
Nelle sale a piano terra del Loft entra lo spazio infinito ritratto nelle opere dell’artista napoletana, il luogo visionario della mente, nutrita di ricerca filosofica e affascinata dall’Aleph di Borges. Anche la serie dei ritratti, una vera piccola sezione dedicata alla ripresa fisiognomica di individui, persone a lei vicine quali conoscenti, amici e familiari che fanno certo parte della sua esistenza, non sfuggono alla sua magia. Le basta collocare le immagini dentro la sua aria, atmosfere di azzurro o rosa-violetto, colori di un giorno eterno che non è alba né tramonto. Le tele dipinte raccontano la sua esperienza più che cinquantennale, stupendo sempre l’osservatore, affascinato dalle immagini, riconoscibili nei dettagli riconducibili all’esperienza visiva di ciascuno, eppure ‘Eidola platoniani, eterni e immutabili come le sue donne che arrivano a riempire la scena, icone solide dell’Habitat terrestre. Artista nota per essere da lungo tempo interprete colta e attenta ai temi più attuali della nostra società globale, Maria Ràcana attraverso le sue tele parla di emarginazione ed emigrazione, di guerra e di tolleranza e soprattutto di libertà, anelito da raggiungere all’infinito, come Infinito è lo spazio interno che esprime il suo racconto pittorico nelle formule dell’Astratto.
Video di Tony Stefanucci, voce narrante; letture di Antonella Stefanucci su testo di Mimma Sardella.
Mostra e catalogo a cura di Mimma Sardella, Edizioni artstudiopaparo. Collaborazioni Museo ARCA, Oltre il chiostro onlus, Kukai.
Inaugurazione: 18 febbraio ore 11.00
Orari: tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 19.30, la domenica dalle ore 9.30 alle 14.30. Chiuso il martedì