
“Andar per cantine” è soprattutto questo: l’esaltazione di un popolo che custodisce gelosamente la sua identità, racchiusa anche e soprattutto dalla nobile arte della vendemmia, che qui ha radici antichissime, addirittura millenarie.
Questa sarà soprattutto l’avventura di chi non si ferma alla superficie delle cose, ma intende cogliere – meglio: gustare – il senso ultimo di un’isola straordinaria, sospesa tra terra e mare, là dove si intrecciano cantine antiche e filari rigogliosi. Raccontando il bello di Ischia, quasi fosse un prezioso calice di Biancolella. Da bere tutto d’un fiato, naturalmente.
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