QUARTI

Al Napoli sono fatali i rigori

Gli azzurri non concretizzano l’ottima partita e sono condannati dall’errore di Lavezzi

Coppa Italia
mer 26/01/11

NAPOLI

INTER

stadio San Paolo
40580 spettatori
napoli inter  
arbitro Valeri – 5.5
guardalinee Bianchi – Iannello
quarto uomo Celi

4

5

 

(d.c.r)

 
     
ammonizione Cannavaro ammonizione Thiago Motta  
ammonizione Cavani ammonizione Lucio  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano, Pazienza (7′ pts. Yebda), Dossena (25′ st Zuniga), Hamsik, Lavezzi, Cavani.
Panchina: Gianello, Cribari, Santacroce, Sosa, Lucarelli. Allenatore: Mazzarri.
INTER (4-3-1-2): Castellazzi, Maicon, Cordoba (37′st Lucio), Ranocchia, Chivu, Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta, Stankovic (18′st Mariga), Pandev, Eto’o.
Panchina: Orlandoni, Santon, Materazzi, Coutinho, Obi. Allenatore: Leonardo.


Il Napoli esce dalla Coppa Italia, ma si piega solo ai rigori in una partita che avrebbe sicuramente meritato di vincere per quello che è riuscito a produrre nel finale dei tempi regolamentari (terminati 0-0) e nei supplementari. Ma al Napoli, come detto in occasione del pareggio casalingo contro la Fiorentina, manca l’uomo che può sbloccare questo genere di partite con una punizione o con un tiro da fuori. Così, l’Inter riesce a reggere fino ai rigori, dove l’errore grossolano di Lavezzi gli regala la semifinale.
Il Napoli si presenta in campo con la formazione titolare, nella quale, rispetto alla gara di campionato contro il Bari, rientra Dossena. Anche Leonardo schiera l’Inter con la squadra migliore, nonostante debba ancora rinunciare ad uomini come Julio Cesar, Sneijder e Milito. Nei primi minuti sono soprattutto gli ospiti a fare la partita, con Maicon che spinge molto sulla fascia destra. E’ proprio lo stesso brasiliano, al 12′, che si fa rubare in pallone da Dossena all’altezza della metà campo, innescando il contropiede partenopeo con Lavezzi che, dopo aver portato palla quasi fino al limite dell’area, scarica sulla sinistra verso Dossena che crossa al centro dove Cavani insacca: il San Paolo esplode, ma, purtroppo, l’attaccante uruguaiano è di pochi centimetri in fuorigioco. Al 15′ si vede l’Inter: palla in area per Pandev che viene fermato dalla difesa azzurra, ma sul rimpallo la palla giunge fuori area a Stankovic che, di prima, lascia partire un bel tiro di esterno destro che finisce a lato non di molto. Ma ore è il Napoli a fare la partita, con l’Inter schiacciata nella propria metà campo. I partenopei si rendono pericolosi su calcio d’angolo, ma mai così tanto da impensierire Castellazzi. La partita vive una fase di stanca che si trascina fino al 36′, quando Chivu, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, si trova a pochi metri dalla porta con il pallone dell’1-0 sulla testa, ma sbaglia il tempo dello stacco e l’azione sfuma. Sul capovolgimento di fronte Cavani lancia Lavezzi che, da limite dell’are tenta di sorprendere l’estremo difensore interista con un tiro a giro che, però, risulta debole e centrale. Ma al 40′ l’Inter ha l’occasione per passare: contropiede di Maicon che, dal fondo, pennella un cross per l’accorrente Cambiasso che, da pochi centimetri, colpisce a botta sicura, ma De Sanctis compie un miracolo e devia la palla sulla traversa.
Nel secondo tempo il Napoli riparte alla grande e, con il passare dei minuti, prende in mano totalmente il palline del gioco anche se non succede nulla di eclatante fino al 27′, quando Maggio, lanciato perso la porta in contropiede, viene atterrato da una spinta di Cordoba che l’arbitro non sanziona: sarebbe stata punizione dal limite (anche se poi il Napoli non ha nessun giocatore in grado di essere pericoloso) e, forse, espulsione per il difensore colombiano. Al 32′ ghiotta occasione per i padroni di casa: punizione di Gargano che trova in area il buon inserimento di Cannavaro che, forse non rendendosi conto di essere in buona posizione, tenta di servire Maggio di petto favorendo Castellazzi, quando invece avrebbe potuto tentare la conclusione di testa. Ogni tanto l’Inter prova a ripartire, ma Aronica, Cannavaro e Campagnaro non concedono nulla. Al 39′ la palla buona ce l’ha Hamsik che, servito in area, elude l’intervento del diretto marcatore con una finta e scarica un destro un po’ troppo centrale che Castellazzi riesce ad intercettare; sulla ribattuta, lo slovacco ci prova di testa, ma questa volta è Ranocchia che salva l’Inter sulla linea. Anche l’ultima occasione dei tempi regolamentari è del Napoli, al 44′: calcio d’angolo di Lavezzi sul quale si inserisce Pazienza che gira di testa verso la porta avversaria, ma la palla si spegne di poco a lato.
Iniziano i supplementari, dove il calo fisico dell’Inter è ancora più evidente. Al 9′ Lavezzi ha la palla del vantaggio: su un errore della difesa interista, Maggio recupera un pallone sul quale si avventa Lavezzi che, dall’interno dell’area, lascia partire un diagonale troppo centrale che Castellazzi devia in angolo. Nella seconda frazione, al 5′, Cavani guadagna un’ottima punizione dal limite dell’area, ma anche questa volta, è utile solo per evidenziare i limiti del Napoli che, con lo stesso attaccante uruguaiano, sceglie la soluzione di potenza che si infrange sulla barriera. Gli ultimi sussulti li regalano prima Zuniga, il cui tiro da buona posizione viene deviato in angolo da Zanetti, e poi Ranocchia che, da buona posizione, non riesce a colpire bene di testa all’interno dell’are napoletana. Si va ai rigori. Cavani e Hamisik sono freddi e segnano, così come Eto’o e Cambiasso. Sul 2-2 tocca a Lavezzi, ma il suo tiro è altissimo. L’inter, con Pandev, Motta e Chivu, non sbaglia più, mentre al Napoli non bastano i gol di Zuniga e Yebda (che segna il suo rigore con un grande gesto tecnico, un “cucchaio” alla Totti).
Il Napoli deve prendersela solamente con se stesso, troppi errori quando l’Inter era ormai alle corde. Anche la società deve prendersi le sue responsabilità, una squadra che lotta per traguardi importanti non può non avere un giocatore che sappia tirare le punizioni e centrocampisti che non sanno tirare da fuori, non si può vivere di sola corsa e interdizione.
 
DE SANCTIS 7.5
CAMPAGNARO 8
CANNAVARO 7.5
ARONICA 7
MAGGIO 6.5
GARGANO 5
PAZIENZA 6 (7′pts Yebda 7)
DOSSENA 6.5 (25′st Zuniga 6.5)
HAMSIK 5.5 (20′st Cavani sv)
LAVEZZI 5
CAVANI 5.5
MAZZARRI 6.5

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