Domenica 25/09/2005 – Quinta giornata -
 
Pià salva il Napoli.
Gol di Zizzari: il brasiliano evita a Reja il ko a Pistoia. Sostituito Calaiò.
 
PISTOIESE – NAPOLI 1 – 1 (6091 spettatori)

Arbitro: Celli di Campobasso.
Guardalinee: Reali e De Santis.

PISTOIESE (4-4-2): Lippi, Gheller, Mayer, Colacchioni, Boccaccini, Binotto (34'st Melis) Colasante (18'st Parolo) Gennari, Cardamone, Alteri (1'st Martinetti), Zizzarri.
Panchina: Mareggini, Mela, Mariani, Catacchini. All. Tedino.
NAPOLI (4-2-3-1): Iezzo, Grava, Romito, Maldonado, Savini, Amodio (1'st Bogliacino), Fontana, Capparella (43'st Giubilato), Pià, Montervino, Calaiò (24'st Grieco).
Panchina: Gianello, Briotti, Montesanto, Vitale. All. Reja.

MARCATORI: 23'pt Zizzarri, 32'pt Pià.

Gambero Napoli. Un passo indietro, partita dopo partita. Stavolta addirittura due. Napoli insapore e incolore, solo un pareggio in rimonta a casa dell'ultima della classe. La risposta di Pià, sostenuta da una deviazione involontaria di Binotto, allo schiaffo di Zizzarri. Lesto e freddo l'attaccante della Pistoiese: sfruttato con perfetto cinismo l'insolito imbambolamento della difesa napoletana, originato da una sgrammaticata uscita palla al piede di Maldonado. Nello stadio di uno storico ritorno in serie A, il Napoli appunto in versione gambero ha perso il primo posto e l'imbattibilità difensiva lunga tre partite di Coppa Italia e soprattutto quattro di campionato. Iezzo sverginato a capo di un record personale di 407'. Assist al millimetro di Gennari, taglio di Zizzarri, il rasoterra mirato ad infilare a mo' di lama il Napoli, al 23' della prima parte. Fontana alla battuta da fermo sul centro-destra, Pià il più scaltro nel mucchio, l'incornata a sfiorare il pallone e a mandare in confusione Binotto.
Il primo gol in campionato del brasiliano a costruire il pendant con le cose perdute di Pistoia. Seminano precoci inquietudini i regressi del Napoli e la sua palese involuzione. Chiaramente pentito, Reja ha stupito anche stavolta: corretto l'assetto iniziale, il tecnico è tornato a Bogliacino esterno sinistro e Montervino centrale, dopo l'intervallo; sostituito Calaiò, non nella sua migliore versione, ma con chi? Giubilato proposto nell'estremo finale nel ruolo di primo attaccante. un difensore nella parte di Sosa, ma si può? Il cambio minaccia di aprire un nuovo caso, il caso Calaiò. Capita sempre a lui improvvido in avvio di partita: invitato al gol da un clamoroso liscio del centrale della pistoiese, s'è fatto recuperare da Boccaccini, al 3'.
Il Napoli appena passabile s'è visto nei minuti iniziali. Dribbling profondo e conclusione di Capparella, il pallone due spanne oltre la traversa, al 12'. Calaiò server di Capparella, arresto e conclusione di sinistro, anche questa sopra la traversa. Affrancata dalle sue iniziali paure, la Pistoiese ha cominciato a pressare e ad interferire su tutti i palloni. Colasante al rientro la bussola toscana; lento e peccaminoso negli appoggi Fontana, suo dirimpettaio. I lanci lunghi a scavalcare i centrali difensivi del Napoli e l'esterno Grava, messo in ambasce dal guizzante Zizzarri. Il giochino a liberare Alteri (39'), a lato il pallone battuto di sinistro, da destra. Una palla-gol, ancorché casuale, a fronte delle occasioni firmate Napoli. A lato di centimetri la conclusione in acrobazia di Pià, armato dal cross di Montervino, il migliore dei suoi l'inesauribile capitano, prima esterno sinistro, poi destro, infine centrale dal 1' della ripresa. In acrobazia (Maldonado anche lui di testa, dopo Pià) le opportunità prodotte nella seconda parte dal Napoli, però mai convincente, tutto grigio, errori, esitazioni. Gratta gratta, l'occasione migliore è abbinabile a Montervino, ancora lui: appoggio a ritroso di Bogliacino, ancora lui: appoggio a ritroso di Bogliacino, destro violento, la testa di un avversario ha impedito che il pallone finisse nella rete della Pistoiese, dignitosa nella sua evidente modestia, arrivata stanca e felice alla meta. L'hanno spaventata senza successo Pià (la traversa spolverata con un cross diventato tiro) e soprattutto Grieco, il sostituto di Calaiò. Una conclusione sciagurata dall'interno dell'area.
Uno a uno al 32', finirà così la partita da schiaffi del Napoli, mal diretta da Celli di Campobasso, corpulento, poco mobile, immediatamente in affanno. Protagonista chiacchierato, l'arbitro, solo nel prepartita, quando ha minacciato di non far cominciare la partita finché non venisse rimosso lo striscione anti-Carraro. Poi s'è giocato e non è stato un bel vedere. Il bel Napoli è sparito, questo formato gambero comincia a preoccupare.
 
IEZZO 5.5
GRAVA 5.5
ROMITO 6
MALDONADO 5.5
SAVINI 5.5 (1'st Bogliacino 5)
AMODIO 5.5
FONTANA 5
CAPPARELLA 6 (43'st Giubilato sv)
PIA' 5.5
BOGLIACINO 5
CALAIO' 5 (24'st Grieco 5)

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