Giornate FAI di Primavera 2016 a Napoli

Sabato 19 e domenica 20 marzo, a Napoli e provincia visite guidate in luoghi straordinari organizzate dal FAI

giornate fai primavera 2016 napoliSabato 19 e domenica 20 marzo 2016 tornano le Giornate FAI di Primavera, lo storico appuntamento del FAI giunto alla 24ª edizione, che apre al pubblico chiese, ville, borghi, palazzi, aree archeologiche, castelli, giardini, studi televisivi, testimonianze di archeologia industriale, persino caserme, archivi musicali e scuole militari. Quest’anno saranno oltre 780 i luoghi aperti in tutte le regioni italiane, con visite a contributo libero.

NAPOLI

ABC CENTRALE DELLO SCUDILLO, Via Serbatoio dello Scudillo
Già in età romana a Napoli era pressante il problema dell’approvvigionamento idrico, risolto con la costruzione dell’acquedotto del Serino. L’opera grandiosa, il cui percorso di 96 Km si snodava dalla sorgente del Serino fino alla Piscina Mirabilis di Bacoli, rientrava nell’ambito di un ampio programma imperiale di ammodernamento di una delle zone più ambite dal turismo romano. Un’opera così complessa necessitava interventi di restauro: in età Flavia furono integrati lunghi tratti di condotta, mentre si deve all’intervento di Costantino la ricostruzione del percorso principale dell’acquedotto sino a Napoli. Negli anni Cinquanta, dopo un periodo di siccità, si rese necessario realizzare un acquedotto integrativo, alimentato da una falda profonda. La visita al serbatoio dello Scudillo permetterà di ammirare alcune parti dell’acquedotto particolarmente significativi per dimensioni o per utilizzo, come il venturimetro utilizzato per misurare la portata d’acqua e uno dei primi contatori in bronzo, la centrale di telecontrollo, che propone un itinerario virtuale a ritroso, dal rubinetto alla sorgente, con esposizione di strumenti, attrezzi e utensili d’epoca. Infine il percorso sotterraneo all’interno delle gallerie e degli impianti di sollevamento dell’acqua, alla scoperta di una parte preziosa e sconosciuta dell’acquedotto della città.
Orario sabato: 9.00 – 14.00
Orario domenica: 9.00 – 14.00
Note per la visita: Prenotazione obbligatoria sul sito www.faiprenotazioni.it
Visite guidate a cura dei volontari FAI

ACQUEDOTTO AUGUSTEO DEL SERINO, Via Arena della Sanità, 5
Dal Monte Terminio (Serino) alla Piscina Mirabile (Bacoli): l’acquedotto realizzato da Augusto Imperatore per la flotta navale di Roma antica. Dal Monte Terminio (Serino) alla Piscina Mirabile (Bacoli): l’acquedotto realizzato da Augusto Imperatore per la flotta navale di Roma antica. L’itinerario comprende le tappe presso la Piscina Mirabilis (Bacoli, via Piscina Mirabile) – Castello Aragonese di Baia – Sala dell’approvvigionamento idrico del Serino (via Castello, 39) – Acquedotto Augusteo del Serino presso il Monte Uovolo (Cesinali – AV).
Orario sabato: 10.00 – 16.00
Orario domenica: 10.00 – 16.00
Note per la visita: Prenotazione obbligatoria sul sito www.faiprenotazioni.it
Visite guidate a cura dei volontari FAI

LA GALLERIA DEI NOBILI nelle Catacombe di San Gaudioso, Piazza Sanità, 14
“Mihi heri tibi hodie”, “Ieri a me oggi a te” – Scipione Brancaccio… Ecco una delle massime che è possibile leggere attraversando la seicentesca “Galleria dei Nobili” delle Catacombe di San Gaudioso, nel cuore del Rione Sanità. Dopo i recenti lavori di restauro, riapre al pubblico questo spazio unico al mondo, dove il barocco si mescola con le preesistenze paleocristiane e l’estro, la fantasia e le bizzarrie dell’arte si fondono con il rigore della Controriforma e con la superstizione schiettamente napoletana. Qui alla fine del ‘500 i frati Domenicani, custodi del luogo, decisero di riaprire le porte dell’antico cimitero sotterraneo, ampliamento un ambulacro preesistente. La macabra galleria accoglieva sepolture di alcuni nobili napoletani. Il loro obiettivo? Eternare il passaggio su questa terra. Dopo l’essiccazione naturale dei corpi su appositi scolatoi, veniva prelevato solo il cranio, sede dell’anima, ed inserito nella parete, mentre la restante parte del corpo era dipinta sul muro e accompagnata da elementi didascalici e cronologici, nonché da contrassegni indicanti lo status sociale del defunto. Ad eseguire gli affreschi fu il pittore Giovanni Balducci, anche lui sepolto in modo così bizzarro nella catacomba.
Orario sabato: 10.00 – 16.00
Orario domenica: 10.00 – 16.00
Visite guidate ogni ora a cura della Cooperativa “La Paranza” solo su prenotazione 081/7443714 – prenotazioni@catacombedinapoli.it

I SOTTERRANEI GOTICI DELLA CERTOSA DI SAN MARTINO, Largo San Martino, 5
La certosa di San Martino nasconde un luogo di grande suggestione: si tratta dei sotterranei del complesso, i cui eleganti pilastri ed archi ogivali sono tutto ciò che rimane dello stile gotico originario del monumento. Costruito nel 1325 su progetto di Tino da Camaino e Attanasio Primario per volere di Carlo D’Angiò, duca di Calabria, è stato in seguito rimaneggiato fino a raggiungere l’attuale veste barocca. I sotterranei costituiscono una notevole opera di ingegneria, necessaria a sostenere l’edificio lungo le pendici scoscese della collina. I lunghi corridoi e slarghi sono stati chiusi per anni, ma l’allestimento della “Sezione di sculture ed epigrafi” del Museo, ne permette finalmente la visita. Il percorso comprende epigrafi e 150 sculture dal Medioevo al XX secolo. Tra i reperti più celebri: il sarcofago di Beatrice del Balzo, ricavato da una vasca di età romana, il frammento di una “Figura femminile giacente” (forse Maria di Valois, moglie del duca Carlo D’Angiò) della bottega di Tino di Camaino, una lastra a rilievo raffigurante “La Morte e Franceschino da Brignale”, prezioso ex-voto allegorico del 1361, costruito sul contrasto tra il senso dell’attaccamento alla vita e l’ineluttabilità della morte. A chiudere la visita, sono il celebre “San Francesco d’Assisi” (1785-1788 circa) di Giuseppe Sanmartino, scultore del meraviglioso Cristo velato di Cappella Sansevero, e un’allegoria velata della Modestia, scolpita quasi sicuramente dal suo allievo Angelo Viva.
Orario sabato: 10.00 – 16.00
Orario domenica: 10.00 – 16.00
Visite guidate a cura dei volontari FAI

BIBLIOTECA E CHIOSTRO DEI GIROLAMINI, Via Duomo, 114
L’ampio complesso dei Padri Oratoriani dei Girolamini comprende la Chiesa, dedicata a Santa Maria della Natività, la Cappella dell’Assunta, due chiostri, la Quadreria e la Biblioteca. La Chiesa, la cui costruzione risale al 1592, ha una pianta a croce latina a tre navate scandite da colonne in granito. Sulla controfacciata vi è un pregevole affresco di Luca Giordano, mentre le cappelle delle navate laterali sono state affrescate da artisti di formazione tosco-romana ed emiliana. Nella navata mediana vi è un fastoso soffitto ligneo intagliato e dorato, purtroppo danneggiato dai bombardamenti nel 1943. A destra dell’altare maggiore, opera di Dionisio Lazzari, si apre la sagrestia con decorazioni settecentesche, ricchi armadi intarsiati e pavimento marmoreo. La Quadreria, costituita da opere dei secoli XVI-XVII donate da benefattori e dagli stessi padri Oratoriani, ospita dipinti di artisti sia di ambito romano ed emiliano sia napoletani, che operarono in città. La Biblioteca, aperta al pubblico nel 1586, seconda in Italia dopo quella Malatestiana di Cesena, è di straordinaria bellezza ed importanza per le opere contenute: nella “Sala Grande” intitolata a Giambattista Vico, e nei depositi sono conservati infatti manoscritti e rari volumi di incunaboli e cinquecentine sui temi più disparati, dalla teologia alla Storia d’Europa, oltre che una preziosa raccolta di musica sacra. Riapre eccezionalmente al pubblico dopo anni di chiusura.
Orario sabato: 10.00 – 16.00
Orario domenica: 10.00 – 16.00
Visite guidate a cura dei volontari FAI

COMPLESSO MUSEALE DELL’AUGUSTISSIMA ARCICONFRATERNITA DEI PELLEGRINI, Via Portamedina
L’Arciconfraternita della Trinità dei Pellegrini, istituita a Napoli da Fabrizio Pignatelli nel 1578, comprende due Chiese, la Terrasanta e gli ambienti residenziali dell’Arciconfraternita, con il Salone del Mandato e le Sale della Vestizione. La chiesa cinquecentesca è dedicata a Santa Maria di Materdomini: pregevoli la statua bronzea di Fabrizio Pignatelli del Naccherino e le statue lignee della Passione di ignoti autori del XV sec. Sotto la chiesa si apre la Terrasanta del XVIII sec., opera dell’architetto Giovanni Antonio Medrano, dove venivano sepolti i confratelli, in piedi all’interno di nicchie chiuse. La settecentesca chiesa superiore, progettata sempre dal Medrano e Carlo Vanvitelli, presenta una singolare pianta a due ottagoni collegati da rettangoli ed è arricchita da dipinti di Francesco De Mura, Andrea Vaccaro e Giacomo Farelli. Alle spalle dell’altare maggiore si apre il coro ligneo, in radica di noce con splendide tarsie e cupola con decorazioni in oro zecchino, disegnati dall’architetto Giuseppe Astarita. Prezioso è l’archivio storico con volumi e registri e oltre 300 pergamene.
Orario sabato: 10.00 – 16.00
Orario domenica: 13.00 – 17.00
Visite guidate a cura dei volontari FAI

DEPOSITI SING SING DEL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE, Piazza Museo, 19
Il Mann custodisce in 6200 mq centinaia di migliaia di opere d’arte: affreschi, statue, mosaici, pezzi rari di inestimabile valore. Solo una parte di questi è visibile al pubblico, ma almeno il triplo, stimata in più di 20 mila oggetti, è conservata nei pluristratificati depositi del museo. Si va dai sotterranei, grandi vani coperti da volte a botte, ricavati dalle cave dove è stato recuperato il tufo utilizzato per la costruzione dell’edificio, a interminabili mensole disposte negli uffici dei piani soprastanti, per arrivare infine all’ultimo sorprendente piano del museo: attraverso una passerella sul tetto, si entra in un corridoio lungo il quale si affiancano camere chiuse con tanto di grata e catenaccio, in cui giace il surplus di oggetti di uso quotidiano, recuperati negli scavi delle città sepolte dall’eruzione del Vesuvio. È l’arte prigioniera a “Sing Sing”, nome ispirato al carcere di New York che spiega il paradosso delle collezioni chiuse per mancanza di spazio e personale, scarsità di fondi e interminabili lavori di manutenzione.
Orario sabato: 10.00 – 16.00
Orario domenica: 10.00 – 16.00
Visite guidate a cura dei volontari FAI

PALAZZO ZEVALLOS, Via Toledo, 185
Palazzo Zevallos Stigliano opera di Cosimo Fanzago, venne eretto tra 1637 e 1639 per Giovanni Zevallos. Alla sua morte il palazzo fu venduto al celebre mecenate e collezionista fiammingo Giovanni Vandeneynden, pervenendo infine, attraverso il matrimonio della figlia Giovanna, alla famiglia Colonna dei principi di Stigliano, i cui stemmi campeggiano sul grande portale d’ingresso. La decorazione del grande appartamento nobiliare, oggi purtroppo perduta, venne affidata a Luca Giordano. Dal 1831 il palazzo ha visto diversi passaggi di proprietà e trasformazioni architettoniche che gli hanno conferito l’aspetto attuale. Tra 1898 e 1920 la Banca Commerciale Italiana ha progressivamente acquisito il complesso, apportando nuove modifiche secondo il gusto Liberty in voga all’epoca. Nel 2007 Intesa Sanpaolo ha deciso di adibire a museo alcune sale del piano nobile, offrendo al pubblico la possibilità di ammirare numerosi capolavori del proprio patrimonio artistico, tra cui Il Martirio di sant’Orsola di Caravaggio. L’esposizione comprende anche un interessante corpus di vedute sette – ottocentesche di Napoli e del territorio campano, ad opera di celebri pittori come Gaspar van Wittel a Anton Sminck Pitloo.
Orario sabato: 10.00 – 16.00
Orario domenica: 10.00 – 16.00
Visite guidate a cura dei volontari FAI
Visite guidate in lingua straniera nell’ambito del progetto Arte – Un Ponte Tra Culture, in arabo, bielorusso, bulgaro, catalano, ceco, cingalese, creolo, francese, inglese, serbo, polacco, portoghese, romeno, russo, spagnolo, tedesco, ucraino

MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE, Piazza Museo, 19
E’ tra i più importanti musei di archeologia del mondo, sia per la storia che per la ricchezza delle collezioni: rappresenta infatti un momento fondamentale per la formazione della cultura classica in Europa. Il Museo affonda le sue radici nella scelta, nel 1777, del re Ferdinando IV di Borbone di destinare il seicentesco Palazzo degli Studi a sede del Museo Borbonico e della Real Biblioteca. Il progetto era quello di creare a Napoli, capitale del Regno, un grandioso istituto per le arti, riunendo in un solo complesso il fondo librario, la ricchissima raccolta di antichità, appartenute ad Elisabetta Farnese, madre di Carlo di Borbone, divisa tra Roma e Capodimonte, e le collezioni archeologiche formatesi durante gli scavi intrapresi dal 1738 nel territorio vesuviano, esposte nel Museo Ercolanese di Portici. Arricchitosi di altre importanti collezioni, il Museo fu inaugurato nel 1816 col nome di Real Museo Borbonico. Nel corso del XIX secolo si susseguirono molte nuove acquisizioni sia di collezioni private, sia di materiali provenienti dagli scavi eseguiti nell’Italia meridionale, soprattutto nell’agro Pompeiano e Vesuviano. Nel 1860, con l’Unità d’Italia, il Real Museo Borbonico divenne proprietà dello Stato, assumendo la nuova denominazione di “Museo Nazionale”.
Orario sabato: 10.00 – 16.00
Orario domenica: 10.00 – 16.00
Visite guidate a cura dei volontari FAI

MUSEO ORIENTALE UMBERTO SCERRATO, Via Partenope, 10
Il Museo è intitolato al professore e archeologo dell’Università L’Orientale di Napoli che per primo ebbe l’idea di creare un museo didattico dove raccogliere reperti e fornire strumenti di apprendimento per gli studenti del Seminario di archeologia orientale. La collezione è costituita da ceramiche islamiche, acquistate dallo stesso professor Scerrato, realizzate tra IX e XIV secolo in Iran, e manufatti in metallo databili tra XI e XIX secolo. Il nucleo più antico della collezione è costituito dai reperti provenienti dal Sudan, concessi gentilmente dal governo del paese, dall’Eritrea e dall’Etiopia e soprattutto dai trentasette sigilli prodotti nel Vicino Oriente tra III millennio a.C. e V secolo d.C. Si aggiunge infine una sezione indiana comprendente sculture di VIII-V secolo a.C., ed anche una sezione cinese con splendidi frammenti e porcellane del XVI-XVII secolo.
Orario sabato: 10.00 – 16.00
Orario domenica: 10.00 – 16.00
Visite guidate a cura dei volontari FAI

NTS – NUOVO TEATRO SANITÀ, Piazzetta San Vincenzo, 1
Il Nuovo Teatro Sanità è ospitato all’interno di una chiesa settecentesca rimasta abbandonata per decenni. L’edificio è stato interamente ristrutturato, evidenzando i preziosi decori dell’epoca ed un pavimento maiolicato risalente all’800, e attrezzato con palcoscenico e platea per gli spettatori. Per le Giornate FAI di Primavera, i piccoli attori della “Bottega teatrAle” della Fondazione Alessandro Pavesi ONLUS e i ragazzi della scuola di teatro di NTS si esibiranno per i visitatori con sorprendenti performances.
Orario sabato: 10.00 – 18.00
Orario domenica: 10.00 – 18.00
Visite guidate a cura dei ragazzi della Scuola Teatrale NTS

VILLA ROSEBERY – PARCO E PALAZZINA BORBONICA, Via Ferdinando Russo
Villa Rosebery, uno dei principali esempi del neoclassicismo a Napoli, è situata nel quartiere Posillipo ed è oggi la residenza napoletana del Presidente della Repubblica Italiana. La villa fu costruita agli inizi dell’Ottocento, dal conte austriaco De Thurn, che vi fece edificare una piccola residenza con cappella privata e giardino. Dopo la guerra restò vuota e abbandonata, finché nel 1957 fu inclusa tra i beni immobili in dotazione alla Presidenza della Repubblica.
Orario sabato: 10.00 – 16.00 (Ingresso riservato agli Iscritti FAI; ingresso aperto anche alle scuole solo su prenotazione sul sito www.faiprenotazioni.it) Orario domenica: 10.00 – 16.00 Visite guidate a cura dei volontari FAI

 

BACOLI



CASTELLO ARAGONESE DI BAIA, Via Castello, 39
Il Castello Aragonese di Baia, frazione di Bacoli, è situato in un’area di notevole importanza strategica. Arroccato su un promontorio tufaceo, dominante tutto il Golfo di Pozzuoli, fino a Procida, Ischia e Cuma, consentiva il controllo di una zona vastissima, risultando praticamente inespugnabile. Attualmente ospita il Museo Archeologico dei Campi Flegrei, con reperti archeologici di straordinario valore provenienti da quest’area, un territorio la cui fama, legata all’amenità dei luoghi, la salubrità delle sorgenti termali e del clima, è tramandata già nelle fonti antiche. Nelle ex camerate dei soldati della fortezza sono esposti i reperti relativi alla storia di Cuma, dall’abitato opico del IX sec. a.C., alla città greca, fino a quella sannitica del IV sec. a.C. e a quella romana. La Sezione Pozzuoli, che illustra la storia del sito, presenta in una delle sale, la ricostruzione del sistema di approvvigionamento idrico dell’acquedotto del Serino, con i calchi degli impianti nel territorio, come il Castellum Aquae di Pozzuoli e la Piscina Mirabile, punto terminale di quest’opera incredibile.
Orario sabato: 9.00 – 14.00
Orario domenica: 9.00 – 14.00
Visite guidate a cura dei volontari FAI

PISCINA MIRABILIS, Via Piscina Mirabile
La Piscina Mirabilis, monumento archeologico sito nel comune di Bacoli, costituisce una delle opere architettoniche più sorprendenti dell’età romana. Si tratta della più grande cisterna di acqua potabile mai costruita, con funzione di approvvigionamento per la flotta romana, la Classis Misenensis divenuta Classis Praetoria Misenensis Pia Vindex della Marina Militare, di stanza al porto di Miseno, sul lato nord-ovest del Golfo di Napoli. Interamente scavata nel tufo, è larga 72×25 m e profonda 15, con una capacità di 12.000 mc. È ricoperta da una volta a botte sostenuta da 48 enormi pilastri cruciformi, disposti su quattro file, a formare cinque navate. La cisterna (il nome attuale le fu attribuito nel tardo Seicento) costituiva il serbatoio terminale dell’acquedotto augusteo o “Aqua Augusta” che, dalle sorgenti avellinesi di Serino, attraverso un tragitto lungo quasi 100 km, portava l’acqua a Napoli, nei Campi Flegrei ed in molte altre località dell’agro campano. Orario sabato: 9.00 – 14.00
Orario domenica: 9.00 – 14.00
Visite guidate a cura dei volontari FAI con partenza ogni mezz’ora
Visita e degustazioni presso Azienda Agricola Piscina Mirabile

 

MASSA LUBRENSE



COMPLESSO MONUMENTALE DELL’ANTICA CATTEDRALE DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE, Largo Vescovado, 1
La chiesa di Santa Maria delle Grazie, ex Cattedrale di Massa Lubrense, è stata fondata nel 1512 per volere di Mons. Girolamo Castaldi, poiché a Massa, pur esistendo più di 18 casali e numerose chiese, ancora non esisteva un edificio adatto ad essere sede vescovile. Nella costruzione fu inglobata una chiesa già esistente, l’estaurita di S. Erasmo, mentre in seguito, nel 1677 alla cattedrale si affiancò la Chiesetta del Purgatorio, eretta presso il campanile. Dopo il terremoto del 1687, nel XVIII secolo, furono avviate opere di restauro ed abbellimento, tra cui un bel pavimento maiolicato e numerosi altari in marmi policromi, che hanno conferito al complesso l’aspetto attuale. Da ultimo il campanile, ricostruito nel 1925 su disegno dell’architetto Emilio Mayer.
Orario sabato: 10.00 – 16.00
Orario domenica: 10.00 – 13.00
Visite guidate a cura dei volontari FAI

BAIA DI IERANTO, Via Ieranto
La Baia di Ieranto, inserita nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, si divide in due aree, la Baia Grande e la Baia Piccola, separate da Punta Capitello. Percorrendo il sentiero che parte dall’abitato di Nerano, è possibile arrivare alla Torre, scendere fino alla spiaggia o visitare gli antichi edifici rurali, ovvero le strutture di pertinenza della cava restaurate dal FAI, che si affacciano sul mare, silenziosi testimoni di un passato di duro lavoro e fatica.
Orario sabato: 10.00 – 18.00
Orario domenica: 10.00 – 18.00
Per raggiungerci: dalla piazzetta di Nerano, proseguire sul sentiero indicato all’imbocco come Via Ieranto. Sentiero da trekking di media difficoltà (percorrenza circa 40 minuti).
Visite guidate a cura dei volontari FAI solo su prenotazione. Prenotazioni entro Venerdì 18 marzo, al numero di cellulare 335 8410253
Visite guidate anche in lingua inglese, francese e tedesca

NOLA



CASA PALLIOLA, Via San Paolino, 35
Il palazzo cinquecentesco sorge nel centro storico della città, a poca distanza dalla cattedrale. La famiglia Palliola, tra le più nobili di Nola, è attestata sin dal 1588; tra i suoi membri annovera sacerdoti e gesuiti tra cui Francesco, che morì martire in Mindanao e di cui è in corso la causa di beatificazione. L’accesso all’edificio avviene tramite un atrio che presenta nella volta lo stemma della famiglia Palliola; nel salone di rappresentanza è presente un magnifico altare ad ante settecentesco. La volta è arricchita una tela dipinta dal pittore Angelo Dal Mozzillo. In altri ambienti sono visibili soffitti a cassettoni finemente dipinti, risalenti probabilmente al ’500. Nell’antica cappella si scorge ancora parte della decorazione, in particolare un volto del primo vescovo di Nola, San Felice.
Orario sabato: 10.00 – 13.00 / 16.00 – 20.00
Orario domenica: 10.00 -13.00 / 16.00 – 20.00
Visite guidate a cura dei volontari FAI

BIBLIOTECA E LABORATORIO DI FISICA AL SEMINARIO VESCOVILE, Via Seminario
Il seminario vescovile di Nola, costruito nel ‘700 per volere dell’illuminato vescovo troiano Caracciolo Del Sole, raccoglie un’importante raccolta epigrafica ed il cosiddetto “Cippus Abellanus”, un trattato giuridico redatto su pietra tra le città di Nola e di Avella. L’iscrizione in lingua osca è la più lunga mai rinvenuta. Nel seminario sarà possibile visitare la biblioteca storica affrescata, che conserva una notevole raccolta di volumi dal XVI al XVIII secolo, tra cui una copia dell’Encyclopedie Française e della Letteratura Italiana del Tiraboschi. Quasi sconosciuto è il laboratorio ottocentesco di fisica che conserva strumenti e apparecchiature dell’epoca per lo studio delle scienze naturali.
Orario sabato: 10.00 -13.00 / 16.00 – 20.00
Orario domenica: 10.00 -13.00 / 16.00 – 20.00
Visite guidate a cura dei volontari FAI

POLLENA TROCCHIA



VILLA DEI MARCHIESI CAPPELLI, Via Cappelli, 29
La villa fu costruita su un’altura del paese alla metà del ‘700 come residenza estiva delle famiglie Vespoli e Latiano. Nel 1833 divenne di proprietà della famiglia Cappelli, marchesi del Tito, il cui ultimo esponente lasciò l’edificio in eredità alle Suore Compassioniste per realizzarvi un orfanotrofio e una scuola per i più poveri. L’accesso alla villa, la cui facciata presenta un bel terrazzo con parapetto, avviene attraverso un viale pavimentato in basolato di pietra lavica. All’interno si conservano gran parte dei pavimenti e degli affreschi, tra cui quelli del salone principale, opera del pittore Fedele Fischetti, la raffigurazione di un’Aurora, probabile opera del De Mura e altri dipinti di artisti di scuola napoletana tra cui Andrea Vaccaro. Il bel giardino di ispirazione romantica è arricchito da alberi secolari, grotte e piccole costruzioni.
Orario sabato: 10.00 – 17.00
Orario domenica: 9.30 – 13.00
Disponibilità di navette con partenza da Piazza Amodio
Visite guidate a cura dei volontari FAI

GEOSITO DEL CARCAVONE E CONETTI VULCANICI, Località Carcavone
L’area del Carcavone, 1,5 km a monte dell’abitato di Pollena Trocchia, a circa 250 m s.l.m è una grande cava non più attiva di materiale piroclastico sedimentato, in gran parte derivante da quella che viene chiamata “l’eruzione di Pollena“, nel 472 d.C. Le rocce sono state cavate nel corso dei secoli come materiale da costruzione negli insediamenti abitativi dell’area. Gli sbancamenti operati nella cava, se da un lato hanno stravolto l’originaria morfologia della zona, dall’altra hanno messo in luce la presenza di tre piccole strutture vulcaniche, note ai vulcanologi come “Conetti di Pollena”. Queste si sono formate oltre 17000 anni fa come bocche laterali di sfogo, durante una delle più potenti eruzioni del Monte Somma. I conetti si riconoscono facilmente poiché caratterizzati da rocce arrossate contenenti grossi cristalli di leucite, uno dei minerali responsabili della grande fertilità dei suoli circostanti. Ai colori dei sedimenti vulcanici si aggiungono quelli della tipica macchia mediterranea, dominata dal giallo delle ginestre, dal rosa della valeriana o dalle sfumature delle tante specie di orchidee autoctone. L’area è stata bonificata e resa fruibile grazie ai volontari dell’Associazione Liberi Pensieri.
Orario sabato: 10.00 – 17.00
Orario domenica: 9.30 – 13.00
Disponibilità di navette con partenza da Piazza Amodio
Visite guidate a cura dei volontari del FAI

Villa Romana presso la Masseria De Carolis, Via Giuseppe Garibaldi
La villa fu individuata nel febbraio del 1988 durante lavori edili. Nel 2005 il gruppo di ricerca “Apolline Project” composto dall’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, con la collaborazione di Brigham Young University USA, Università degli Studi Federico II di Napoli, Oxford University e Harvard University, iniziò le indagini archeologiche del sito. Le strutture fino ad ora messe in luce fanno riferimento ad una villa con impianto termale dotato di almeno quattordici ambienti, due dei quali conservati fino al tetto. Il complesso è databile tra II e V secolo d.C., in base al rinvenimento di alcune monete. In seguito, forse in conseguenza dell’eruzione del 472, il sito fu progressivamente abbandonato e riutilizzato per altri scopi, tra cui quello cimiteriale, come si evince dal rinvenimento di diverse tombe per lo più di bambini, posti all’interno di anfore (enchytrismoi). L’area viene poi nuovamente e definitivamente sepolta dalle successive eruzioni vesuviane del 505 e 512 d.C.
Orario sabato: 10.00 – 17.00
Orario domenica: 9.30 – 13.00
Disponibilità di navette con partenza da Piazza Amodio
Visite guidate a cura dei volontari FAI

POZZUOLI



STADIO ANTONIO PIO, Via Campi Flegrei
Lo Stadio di Antonino Pio, collocato ad ovest dell’antica città di Puteoli, sorge su una terrazza naturale, con il fronte settentrionale prospiciente l’antica Via Domitiana e quello meridionale affacciato sul Golfo di Pozzuoli. Scoperto nel 2000 sotto cumuli di strati alluvionali, la struttura è un prezioso esempio di architettura “alla greca” del II secolo d.C. La sua costruzione rientrava infatti tra le iniziative sostenute dall’imperatore Antonino Pio per celebrare la memoria del suo predecessore Adriano, morto a Baia nel 138 d. C. Nell’anno successivo, dopo aver trasferito i resti di Adriano a Roma, istituisce a Pozzuoli, nel luogo della prima sepoltura, gare periodiche di tipo greco. Questi giochi, ricordati dagli autori antichi con il nome di Eusebeia, comprendevano sia agoni ginnici sia agoni musicali e poetici. L’istituzione di una manifestazione tipicamente ellenistica nella romana Puteoli assumeva un forte valore simbolico ed ideologico, dettato principalmente dall’amore filiale dell’imperatore Antonino per il predecessore Adriano, grande amante delle arti greche.
Orario sabato: 9.00 – 14.00 Orario domenica: 9.00 – 14.00 Prenotazione obbligatoria sul sito www.faiprenotazioni.it
Visite guidate a cura dei volontari FAI

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