Lunedì 27/01/2003 – Posticipo della ventesima giornata -
 
Dionigi spietato, Napoli esulta.
In 50000 al San Paolo spingono gli azzurri: Catania ko su rigore e raggiunto in classifica.
Il tecnico Toshack espulso nel finale.
 
NAPOLI – CATANIA 1 – 0 (44629 spettatori)

NAPOLI (3-4-1-2): Mancini, Baldini, D'Angelo, Savino, Martinez, Marcolin, Vidigal, Bocchetti, Pasino (47'st Troise), Dionigi, Stellone.
Panchina: Storari, Stendardo, Cristiano, Montezine, Sesa, Floro Flores. All. Scoglio.
CATANIA (4-2-3-1): Sansonetti, De Martis, S. Monaco, G. Monaco, Zeoli, Grieco, Martusciello (32'st Colasante), Fini (36'st Sedivec), Oliveira, Iacopino (27'st Possanzini), Taldo.
Panchina: Di Dio, Pignotti, Malusci, Kirjazis. All. Toshack.

MARCATORI: 23'st Dionigi (r).

Vincere, soffrendo. Soffrire, aggrappandosi ad un rigore realizzato da Dionigi nella ripresa e portando a termine l'operazione aggancio. Il Napoli centra la seconda vittoria di fila in casa e castiga un Catania che lascia il San Paolo a testa alta, al termine di una partita condotta con grande sagacia tattica e determinazione.
Quanto importante fosse la posta in palio è testimoniato dall'atteggiamento tattico adottato dai due allenatori. Sia Scoglio sia Toshack presentano formazioni proiettate all'offesa ma senza per questo lasciare sguarnite le rispettive difese. Squadre abbastanza elastiche, quindi. Il Napoli ripropone Savino in difesa e Vidigal a centrocampo, con Pasino a fare il play alle spalle di Dionigi e Stellone. Dal Catania, però, la novità meno attesa: Toshack presenta l'esperto Gennaro Monaco, al fianco di salvatore Monaco, due centrali di difesa che parlano lo stesso dialetto, motivatissimi e pronti ad usare le maniere forti su Dionigi o Stellone. Inoltre schiera davanti a Grieco e Martusciello, sentinelle davanti alla difesa, una linea di centrocampo a tre che crea non pochi problemi di piazzamento agli avversari: Martinez, infatti, è costretto a rimanere a guardia di Iacopino sulla destra, Bocchetti a non lasciare troppa libertà a Fini, e Marcolin e Vidigal a dimenarsi tra Grieco, Martusciello e Oliveira che spesso arretra il raggio d'azione per trovare spazi dove fiondarsi e servire Taldo, proprio come accadeva nel Como dello scorso campionato. Il Napoli incontra difficoltà a liberare la fantasia di Pasino sulla trequarti; va in difficoltà dalla cintola in giù laddove Savino (preferito a Troise) viene a trovarsi spesso senza riferimento e Baldini soffre la statura di Taldo. E' bene organizzato il Catania di Toshack, abile nel ripiegare quanto nel distendersi in avanti. Il Napoli non trova sbocchi a destra ed insiste sempre a sinistra. Facile prendergli le misure. Al 6', Bocchetti va al cross dalla sinistra ma Salvatore Monaco interviene con fermezza su Stellone e sventa il pericolo. All'11, Dionigi su calcio piazzato scalda le mani all'altro esperto della difesa, il portiere Sansonetti (37 anni), preferito a Iezzo. Il ritmo è abbastanza accettabile ma il gioco del Napoli non riesce a trovare la fluidità necessaria per impensierire la difesa avversaria. E Pasino, pur godendo di una certa libertà, non trova mai il guizzo determinante. E' invece la formazione di Toshack ad innescare un paio di controfughe interessanti e pericolose. Ma gli oltre quarantamila del San Paolo spingono a gran voce Stellone e compagni. Al 37', prima triangolazione in verticale della squadra di Scoglio: da Marcolin a Bocchetti, da questi a Dionigi ma Sansonetti si fa trovare pronto all'appuntamento. Al 38' angolo di Marcolin, testa di Baldini ma il tentativo è blando. In contropiede, Vidigal ruba palla a centrocampo ma spreca l'assist per i compagni e svanisce una ghiotta occasione.  La gara è spigolosa, tirata, nervosa. Al 40' Gaucci junior protesta dalla panchina e viene allontanato da Gabriele. Non va il Napoli del Professore: troppo prevedibile (e sguarnito) a centrocampo dove solo Marcolin tenta di mettere un po' d'ordine; neutralizzato, invece, in attacco nonostante la presenza di Stellone. Tiene, invece, il Catania: aggressivo, attento nei raddoppi, ordinato nell'applicare la fisarmonica suggerita dal proprio allenatore.
Neanche nella ripresa cambia il clichè ma in campo si presenta un Napoli più determinato, voglioso di sfruttare la ghiotta occasione offerta dal calendario (due partite in casa di fila), deciso ad agganciare in classifica un avversario che fa di tutto per evitarlo. Ma al 19' Gabriele grazia Vidigal (già ammonito) che tocca vistosamente con la mano. Sarebbe potuta cambiare la partita, così non è. Anzi, al 22', i padroni di casa trovano la percussione giusta: Bocchetti accelera sulla sinistra (e dove poteva affondare il Napoli del resto?), crossa a centro area, Stellone viene strattonato ma sulla sfera arriva Pasino che si districa poco dentro la linea bianca e Grieco (proprio lui, l'amico di tante battaglie) l'ostacola e Gabriele ordina il rigore. Vibranti le proteste degli ospiti. Dionigi va sul dischetto e con calma olimpica di destro piazza alle spalle di Sansonetti. Ma il Catania non ci sta. Reagisce in maniera furibonda. Al 30' Taldo spedisce a colpo sicuro a rete ma Mancini è bravissimo a negargli il pari. Stringe i denti il Napoli, come conviene ad una squadra che lotta per salvarsi e porta a casa un risultato di straordinaria importanza.
 
MANCINI 6.5
BALDINI 6.5
D'ANGELO 6
SAVINO 6
MARTINEZ 5.5
MARCOLIN 6.5
VIDIGAL 6
BOCCHETTI 6.5
PASINO 6 (47'st Troise sv)
STELLONE 6
DIONIGI 6.5

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