Domenica 03/03/2002 – Ventiseiesima giornata -
 

Fabris gela il suo Napoli.

Partenopei avanti con artistico su rigore. Ma in pieno recupero arriva il pari umbro.
Gli azzurri, in 10 per un tempo dopo l'espulsione di Quadrini, raggiunti nel finale.
 
NAPOLI – TERNANA 1 – 1 (11407 spettatori)

NAPOLI (4-4-1-1): Mancini, Quadrini, Bonomi, Stendardo, Jankulovski, Rastelli (23'st Ametano), Vidigal, Magoni, Sesa, Montezine (41'st Alessi), Artistico (36'st Pavon).
Panchina: Gragnaniello, Bigica, Graffiedi. All. De Canio.
TERNANA (3-5-2): Marcon, Meri, Luchini, Di Cara, Semioli (26'st Fabris), Brevi, Van Gastel (5'st Schenardi), Khaja, Nicola, Buchi (24'st Calaiò), Miccoli.
Panchina: Scalabrelli, Grava, Rossini, Gissi. All. Bolchi.

MARCATORI: 48'pt Artistico (r), 46'st Fabris.

Un’altra rimonta subita, un altro gol incassato in pieno recupero. Resta inespugnabile lo stadio San Paolo. La morte delle speranze napoletane è sopravvenuta in fondo all’immancabile pomeriggio di sofferenze e di palesi disagi. Il Napoli a lungo in inferiorità numerica, in dieci contro undici dal 41’ del primo tempo al 38’ della ripresa. Una brutta costante: è accaduto sistematicamente cinque volte nelle ultime sei partite. Infinito e acuto, il dolore napoletano è arrivato per mano di un eterno ragazzo di Napoli: Fabrizio Fabris, 34 anni, del Vomero Alto. Proprio lui, non Miccoli, ha firmato il pareggio ampiamente meritato dalla Terzana. Atteso e temuto, l’attaccante brevilineo s’è scoperto frenato dal palo basso (dribbling e conclusione radente di destro, il legno centrato in pieno, al quarto d’ora della prima parte). Calaiò subentrato a Bucchi ha scheggiato la faccia superiore della traversa con una conclusione da venti metri, al 27’ della ripresa.
Sì, il pareggio ci sta tutto. Doppia conclusione di Jankulovski e Montezine, stornata da Marcon, una violenta legnata dalla distanza del brasiliano, frenata anch’essa dal portiere ternano, e il calcio di rigore ben eseguito da Artistico: in attacco il Napoli non ha prodotto altro. Eccellente, per contro, la difesa fortino, sotto l’assedio ternano, prima e dopo l’espulsione di Quadrini, colpevole di un intervento da tergo, violento e pericoloso, su Miccoli, a metà campo. Un gesto scomposto, spiegabile, questo come altri, con gli attuali imbarazzi fisici del Napoli. Palese la pesantezza di Vidigal, grigio anche l’altro centrale, privi di sprint i cursori. Jankulovski l’eccezione, quando s’è potuto fiondare sul fronte offensivo. In mezzo al campo l’hanno fatta da padroni Brevi, Nicola e Van Gastel. Possesso di palla e pressione nel segno della Terzana. Questo è un punto d’oro, tisana e tonico in chiave salvezza. Come la lama di un coltello che a tradimento s’infila sotto il costato l’inserimento in area di Fabris: gelato Mancini dalla conclusione in diagonale, morbida e subdola. L’esecuzione in pieno recupero, uguale e precisa, nel senso temporale, a quella della Salernitana nel derby, il principio di tutti i guai attuali del Napoli. Addio speranze di Serie A? Se non è certo, è molto probabile che sia questa la precoce conclusione del folle campionato napoletano accompagnato da infinite scelleratezze, in campo e in società. Una stagione fin qui da schiaffi: roba per le manone di Bud Spencer, alias Carlo Pedersoli, presente in tribuna. Il pareggio, 1-1, assume i connotati di una sconfitta. Un intoppo annunciato dagli accadimenti che si sono succeduti in settimana e nelle ore di vigilia. In campo non è andato il Napoli, ma la sua controfigura. La figlia dell’emergenza divenuta grave nell’imminenza dell’evento: Stellone costretto al ruolo di spettatore a bordo campo.
Inabile all’ultimo momento l’unico suo vero attaccante di qualità, questo Napoli di fortuna aveva in partenza scarse possibilità di graffiare la difesa attrezzata da Bolchi. Debole e centrale l’incornata di Sesa in abbrivo di partita e i due momenti scolpiti da Jankulovski e Montezine: tutta qui la produzione offensiva del Napoli. Una sola affacciata, soltanto una, dalle parti di Marcon, sotto l’aggressione terzana, nella ripresa in inferiorità numerica fino all’espulsione di Medri, avvenuta al 38’, e con il conforto, evidentemente insufficiente, del vantaggio maturato prima dell’intervallo. Anche questo in pieno recupero. Passaggio filtrante di Magoni, furbo e abile Artistico nell’unico gesto apprezzabile della sua partita: Lucchini ne ha agganciato il piede da tergo, calcio di rigore. Prepotente l’esecuzione dal dischetto, primo gol napoletano di Artistico, lui però napoletano solo a metà. Inferiorità numerica, evidente imbarazzo fisico generale, presente e palpabile fin dal primo minuto, un problema fisico grosso così, e la rabbia della Terzana hanno costretto il Napoli a ripiegarsi su se stesso. Mezza punta in avvio di gara, Montezine è scalato in mediana. Sesa ha dovuto ripiegare con generosità all’altezza dei terzini. Tutti a rientrare ed interferire davanti alla linea difensiva. Nove giocatori a fare mucchio ordinato e attento intorno all’impeccabile Bonomi e al debuttante Stendardo, 18 anni, anche lui napoletano del Vomero. Artistico solissimo là davanti. Dieci i giocatori indisponibili, un paio reduci da attacchi influenzali tra campo e panchina: controfigura del vero Napoli, questo Napoli di fortuna ha dovuto dedicarsi esclusivamente alla difesa dell’avventuroso vantaggio.
Ancorché spogliato di trequarti della difesa titolare, il Napoli s’è ben difeso. Quasi niente d’importante l’improvvisato reparto ha lasciato alla Terzana. La traversa scheggiata da Calaiò, un’incornata ravvicinata di Medri, e poco più. Solo ipotesi di pericoli, avendo Magoni scalato in marcatura su Miccoli, velenoso all’inizio, poi troppo defilato sulla sinistra. Aggrappato attorno ai suoi bastioni difensivi, come in analoghe precedenti circostanze, il Napoli è sembrato poter uscire dall’assedio avversario. Ma la schivata non è riuscita, ancora una volta. Il castigo è arrivato a capo di una sequenza paradossale. Il Napoli tutto arroccato in difesa s’è offerto alla disperata ripartenza della Terzana finalizzata da Fabris. Buttata via un’interessante opportunità, Sesa ha perso palla, il Napoli due punti. Il danno stavolta sembra irreparabile.
 
MANCINI 6
QUADRINI 4
BONOMI 6.5
STENDARDO 6
JANKULOVSKI 6.5
RASTELLI 5.5 (23'st Ametrano 5.5)
MAGONI 6
VIDIGAL 5
MONTEZINE 6 (41'st Alessi sv)
ARTISTICO 6 (36'st Pavon sv)
SESA 5

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