali, politici e storici che funsero da cornice agli avvenimenti, senza però trascurare le conseguenze che questa rivoltaebbe sul Regno di Napoli ma, anche e soprattutto, sulle persone che gravitarono attorno alla carismatica, ma discussa, figura di Tommaso Aniello di Amalfi.
Quota di partecipazione: € 12 a persona Prenotazione obbligatoria ai numeri 339.7020849 e 334.6227785