Domenica 15/12/2002 – Sedicesima giornata -
 
Napoli, via Colomba ecco Scoglio.
Oggi la firma del Professore. E per il posto di dg rimangono in corsa Cinquini e Bagni.
Travolti (4-0) sul campo dell'Ascoli, i partenopei sono in piena zona C1.
 
ASCOLI – NAPOLI 4 – 0 (8588 spettatori)

ASCOLI (4-4-2): Cejas, Tentoni, Tangorra, Savini (17'st Olivi), Aronica, La Vista (13'st Montalbano), Montesanto, Fontana, Di Venanzio, Bruno (33'st Muslinovic) Bonfiglio.
Panchina: Maurantonio, Speranza, Bonetto, Brienza. All. Pillon.
NAPOLI (4-4-2): Mancini, Bonomi, Baldini, Stendardo (1'st Montezine), Troise, Saber, Vidigal, Cristiano Ferrarese, Sesa (16'st Quadrini), Stellone (19'st Floro Flores).
Panchina: Storari, Husain, Mancino, Dionigi. All. Colomba.

MARCATORI: 6'pt Tangorra, 20'pt Bruno, 42'pt Fontana (r), 8'st Bruno.

Napoli tragico, Ascoli quasi perfetto. Mortificante Napoli, umiliato da cinici avversari: 4-0. Il presidente Naldi fugge dallo stadio prima dell'intervallo, quando l'arbitro sanziona con un giusto calcio di rigore l'interferenza irregolare di Bonomi con il calcio di rigore, sul 2-0. L'esonero viene recapitato a Colomba a fine partita, nello spogliatoio, via telefonino. Risulta inevitabile perché appare evidente che i giocatori che gli hanno remato contro. Napoli vergognoso, impalpabile, inesistente, fuori di testa, al livello più basso della sua storia. L'unico successo di giornata è rappresentato dalla conservazione del penultimo posto in classifica, complice la Salernitana che non va oltre il pareggio contro la capolista Triestina. Il Napoli strabattuto e strapazzato, innanzitutto da se stesso. Fuori di testa, finisce sommerso dall'ondata ascolana e da un vecchio amico che non seppe apprezzare, guarda un po', nell'anno del primo scivolone in serie B e nella successiva stagione. Salvatore Bruno dopo Passaro, ad Ascoli come a Trieste: doppietta del giovane attaccante napoletano transitato senza lasciare tracce nel settore giovanile del Napoli e scaricato di brutto come tanti altri. Indubbia bravura ascolana nella circostanza si sposa con la palese incapacità napoletana.
Quelli del Napoli, in campo, sembrano remare contro Colomba. L'impressione è confortata dagli episodi e dagli accadimenti che si succedono nel corso del match a senso unico, partire dal primo precoce harahiri all'alba della partita, 5' del primo tempo. Due cadeaux i gol che affondano la fragile carcassa messa in mare dall'allenatore che, a dispetto della ripetuta evidenza, ha continuato a professare convinta fiducia in uno scalcagnato gruppo di giocatori. Tutti da mandare a casa, ad eccezione di un paio, non di più. Ma siccome non si può, ecco l'esonero giustificato da una tragica, ininterrotta sequenza di risultati negativi. S'era capito che per questo subdolo inconsistente Napoli messo nelle mani di Colomba, il tempo sarebbe scaduto ad Ascoli. La partita del non ritorno racconta del dominio ascolano e degli sciagurati regali napoletani. Bella e cinica la squadra di Pillon, facilitata da avversari autolesionisti. Male assettato sul prato, il Napoli non c'è sopratutto in difesa. Quattro difensori puri davanti ai due palloni che l'Ascoli scodella in area di rigore. Il primo di veneziano scavalca Stendardo, che non s'accorge della presenza di Tangorra. Incornata e gol, grazie del favore. Ancora grazie al 20', stavolta s'impappina lo svanito Troise, diabolico il ponte di Savini, il bis di testa è di Bruno. Replicherà nella ripresa l'ex di giornata, perentorio e prepotente il destro dal limite dell'area di rigore a sfruttare il flipper tra Bonomi e Saber, 4-0. In mezzo al bombardamento dell'Ascoli, il lancio di fumogeni napoletani che causa l'interruzione di 3'43'' e la fuga di Naldi, quando Nucini invita Fontana a calciare il rigore del 3-0.
 
MANCINI 5
TROISE 4
BALDINI 4
STENDARDO 4 (1'st Montezine 4.5)
BONOMI 4
SABER 4
CRISTIANO 4
VIDIGAL 4
FERRARESE 4
SESA 4.5 (16'st Quadrini 4)
STELLONE 5 (19'st Floro Flores 4)

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