2030

Dal 12 novembre al 4 dicembre, presso Castel dell’Ovo a Napoli, sarà allestita la mostra fotografica di Claudio Morelli

2030 castel dell'ovoDal 12 novembre al 4 dicembre 2016, presso Castel dell’Ovo a Napoli, sarà allestita la mostra di Claudio Morelli dal titolo “2030″, che gode del patrocinio e del supporto dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, dell’Assessorato allo Sviluppo e Promozione del Turismo della Regione Campania, della Fondazione Renzo Piano.
La mostra è divisa in due sezioni: una prima, più vasta, a colori, di cronaca, all’insegna del freddo e spietato realismo; una seconda, intima, in bianco e nero, con l’obiettivo di accendere i sensi e nutrirli.

Prima parte: In mostra è esposta una sequenza rappresentativa del lavoro del fotoreporter Claudio Morelli, svolto dai venti ai trenta anni, ovvero dal debutto nella professione fino al periodo recente. “2030″, invero, è anche un titolo evocativo: chiama in causa il futuro che, a giudicare dagli indizi contemporanei, sarà la soffocante parodia dei divinanti racconti distopici – letterature, pellicole, video, romanzi grafici – che, nel secolo scorso, hanno tentato di metterci in guardia dai decenni a venire. Gli scatti provengono da reportage in Italia e all’estero, da commesse o produzioni personali e formano un percorso che segue suggestive linee guida. Princìpi fondatori dell’esposizione: la Società dello Spettacolo, nemesi della Società e sua madre putativa; l’affanno risibile e tragico dell’uomo; le conseguenze del violento intervento umano sulle cose e sui paesaggi. Consideriamo questo percorso un Circo Mondiale Umano, rappresentazione del teatro tragicomico della vita del Sapiens, cui tutti gli indizi fanno pensare star regredendo a Erectus, o, addirittura, peggio.

Seconda parte: negli anni Claudio Morelli ha ideato e intrapreso diversi progetti fotografici. Uno di questi è sulla donna. “Femmina” è una sezione parziale dell’esposizione. Scatti in pellicola bianco e nero in cui la sensualità non fluisce nella febbre carnale, bensì trascende nella venerazione. Rispetto e coscienza si evincono dai ritratti delle madonne. L’oggetto dei desideri, la musa dei poeti e di tutti gli uomini, è consacrata e immortalata.

La mostra sarà aperta al pubblico nei giorni feriali dalle ore 10.00 alle ore 18.00, con ultimo accesso alle ore 17.45; nei giorni festivi e la domenica dalle ore 9.00 alle ore 14.00, con ultimo accesso alle ore 13.15.
Il giorno del Vernissage – 12 novembre 2016 – è previsto un open day dalle 10.00 alle 18.30 con ultimo ingresso alle 17.45. Saranno presenti autore e curatore della mostra.

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