Ricordando Roberto Bracco

Venerdì 20 aprile, a Napoli, giornata commemorativa in ricordo dello scrittore e giornalista Roberto Bracco

ricordando Roberto BraccoVenerdì 20 aprile 2018, nel settantacinquesimo anniversario della morte il Comune di Napoli ricorda Roberto Bracco, grande scrittore, giornalista ed autore di teatro e cittadino impegnato contro il fascismo, intransigente e convinto pacifista con lo scoprimento di una targa, in via San Gregorio Armeno, sulla facciata della casa in cui nacque.

Fondazione Premio Napoli (Palazzo Reale di Napoli) Ore 10.30: Visita della mostra fotografica, curata dall’Istituto Campano per la Storia della Resistenza; Introduce Giulia Buffardi. Proiezione del docu-film di G. Pesce sulla figura del grande drammaturgo; Introduce Umberto Laperuta.
Ore 13.30: Apposizione della targa in onore di Roberto Bracco (Via S. Gregorio Armeno, 41). Interverrà il Sindaco Luigi de Magistris.
Ore 17.30: Tavola rotonda con: Domenico Ciruzzi, Presidente Fondazione Premio Napoli, Guido D’Agostino, Presidente I.C.S.R, Pasquale Iaccio, Universita’ degli Studi di Salerno, Matteo Palumbo, Universita’ degli Studi di Napoli “Federico II”, Francesco Soverina, Storico – Modera Ermanno Corsi. Lettura teatrale di brani a cura dell’attore Renato Carpentieri

Roberto Bracco fu giornalista, poeta, paroliere, autore di libretti per opere, e quindi narratore di grande qualita’ e di notevole successo, eclettico e capace di fondere il tono gaio con quello amaro, motivi popolari con la sensibilita’ per le condizioni piu’ misere e dure dell’esistenza. Coraggioso e intransgente antifascista, fu deputato d’opposizione nel 1923, appartenne al gruppo di Amendola, e fu dichiarato decaduto nel novembre 1926; per la sua ostilita’ al regime; il suo teatro fu messo al bando e mai rappresentato fino all’ultimo dopoguerra, salvo per I pazzi, recitato da Emma Grammatica nel 1929. Il suo antifascismo e la sua propensione per il pacifismo, per la liberta’ e la dignita’ della persona, le scelte etiche e politiche, gli costarono care. L’intellettuale e drammaturgo tra i maggiori del tempo, le cui opere erano rappresentate in Europa e negli Stati Uniti, viene proposto dall’Accademia svedese per l’assegnazione del premio Nobel, ma in seguito all’opposizione del governo fascista, il prestigioso riconoscimento prese altre vie e al suo posto, si decise per la scrittrice sarda Grazia Deledda. Mori’ a Sorrento nell’aprile del 1943.

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