Giovedì 21/10/2004 – Recupero della seconda giornata -
 
Napoli, che scivolone!
Azzurri brillanti soltanto per 20' nella ripresa, poi si smarriscono.
La squadra di Cari ha meritato il successo con i gol di Vitali e Onesti.
 
FERMANA – NAPOLI 2 – 0 (3617 spettatori)

Arbitro: Damato di Barletta.
Guardalinee: Ponziani e Bagnoli.

FERMANA (4-4-2): Chiodini, Miglietta, Cotroneo, Mengoni, Di Bari, Onesti (32'st Croceri), Ceccobelli, Vitali, Testa, Bucchi (41'st Staffolani), Smerilli(45'st Kalambay).
Panchina: Scotti, Monti, Nardoni, Pirro. All. Carri.
NAPOLI (3-5-2): Belardi, Accursi, Scarlato, Ignoffo, Toledo, Montesanto, Leandro (27'st Abate), Corneliusson (25'st Montervino), Bonomi, Berrettoni (30'st Sosa), Varricchio.
Panchina: Gianello, Mora, Corrent, Gatti. All. Ventura.

MARCATORI: 27'st Vitali, 31'st Onesti.

Fa splash il Napoli, resta una chimera il raggiungimento della zona play off. Nel recupero, due bastonate dalla Fermana, umile e generosa, corsa e aggressività, e il Napoli s'è scoperto nudo. Sotto il vestito niente, dopo 70' di partita e quel suo primo tempo vicino all'inguardabilità. Riflessi e reattività zero alla distanza, ecco spiegati i vuoti di memoria manifestati in occasione dell'uno-due della Fermana. Altro che promozione, così Ventura e i suoi non vanno da nessuna parte. Questa è una brutta notizia, dalle conseguenze non tutte ipotizzabili. Berrettoni ha provato a scrivere la storia dei primi 20', spunti in velocità e tagli, in chiaro affanno i centrali difensivi fermani. Il dribbling e il piede di Toledo nelle azioni più significative del Napoli all'alba della partita. Il brasiliano, l'invito di Varricchio (6') a provocare il taglio di Berrettoni e qualcosa di strano è successo poco dentro l'area fermana: l'attaccante s'è ritrovato carponi nell'erba, al momento di fiondare la conclusione. Scelta e necessità ad ispirare Ventura nell'ampio turn-over, facce inedite in difesa e a centrocampo, e in aggiunta il ritorno di Toledo a tempo pieno. Leandro in regia, Bonomi sulla fascia sinistra, Corneliusson quasi in posizione di mezza punta, Montesanto a centrocampo. Napoli grigio, inespressivo, impotente nel primo tempo.
Aggressività, pressing, tentativi di uno-due, la Fermana come da copione. Squadra verde, stipendi bassissimi, e tanta corsa, dal primo minuto. Grinta, ancora grinta, una battaglia su ogni pallone. Cari, il tecnico, con i giovani ci sa fare. In vena di repliche Berrettoni. Ideatore Leandro, l'invito al taglio ancora di Varricchio, ma l'attrezzo ha trovato l'attaccante in posizione defilata: il piede sinistro a mo' di gancio, tutto molto comodo per Chiodini, portiere fermano. La curva gialloblù in fibrillazione, dirimpettai un migliaio di napoletani, non decisamente insoddisfatti all'intervallo, delusi è dire poco a fine partita, ancorché non del tutto soddisfatti. De Laurentiis, gran patron, perplesso e incredulo. Vivace in mezzo al campo, tanta corsa e intenso lavoro di tamponamento fermano in mezzo al campo. Di Bari attento e tignoso in opposizione su Toledo e un tipetto interessante sulla fascia destra, Miglietta, centrocampista adattato sulla linea difensiva al posto del titolare squalificato.
Messa una grande toppa (la spaccata di Scarlato, intervento di grande misura, all'altezza del dischetto ad impedire la botta risolutiva a Bucchi, attivato da Smerilli) al 14', la difesa napoletana non ha consentito licenze agli avversari, nel primo tempo. La Fermana pericolosa, ma con un tiro dalla distanza di un centrocampista, Ceccobelli. Pronto Belardi, la smanacciata a provocare l'ennesimo corner della Fermana. Grigio, opaco, inespressivo nel primo tempo, il nuovo Napoli è apparso di un'altra pasta nella ripresa, ma solo per una ventina di minuti. Essenzialmente tre i motivi della parziale, momentanea metamorfosi. Toledo vincitore di tutti i duelli, davvero incontenibile e inafferrabile buon fornitore di assist da destra. Bonomi diventato incisivo e martellante, un disinvolto percussore sulla banda mancina. La crescita di Leandro, in grado di dettare tempi e giocate. Tutto quanto ha consentito al Napoli di assaltare il fortino avversario.
Stop al diagonale maligno di Varricchio al 10', Chiodini ci ha messo i pugni. Botta di Leandro in mischia, pallone contro il muro. Show di Toledo, l'assiste per Varricchio, prodigio del portiere fermano, di piede, alla maniera ce rese famoso Garella, presente in tribuna in qualità di commentatore televisivo. Fiato corto e riflessi appannati, il buon Napoli è durato poco. Poi è sparito, punito, ucciso da due fiammate della Fermana, generosa, applicata, in grado di riemergere dalle difficoltà. Napoli alla deriva, in meno di 5'. Punizione da sinistra, Vitali libero e bello, punitivo e castigatore, al 27' incornata sottomisura. Ignoffo ha provato l'intervento riparatore sulla linea, tentativo inutile. Napoli colpito e poi affondato al 31': palla avvelenata al limite, colpita di sinistro da Onesti, e sul rasoterra è apparso sorpreso Belardi. il portiere sconvolgente. Può festeggiare la Fermana, la vittoria imprevista e clamorosa come premio arcimeritato. In C si gioca così, dal primo all'ultimo secondo. Venti minuti di buon calcio servono a nulla, portano solo sconfitte. Basta correre per 90', e il Napoli finisce prono. E' accaduto a Reggio Emilia e qui a Fermo.
 
BELARDI 5.5
ACCURSI 5
SCRARLATO 5.5
IGNOFFO 5.5
TOLEDO 6
MONTESANTO 6
LEANDRO 5.5 (28'st Abate sv)
CORNELIUSSON 5.5 (25'st Montervino sv)
BONOMI 6
BERRETTONI 5.5 (30'st Sosa sv)
VARRICCHIO 5.5

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