
“Diario perché intimo racconto, raccolto su sé stesso, impresso sulla memoria di una camera chiara perpetuata. Diario perché le parole, come prospettive, come visuali interne, aprono finestre fra i pixel stampati, verso altri immaginari, verso un altrove intimo ma nello stesso condiviso e condivisibile, perciò universale. È un’interazione di emozioni che non vanno mai in perdita, ma si sommano.
Parole che aprono visuali e visuali che si fanno aprire, dischiudere, dalle parole: un diario raccolto, aggiornato, protetto, e poi una volta aperto, dischiuso, raddoppiato, centuplicato. Ecco che la bi-direzionalità del rapporto fra immagine e parola si innalza a creare un terzo immaginario, né fotografia né parola, ma concetto e mezzo rappresentante un’unità a sé stante, un unicum che si può leggere come un assolo o in sequenza, scansando le parole comefionde, o facendosi da loro investire, coinvolgere e avvolgere, in cui il fermo-immagine scompare e si fa rotaia, binario, viaggio perennemente in movimento verso due direzioni, la pagina successiva o precedente del diario che vedrai, o la seconda e terza pagina che nello stesso scatto in profondità racconta i suoi pluri-livelli di significanti.
Diario visuale, e visuale nel diario, e oltre il diario, una visuale: un progetto in perenne addizione!.
Inauguraione: 12 febbraio 2018, alle ore 16.00.
La mostra sarà visitabile dal 13 al 19 febbraio, dalle 09.00 alle 19.00, esclusa la domenica, con ingresso libero.