
La chiesa, intitolata al compatrono di Napoli, sorge nel luogo un tempo occupato dall’acropoli della città greca di Neapolis, la sua stratificazione occupa un arco cronologico davvero ampio. Durante gli scavi archeologici all’interno dell’edificio sacro a seguito del crollo del pavimento della navata centrale, furono messi in luce setti murari di IV-III sec. a. C. e di I sec. d. C. Un’elegante sistemazione permette oggi di vedere queste evidenze archeologiche, senza disturbare l’architettura della chiesa, conferendole anzi un valore aggiunto che la rende un unicum di indiscutibile fascino.
La restituzione di tre importanti opere d’arte, avvenuta solo pochi giorni fa nell’ambito di una collaborazione volta a restituire il contesto storico, culturale e religioso, aggiunge, se ce ne fosse bisogno, un altro motivo per visitare Sant’Aniello a Caponapoli. Sarà infatti possibile ammirare oltre all’eccezionale tavola d’altare in marmo di Girolamo Santacroce e il crocifisso ligneo, il Calvario (olio su tavola) di Michele Curia (1551), Nascita del Battista e Decollazione del Battista di Nicola Maria Rossi (dipinti su tela).
Quota partecipativa: 5 euro (3 euro per under 26, gratis bambini sotto i 10 anni)
Promozione: tessera soci gratis per tutti
Prenotazione obbligatoria: cell/wapp 3466702606, mail associazionehermes@tiscali.it