I Vescovi di Acerra nel XX secolo

Dal 22 ottobre al 12 dicembre, presso il Museo Diocesano di Acerra, si terrà la mostra che rilegge in chiave contemporanea la vita dei Vescovi del Novecento

i Vescovi Di Acerra XX secoloCreare è un atto d’amore, generare bellezza in un momento particolare in cui tutto sembra crollare è importante per trasmettere ai giovani studenti il valore della speranza e contemporaneamente per renderli liberi sognatori.
Venerdì 22 ottobre, alle ore 18.00, presso la Biblioteca Vescovile di Acerra (Napoli), si è tenuta l’inaugurazione della mostra “I Vescovi di Acerra nel XX secolo”, che vede l’esposizione di opere e oggetti originali nel nuovo MUSEO Diocesano – Complesso del Corpus Domini in Piazza Duomo – Acerra, all’’interno del quale anche quattro docenti dell’Istituto Superiore “Bruno Munari” hanno esposto le loro opere: si tratta dei professori Nunzio Meo, Gianfranco Coppola, Luigi Scarano e Giovanni Scafidi che hanno accolto con entusiasmo l’idea e hanno riletto in chiave contemporanea la vita dei Vescovi del Novecento.
Le creazioni, che verranno donate al Museo Diocesano, hanno dato lustro alla scuola – sostiene la Dirigente scolastica, prof.ssa Carmela Mosca – che si propone come centro propulsore della cultura artistica, umanistica e musicale della comunità acerrana.

Ed ecco il dettaglio delle opere esposte al Museo Diocesano:
1. Lo schiaffo – Artista: prof. Gianfranco Coppola per il Vescovo Don Nicola Capasso.
2. Meglio un vescovo ammazzato che uno scappato dalla camorra – Artista: prof. Nunzio Meo per il Vescovo Don Antonio Riboldi.
3. L’anima del Vescovo – Artista: prof. Luigi Scarano per il Vescovo Don Giovanni Rinaldi.
4. Un cuore che ama – Artista: prof. Giovanni Scafidi per il Vescovo Don Francesco Di Pietro.

Sarà possibile visitare la Mostra fino al 12 dicembre, dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 13:00 e il sabato e la domenica dalle 9:00 alle 13:00 / dalle 16:00 alle 20:00.

L’Istituto Munari ringrazia il Vescovo di Acerra S.E.R. Mons. Antonio Di Donna e la Curia Vescovile per l’invito e la fiducia riposta nella nostra scuola.
“Fede e Arte” in questa mostra appaiono come un connubio perfetto per riscoprire l’amore per ogni forma artistica e contemporaneamente per la storia locale, un arricchimento culturale importantissimo in questo momento di pandemia in cui i valori sembrano smarrirsi.

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