
Artista poliedrico, pittore e disegnatore al quale dobbiamo tante belle immagini di Napoli e dei suoi personaggi, Molino, di cui si ricorda tra l’altro la mostra di ritratti dedicata ad un altro grande della scena napoletana, Eduardo De Filippo, si confronta direttamente con l’enigma, il mistero dell’immagine di Antonio De Curtis… “Per quale misteriosa alchimia, a mezzo secolo dalla sua morte, Totò è così presente, vivo, popolare, desta interesse e curiosità anche in chi è nato dopo di lui, è amato dai più giovani come un loro contemporaneo?” Luciano Molino non ci dà una sola risposta ma, in una ricca serie di dipinti, interroga, indaga, esplora manipola la figura, il volto dell’attore e compie un piccolo prodigio: ci rivela, di immagini familiari, un significato in più, una possibilità ulteriore di interpretazione, un’emozione non rivelata. Lontanissime da ogni “commemorazione” le figure di Molino sono un Totò dei nostri giorni, irriverente, paradossale, surreale, ironico e insieme sentimentale, un amico che ci accompagna ancora, dopo tanti anni, che ci diverte, ci stupisce , ci aiuta a liberarci di schemi fissi e convenzioni, ci fa un poco più liberi.
Inaugurazione lunedì 24 aprile ore 12.00
Orari: dal lunedì al sabato, ore 9.00-19.00.
Ingresso libero