QUARTI

Cavani stende l’Inter


Il Matador regala la semifinale di Coppa contro il Siena

Coppa Italia
mer 25/01/12

NAPOLI

INTER

stadio San Paolo
27265 spettatori
napoli inter  
arbitro Celi – 4
guardalinee Cariolato – Di Fiore
quarto uomo Giannoccaro

2

0

 
     
gol 5′st cavani (r) ammonizione Chivu  
gol 48′st Cavani ammonizione Sneijder  
ammonizione Maggio ammonizione Milito  
ammonizione Gargano  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano, Inler (36′st Dzemaili), Zuniga, Hamsik (43′st Dossena), Lavezzi (20′st Pandev), Cavani.
Panchina: Rosati, Fernandez, Britos, Vargas. Allenatore: Mazzarri.
INTER (4-4-2): Castellazzi, Maicon, Ranocchia, Samuel, Chivu, Zanetti, T. Motta (31′st Zarate), Cambiasso, Obi (1′st Alvarez), Sneijder, Milito.
Panchina: Julio Cesar, Faraoni, Cordoba, Poli, Castaignos. Allenatore: Ranieri.


Qualcuno l’aveva definita la prova generale per Napoli-Chelsea e, visto com’è andata, speriamo che succeda la stessa cosa quando al San Paolo arriverà la squadra inglese. La partita di coppa è stata la dimostrazione che i cattivi risultati non sono frutto di una cattiva condizione fisica o di un calo fisiologico dopo la straordinaria annata vissuta durante la scorsa stagione, ma che questo Napoli, con il modulo e il gioco scelto da Mazzarri, è in grado di mettere in difficoltà chiunque, a patto che l’avversario si giochi la partita, altrimenti i tifosi saranno costretti a digerire numerose partite come quello contro Siena e Bologna.
Mazzarri schiera la formazione migliore, con Zuniga che sostituisce Dossena a sinistra. Ranieri, invece, fa turnover quasi totale in difesa, schierando Chivu, Ranocchia e Cordoba accanto a Maicon, mentre opta per una modulo ad una sola punta, con Milito supportato da Sneijder e Motta e Obj ad infoltire il centrocampo.
Dopo una prima fase di studio, il Napoli prende in mano il pallino del gioco, con l’Inter che si limita al pressing e a qualche ripartenza con Milito e Sneijder, ma nessuna delle due squadre riesce a rendersi pericolosa fino al 15′, quando Gargano serve in area Maggio che stoppa e calcia in porta da pochi passi, ma Castellazzi si supera e devia in angolo. Al 19′ Lavezzi viene atterrato un paio di metri prima del limite dell’area da Zanetti; del calcio di punizione s’incarica Gargano, il cui tiro scavalca la barriera e termina di poco a lato, con l’estremo difensore dell’Inter che sembrava non poterci arrivare. Al 22′ si vedono anche gli ospiti con Samuel che, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, colpisce verso la porta di testa, ma la sua conclusione è debole e facile preda di De Sanctis. Al 30′, comincia lo show di Celi che non vede un’entrata da killer di Sneijder che per poco non rompe una gamba a Gargano. Lo stesso olandese si rende protagonista di un’altra entrata al limite su Inler e di diverse proteste, ma l’arbitro non fa una piega. Non contento, al 39′, sorvola anche su un intervento di Motta che, da terra, scalcia Cannavaro mentre questi si accingeva a rilanciare il pallone: anche in questo caso, un fallo da espulsione non sanzionato. Al 34′ Cavani viene atterrato da Samuel poco prima dell’ingresso in area, ma dal replay è difficile chi dei due provochi il contatto. Al 40′ il Napoli si distende in contropiede e, con tre passaggi arriva nell’area avversaria, ma il tiro di Aronica, che arrivava dalle retrovie è debole e centrale.
Nel secondo tempo l’Inter sembra più convinta, anche grazie all’accorgimento tattico di Ranieri che aumenta il peso offensivo del proprio centrocampo inserendo Alvarez. Ma al 4′, i piani dei neroazzurri vengono rovinati da Motta che perde palla al limite dell’area a causa del pressing di Cavani che, in seguito, viene atterrato dallo stesso giocatore italo-brasiliano; Celi questa volta non ha dubbi e assegna il calcio di rigore. Sul pallone si presenta lo stesso attaccante Uruguaiano che, dopo l’errore di Siena, si riscatta e porta in vantaggio il Napoli. All’11′ è l’Inter a chiedere un rigore e, anche in questa occasione, Celi non vede il fallo di Maggio che disturba Milito mentre tentava di inseguire il passaggio di Sneijder. Dopo questo episodio, il Napoli arretra il proprio baricentro chiudendo ogni spazio e gli ospiti sono costretti a cercare frequentemente la soluzione da lontano, con il fantasista olandese sempre bravo e pericoloso quando si libera al tiro da fuori area. Al 24′, dopo l’ingresso di Pandev per Lavezzi, l’Inter ha un’ottima occasione per passare in vantaggio, con Alverez che sfugge a Zuniga, ma, al cospetto di De Sanctis, calcia debole e centrale. Intanto, l’ingresso dell’attaccante macedone comincia a dare i suoi frutti e il Napoli comincia a rifare capolino nella metà campo avversaria con qualche ripartenza. Prima è lo stesso Pandev che, al 26′, conclude con un tiro alto una bella azione sviluppata da Gargano e Cavani, poi, al 35′, è Gargano che ha la possibilità di chiudere la partita, ma perde il tempo per la battuta a rete dopo aver rubato palla alla difesa ospite dopo un rinvio sbagliato di Castellazzi. Al 41′, l’Inter riesce a costruire l’occasione più nitida della partita dopo quella fallita da Alvarez, ma De Sanctis chiude la “saracinesca” prima su Maicon, poi su Alvarez e Cambiasso, tutti al tiro dal posizione ravvicinata. Ma è l’ultimo sussulto degli ospiti: al 44′ Dzemaili chiama Castellazzi ad un grande intervento per deviare in angolo un gran tiro da fuori area, mentre al 46′ e al 47′ Cavani e Pandev si rendono pericolosi in contropiede. Tutte prove generali per il gol del 2 a 0, che arriva al 48′, quando il Napoli sorprende l’Inter troppo sbilanciata e si distende in contropiede in 5 contro 3; la palla arriva a Cavani che salta prima Ranocchia con un gran dribbling, poi anche Castellazzi e deposita in rete scatenando il tripudio dello stadio San Paolo.
Ora, tra il Napoli e la finale c'è il Siena, partita che, paradossalmente, per questo Napoli può riservare molte più insidie rispetto a quella con l’Inter. Si spera che, per quella data (intorno all’8 febbraio la gara d’andata e al 21 marzo quella di ritorno), Mazzarri e i giocatori riusciranno a trovare qualche rimedio…
 
DE SANCTIS 7
CAMPAGNARO 6.5
CANNAVARO 6.5
ARONICA 6.5
MAGGIO 6.5
GARGANO 7.5
INLER 5 (36′st Dzemaili sv)
ZUNIGA 6.5
HAMSIK 6 (43′st Dossena sv)
LAVEZZI 6.5 (20′st Pandev 6.5)
CAVANI 8
MAZZARRI 7

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