Change how you see, see how you change

Dal 16 al 26 marzo 2017, presso il Palazzo delle Arti di Napoli, mostra del fotografo americano Rick Guidotti dedicata ai bambini che convivono con malattie genetiche

change How You See guidottiDal 16 al 26 marzo 2017, presso il Palazzo delle Arti di Napoli, verrà ospitata la mostra del pluripremiato fotografo americano Rick Guidotti “Change how you see, see how you change”, curata da Parent Project onlus, l’associazione di genitori con bambini e ragazzi affetti da distrofia muscolare di Duchenne e Becker.
L’iniziativa verrà realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura ed al Turismo del Comune di Napoli ed ha il patrocinio della Città Metropolitana di Napoli e della Regione Campania.
La mostra verrà inaugurata il 16 marzo alle ore 17.30, con unreading degli attori Gigliola de Feo e Andrea Fiorillo de La Falegnameria dell’attore.
Sabato 25 marzo, a partire dalle 17.30, si svolgerà un aperitivo in collaborazione con le associazioni Chiaja Time e Round Table.

Dopo una lunga carriera ricca di importanti collaborazioni e numerosi riconoscimenti internazionali, quindici anni fa Rick Guidotti lascia il mondo della moda e sceglie di utilizzare le arti visive per sfidare lo stigma sociale, spinto dal desiderio di stimolare un forte cambiamento nell’atteggiamento della società verso le persone che convivono con patologie genetiche.Rick fonda e dirige a tale proposito Positive Exposure, un’innovativa organizzazione non profit che si occupa di arte, educazione e advocacy. L’ottica di Positive Exposure è quella di offrire l’opportunità alla società di vedere i protagonisti degli scatti con uno sguardo nuovo: non come “casi medici”, ma come esseri umani, che affrontano le proprie sfide nella vita.
“Change how you see, see how you change” è il motto di Positive Exposure, come racconta Rick Guidotti in un’intervista pubblicata sul sito www.mariashriver.com: “[...] Non è solo una comunità a cambiare quando impara a vedere la bellezza nella diversità; cambia anche il modo in cui ciascuno vede se stesso”. Si tratta di una dinamica riflessiva, in base alla quale, mentre l’osservatore si immerge nella rappresentazione, è lui stesso a cambiare il proprio sguardo su di sé e sul mondo che lo circonda.
Da questa filosofia nasce la mostra dallo stesso nome, rivolta a sfidare le convenzioni sociali, ridefinendo l’idea di bellezza e rivoluzionando lo sguardo del pubblico sull’idea di diversità attraverso i volti di bambini e ragazzi di vari paesi del mondo, che convivono con disturbi e patologie genetiche. Cuore della mostra saranno gli scatti di bambini e ragazzi affetti dalla distrofia muscolare di Duchenne.

Questa iniziativa è contro il “sistema” della camorra.
La distrofia muscolare di Duchenne(DMD)è una patologia genetica rara che colpisce 1 su 3.500 neonati maschi. È la forma più grave delle distrofie muscolari, si manifesta in età pediatrica e causa una progressiva degenerazione dei muscoli. La distrofia muscolare di Becker(BMD) è una variante più lieve, il cui decorso varia però da paziente a paziente.

Parent Project Onlus, socio fondatore della Federazione Internazionale United Parent Projects for Muscular Dystrophies (UPPMD), è l’associazione che riunisce i genitori dei bambini affetti dalla distrofia muscolare di Duchenne e Becker.Dal 1996 lavoriamo per migliorare il trattamento, la qualità della vita e le prospettive a lungo termine dei nostri bambini e ragazzi attraverso la ricerca, l’educazione, la formazione e la sensibilizzazione. Gli obiettivi di fondo che ci hanno fatto crescere fino ad oggi sono quelli di affiancare e sostenere le famiglie dei bambini che convivono con queste patologie, promuovere e finanziare la ricerca scientifica al riguardo e sviluppare un network collaborativo in grado di condividere e diffondere informazioni chiave.

Orari di apertura della mostra: il lunedì e dal mercoledì al sabato, dalle ore 9.30 alle ore 19.30; la domenica dalle ore 9.30 alle 14.30; chiuso il martedì.

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