
Una terra generosa quella di Somma che non fa mancare nulla a chi la riconosce e custodisce. Fertile e ricca di frutti. Una terra, con il suo monte-vulcano, sentita come madre di tutti, che chiede rispetto e non violenza. Il nostro compito è quello di custodirla e consegnarla intatta alle future generazioni, perché ha rappresentato per noi solamente un prestito prezioso. Temporaneo.
Somma Vesuviana è un paese ricco di storia millenaria: romana, angioina e aragonese. Di memorie, misteri, antichi riti e tradizioni. Di monumenti, arte e cultura. Anche i suoi abitanti sono ricchi di valori: generosità e accoglienza. Qui c’è gente laboriosa e semplice.
Il Palio di Somma Vesuviana vuole celebrare proprio la ricchezza (in tutte le sue declinazioni) e generativitá sociale di un luogo magico e irripetibile. Da vivere e ricordare, per sempre.
Festa popolare semplice e naturale, il Palio di Somma trascende e si accende ogni anno a settembre nella piazza principale, percorso di una trama che è ringraziamento e memoria, partecipazione e liberazione, uno dei luoghi dove lo “spirito” della nostra gente esprime la propria attitudine al rito e alla festa.
La Festa popolare, il Rito, possiedono elementi comuni: creare significati inediti, nuove emozioni e percezioni della realtà che nell’effervescenza collettiva, coinvolgono le persone nella dimensione della communitas, il sentirsi tutt’uno. E’ questo il continuo accadimento che viviamo ogni anno, insieme allo scambio tra le generazioni, tra l’antico e il nuovo, il perenne movimento del trascendersi della storia.
I giochi della tradizione popolare, il chirchio, la corsa con il sacco, il tiro alla fune, la pignatta, il palo di sapone, attingono alle stesse radici storiche. Il giochi del Palio vengono vissuti come relazione e vita, essi contribuiscono ad arricchire il patrimonio culturale sia nella dimensione locale che ci identifica come popolo, sia in quella globale, che ci caratterizza come esseri umani.
Le squadre dei rioni storici e delle contrade, ragazzi e giovani che nelle movenze dei giochi ripetono antichi gesti, scoprono l’appartenenza ad un luogo che diventa significativamente ricco di contenuti e più familiare. Luoghi di memoria comune.
La riedizione storica dell’antica concessione di Carlo II d’Angiò del 1294 del Magister Nundinarum legata alla storia della fiera medioevale di Somma, con il corteo del Magister e la sua Corte.