Dal 12 al 30 giugno 2017, presso la stazione Cumana di Montesanto a Napoli, sarà allestita la mostra dal titolo “SIBYLLA, il mistero della vergine oscura”, ricerca fotografica dedicata alla Sibilla Cumana, forse il più diffuso mito dei Campi Flegrei per ripercorrere l’origine, i segni e i luoghi in cui tale fantastica narrazione si è consumata.
Il titolo di Sibilla Cumana era detenuto dalla somma sacerdotessa dell’oracolo di Apollo (divinità solare ellenica), situato nella città magno-greca di Cuma, Ella svolgeva la sua attività oracolare in una caverna conosciuta come l’”Antro della Sibilla” dove la sacerdotessa, ispirata dalla divinità, trascriveva in esametri i suoi vaticini su foglie di palma le quali, alla fine della predizione, erano mischiate dai venti provenienti dalle cento aperture dell’antro, rendendo i vaticini “sibillini”. La sua importanza era nel mondo italico pari a quella del celebre oracolo di Apollo di Delfi in Grecia
12 giugno, ore 10.00: cerimonia di apertura 12 giugno, ore 16.00 inaugurazione mostra Orari: lunedì-venerdì, ore 10.00-12.30 e 16.00-18.00; sabato e domenica chiuso. Ingresso libero. Accesso dal piano stazione (per l’utenza con biglietto) oppure, senza biglietto, direttamente dal pianoterra servendosi dell’ascensore
Il titolo di Sibilla Cumana era detenuto dalla somma sacerdotessa dell’oracolo di Apollo (divinità solare ellenica), situato nella città magno-greca di Cuma, Ella svolgeva la sua attività oracolare in una caverna conosciuta come l’”Antro della Sibilla” dove la sacerdotessa, ispirata dalla divinità, trascriveva in esametri i suoi vaticini su foglie di palma le quali, alla fine della predizione, erano mischiate dai venti provenienti dalle cento aperture dell’antro, rendendo i vaticini “sibillini”. La sua importanza era nel mondo italico pari a quella del celebre oracolo di Apollo di Delfi in Grecia
12 giugno, ore 10.00: cerimonia di apertura 12 giugno, ore 16.00 inaugurazione mostra Orari: lunedì-venerdì, ore 10.00-12.30 e 16.00-18.00; sabato e domenica chiuso. Ingresso libero. Accesso dal piano stazione (per l’utenza con biglietto) oppure, senza biglietto, direttamente dal pianoterra servendosi dell’ascensore