
Florian Castiglione, architetto e fotografo ischitano, si propone di mostrare una fisionomia poco nota dell’isola mediante quaranta fotografie in bianco e nero che si susseguono in tre sezioni combinate tra loro: architettura mediterranea, architettura rupestre e volti degli abitanti. All’architettura mediterranea, con le sue le forme semplici e astratte, i colori chiari e monocromatici, i volumi e le superfici plastiche, si affianca l’architettura rupestre, conosciuta sull’isola col nome di “case di pietra” e fondata sull’integrazione simbiotica con il territorio e il paesaggio. Secondo alcuni studi, l’architettura rupestre ischitana è di derivazione turca, essa, dopo essere passata da Matera, è giunta sull’isola intorno al XVII secolo e ha assunto una fisionomia più essenziale per adeguarsi alle esigenze agricole specifiche del luogo.
Nei suoi itinerari alla ricerca delle architetture rurali isolane, Castiglione ha incontrato persone rivelatesi fondamentali per lo sviluppo del progetto fotografico, in quanto fonte di racconti e testimonianze dell’evoluzione del territorio, così da diventare, con i loro volti autentici, parte integrante del progetto. “Tornare nei miei luoghi di origine per indagare le radici dell’isola, con un occhio intimo e disincantato allo stesso tempo, è stato per me fonte di grande arricchimento personale e professionale” spiega Florian Castiglione, che dopo la laurea si è trasferito a Napoli e poi a Perugia, dove attualmente vive e lavora.
Inaugurazione: venerdì 4 ottobre, ore 18.00
Orario: Tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30. Martedì chiuso.
Ingresso gratuito.