6ª GIORNATA

Il Napoli ritorna a vincere


Pandev piega il Genoa con una doppietta

serieA
sab 28/09/13

GENOA

NAPOLI

stadio Marassi
23873 spettatori
genoa napoli  
arbitro Damato 6.5
guardalinee Nicoletti – Longo
Rizzoli – Valeri
quarto uomo Bianchi

0

2

 
     
ammonizione Matuzalem gol 14′pt Pandev  
ammonizione Kucka gol 25′pt Pandev  
ammonizione Mesto  
ammonizione Higuain  

GENOA (3-5-2): Perin; Gamberini (37′pt Stoian), Portanova, De Maio; Vrsaljko, Biondini, Kucka, Matuzalem (15′st Fetfatzidis), Antonini (1′st Santana); Calaiò, Gilardino.
Panchina: Donnarumma, Bizzarri, Cofie, Sampirisi, Sturaro, Sokoli, Lodi, Centurion, Konate. Allenatore: Liverani.
NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Mesto, Britos, Albiol (1′st Cannavaro), Zuniga; Inler, Behrami; Insigne, Pandev (36′st Dzemaili), Callejòn; Zapata (13′st Higuain).
Panchina: Rafael, Colombo, Uvini, Fernandez, Armero, Radosevic, Bariti, Mertens. Allenatore: Benitez.


Dopo il passo falso casalingo, il Napoli riprende la corsa da Genova, dove gli basta un tempo per piegare la resistenza dei padroni di casa grazie ad una doppietta di Pandev e ad una difesa che non ha concesso nulla alla coppia d’attacco genoana.
Benitez ritrova molti titolari, ma non rinuncia al turnover, concedendo un turno di riposo ad Hamsik (sostituito da Pandev) e a Higuian, buttando della mischia Zapata, all’esordio con la maglia del Napoli. In difesa, confermato Mesto al posto di Maggio, ancora fermo in infermeria. Liverani, invece, rinuncia a Lodi nel tentativo di schierare un centrocampo più fisico per ostacolare le manovre offensive degli avversari. In attacco, confermata la coppia formata da Gilardino e dall’ex Calaiò.
Al 3’, il Napoli prova la prima incursione della partita ma Pandev, servito in area da Mesto, viene anticipato al momento di calciare verso la porta. Gli azzurri sembrano avere il controllo della partita e, al 12’, Pandev viene lanciato nello spazio da un rinvio con le Mani di Reina, ma la difesa del Genoa si salva in extremis. Due minuti dopo, Insigne trova ancora il Macedone che, grazie anche ad un rimpallo fortunato, si trova ancora una volta lanciato verso l’area avversaria, evita il recupero di un difensore e, con un preciso rasoterra, insacca alle spalle dell’incolpevole Perin. Al 24’, arriva anche il secondo gol, sempre grazie ad un’azione confezionata da Insigne e Pandev che, questa volta, trafigge di destro il portiere avversario, dopo essere stato liberato in area da un bellissimo passaggio del suo compagno di squadra. Il Napoli è bravo ad addormentare la partita e ad abbassare i ritmi, concedendo davvero pochissimo al Genoa che può solo sperare di sfruttare qualche calcio piazzato con i suoi saltatori. E, infatti, al 37’, Gilardino è il più lesto a colpire di testa su traversone di Stojan (appena entrato), ma Reina controlla il pallone che si spegne sul fondo.
Nel secondo tempo, Benitez, richiama in panchina Albiol, sostituito da Cannavaro. Non cambia nulla a livello tattico, ma il Genoa entra in campo più deciso, mentre il Napoli preferisce aspettare e tentare di chiudere la partita in contropiede. Entra anche Higuain, al posto di uno Zapata apparso un po’ spaesato e fuori condizione e, proprio l’argentino, al 15’, spreca una ghiotta occasione sbagliando il passaggio decisivo verso Callejon che si sarebbe trovato da solo davanti a Perin. Al 16’, arriva il primo vero pericolo per la porta di Reina, ma il colpo di testa di Gilardino termina di poco a lato. Al 28’, Higuain scatta ancora in contropiede, ma è bravo De Maio a recuperare la posizione poco prima che l’attaccante azzurro calci in porta. Al 33’ si vede ancora il Genoa, con Kucka, il migliore dei suoi, ma Reina è attento e respinge con i pugni. Al 36’ ci prova anche Calaiò, ma il suo colpo ti testa si spegne sul fondo.
E’ l’ultimo sussulto di una partita che il Napoli ha condotto con personalità sin dall’inizio, pur senza Hamsik e Higuain che hanno potuto recuperare molte energie in vista della difficile trasferta di Champions League di martedì. Poca cosa il Genoa che, rinunciando anche alla qualità di Lodi, non è riuscita ad arginare la maggiore classe degli azzurri che, nel secondo tempo, hanno potuto controllare la partita senza spendere troppe energie.
 
REINA 6.5
MESTO 6
ALBIOL 7 (1′st Cannavaro 6)
BRITOS 6
ARMERO 6
INLER 6
BEHRAMI 6.5
CALLEJON 6
INSIGNE 7
PANDEV 7.5 (36′st Dzemaili sv)
ZAPATA 5.5 (13′st Higuain 5.5)
BENITEZ 6.5

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