Lunedì 21/01/2002 – Posticipo della ventunesima giornata -
 

Napoli, come ai tempi di Diego.

Sei vittorie e un pareggio: non succedeva dall'88-89, quando il capitano era Maradona.
Decide Luppi su rigore. Si blocca Stellone.
 
ANCONA – NAPOLI 0 – 1 (8174 spettatori)

ANCONA (3-5-2): Storari, Mundula, Maltagliati, Bettini, Montervino, Favo (12'st Brncic), Albino, De Patre, Castiglione (40'st Vieri), Parente, Tiribocchi (12'st Ambrosi).
Panchina: Gori, Peccarisi, Baraldi, Bono. All. Spalletti.
NAPOLI (4-4-2): Mancini, Villa, Bonomi, Luppi, Jankulovski (31'st Bocchetti), Montezine (25'st Graffiedi), Ametrano, Vidigal, Magoni, Sesa (17'st Moriero), Stellone.
Panchina: Roccati, Troise, Bigica, Floro Flores. All. De Canio.

MARCATORI: 37'pt Luppi.

Bello proprio no. Però efficiente, efficace, umile, pratico, il Napoli vincente nella fredda notte di Ancona. Sufficiente il gol di Luppi, l'esemplare esecuzione dal dischetto a trasformare in oro il metallico riflesso di Sesa, sollecito nello sfruttamento della carambola del pallone sul proprio corpo, frutto del rinvio maldestro di Bettini. Un'astuzia svizzera in mezzo alle mille astuzie proposte dal Napoli, possessore di tutte le furbizie nel posticipo della seconda giornata di campionato: proprio quello che il campionato di B richiede e impone, il fallo anche cattivo quando occorre, la perdita di tempo, tutte le furbizie del repertorio. Napoli decisamente non bello, ma funzionale al progetto.
Settimo risultato utile consecutivo per l'orchestra degli umili e degli efficienti diretta da De Canio. Diciannove punti di fila, una striscia da record, il quarto posto a tiro di derby. Domenica la gara di recupero con la Salernitana, riapre il San Paolo, si riappropria del suo stadio la banda titolare di un cammino che sparge nuovo entusiasmo e rinnovate speranze. Il ritmo napoletano è da promozione, la riconquista della A diventa possibile se i due proprietari eviteranno almeno di cedere Stellone, Jankulovski e Vidigal, loro sì indispensabili e fondamentali alla causa. Vendite per realizzo potrebbero indebolire una squadra che va: nessuno come il Napoli negli ultimi due mesi, tra un anno e l'altro. Visto ad Ancona il consulente di mercato Castellani confabulare con Sartori: il Chievo è interessato a Bocchetti.
L'Ancona costretto alla sconfitta di misura e di rigore, in mezzo alle vibrate proteste del suo popolo arrabbiato: rivoli d'insulti sull'arbitro Racalbuto, peraltro illuminato nei momenti cruciali: sanzionati 54 falli ben distribuiti, sei cartellini gialli, il fallo da rigore c'era tutto. Inutile l'arrembaggio dell'Ancona movimentato dai guizzi sempre velenosi di Parente, nei panni del servitore per l'incornata di Castiglione, fiacca ancorchè ravvicinata. Oltre la traversa il tiro di Albino e la bastonata dal limite di Brncic, nella ripresa, durante l'assedio anconetano al Napoli costretto a rinunciare a Stellone (contrattura, in dubbio per il derby) e Jankulovski, usciti per infortunio, e ormai privo di argomenti in attacco. Fuori del coro Moriero, sostituto di Sesa, ancora solo un palo per lui, autore del tiro di punizione che ha chiamato Storari al gesto più applaudito della serata. Moriero uno del tridente con Graffiedi e Montezine. Il Napoli con il 3-4-3 per lunga pezza, nella ripresa. Variazioni sul tema per confondere i dirimpettai pienamente all'altezza fino al vantaggio napoletano. Trova la vittoria nel finale di primo tempo, il Napoli l'ha difesa con implacabile disarmante attenzione. I distruttori di De Canio non hanno fallito un colpo. Vero acciaio inox la difesa del Napoli. Quei due, Villa e Bonomi, proprio come Luppi: decisamente insuperabili.
 
MANCINI 6.5
LUPPI 7
BONOMI 6.5
VILLA 6.5
JANKULOVSKI 6.5 (31'st Bocchetti sv)
AMETRANO 7
MAGONI 7
VIDIGAL 7
MONTEZINE 6 (25'st Graffiedi sv)
SESA 6 (17'st Moriero 5.5)
STELLONE 6

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