8ª GIORNATA

Mazzarri debutta con una rimonta vincente firmata Quagliarella-Maggio

serieA
dom 18/10/09

NAPOLI

BOLOGNA

stadio San Paolo
26407 spettatori
napoli bologna  
arbitro De Marco – 6
guardalinee Stefani – Faverani
quarto uomo Tozzi

2

1

 
     
gol 27′st Quagliarella gol 15′pt Adailton  
gol 46′st Maggio ammonizione Valiani  
ammonizione Contini ammonizione Mudingayi  
ammonizione Cannavaro ammonizione Britos  

NAPOLI (4-4-2): De Sanctis, Campagnaro (34′st Pià), P. Cannavaro, Contini, Aronica, Maggio, Hamsik, Gar­gano, Datolo (1′st Pazienza), Quagliarella, Lavezzi (47′st Rinaudo sv).
Panchina: Iezzo, Grava, Cigarini, Denis. Allenatore: Mazzarri.
BOLOGNA (4-3-2-1): Viviano, C. Zenoni, Portanova, Britos, Lanna, Mingazzini (23′st Mudingayi), Guana, Valiani (47′st Osvaldo), Adailton (10′st Gia. Tedesco), Zalayeta, Di Vaio.
Panchina: Colombo, Moras, Vigiani, Gimenez. Allenatore: Papadopulo.

Buona la prima ma in un mare di sofferenza perché il Napoli a poco più di un quarto d’ora dalla fine perdeva ancora. Rimonta vincente in 19’ per la disperazione dei tifosi del Bologna e di Papadopulo che rischia grosso. Non è mai stata solida la panchina del tecnico ma il colpo inflitto ieri da Mazzarri proprio nel momento in cui gli emiliani sembravano gestire meglio la partita potrebbe avere pesanti conseguenze, anche sull’autostima e la compattezza dello spogliatoio. Il Bologna oggettivamente ha perso quando stava meritando il pareggio, al contrario di quello che era avvenuto nel primo tempo quando il Napoli, pur in maniera un po’ disordinata, aveva cinto d’assedio l’area rossoblù. Significativo il fatto che al gol (su punizione dal limite di Adailton) il Bologna ci è giunto senza mai entrare in area per 45’. Stranezze del calcio.
Del nuovo Napoli di Mazzarri si è visto oggettivamente poco. Sicuramente la buona sorte che ha prima impedito a Di Vaio di realizzare il raddoppio (De Sanctis, pur agevolato dall’attaccante non particolarmente spietato nella conclusione, ha in parte riscattato la non ineccepibile performance offerta nel primo tempo in occasione della rete di Adailton) e poi di trovare, a tempo ufficiale scaduto da un minuto, il colpo del ko grazie a un vecchio allievo di Mazzarri ai tempi della Samp, cioè Maggio. Sicuramente si è vista un atteggiamento nuovo che ha consentito alla squadra di lottare e cercare il successo sino all’ultimo minuto. Per il resto, molti esperimenti. Tanto per cominciare il modulo iniziale, una sorta di 4-4-2 con Gargano che faceva il regista davanti alla difesa. Un assetto abbandonato all’inizio della ripresa quando Pazienza è subentrato a Datolo e Mazzarri ha provato a creare le condizioni per gli inserimenti un tempo molto proficui di Hamsik. Infine, un 3-4-3 finale, in qualche misura indice di una nuova mentalità: perduto Campagnaro, un difensore, Mazzarri ha inserito Pià, un giocatore offensivo.
E’ evidente, però, che il nuovo allenatore ha molto da lavorare. Tanto per cominciare deve rigenerare giocatori che sembrano un po’ spenti. Lavezzi, rientrato con qualche «incertezza» dal Sud America, ha regalato calcio di ottima fattura a sprazzi (il momento più alto, l’assist per Maggio; il «tradimento» più incredibile al 40′. un contropiede sviluppato in totale solitudine, con tiro, però, su Viviano in uscita); Hamsik non sembra essere quello dei tempi migliori e sugli esterni bisogna trovare ancora gli interpreti più efficaci (Datolo ha convinto poco). La squadra gioca poco senza palla e gli automatismi sono approssimativi e difettosi. Ma forse, dopo appena dieci giorni di lavoro con il nuovo tecnico, con tanti giocatori impegnati con le nazionali, di più non si poteva proprio vedere. Il risultato, in ogni caso, è una iniezione di fiducia e, come si dice, chi ben comincia è a metà dell’opera.
Papadopulo a Mazzarri non ha sicuramente fatto sconti. A dispetto delle tre punte, il tecnico bolognese ha predisposto la squadra per una partita difensiva. E la ciambella era quasi riuscita con il buco grazie al gol realizzato da Adailton su punizione dal limite dopo appena 15’. Pur subendo gli assalti del Napoli, gli emiliani non sono andati in affanno e nei momenti più critici hanno potuto contare sul positivo contributo di Viviano, portiere affidabile. Il Bologna migliore lo si è visto dopo il pari di Quagliarella (un altro che Mazzarri dovrà rigenerare) e, probabilmente, ha subìto il contraccolpo psicologico del raddoppio mancato da Di Vaio. Oggettivamente non si può dire che i ragazzi di Papadopulo si siano risparmiati o che abbiano demeritato. Alla resa dei conti hanno pagato la differenza di valori in campo. E se per Mazzarri ora comincia una settimana in discesa, per Papadopulo, probabilmente, ci saranno giorni di passione.
 
DE SANCTIS 6
CAMPAGNARO 6 (34′st Pià sv)
CANNAVARO 6
CONTINI 5
ARONICA 6.5
MAGGIO 7
GARGANO 6.5
HAMSIK 5.5
DATOLO 5 (1′st Pazineza 6)
QUAGLIARELLA 6
LAVEZZI 6.5 (47′st Rinaudo sv)
MAZZARRI 6.5

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