23ª GIORNATA

Bocciato il nuovo modulo adottato da Reja


Nessun ammonito, ma tre espulsi: Zalayeta e Piccolo nell'intervallo

Serie A
dom 17/02/08

NAPOLI

EMPOLI

stadio San Paolo
46946 spettatori
napoli empoli  
arbitro Mazzoleni – 6.5
guardalinee Giordano – D'Agostini
quarto uomo Damato

1

3

 
gol 37'pt Mannini gol 21'pt Pozzi  
espulsione Zalayeta gol 20'st Pozzi  
espulsione Domizzi gol 36'st Budel  
espulsione Piccolo  

NAPOLI (4-3-2-1): Gianello, Grava, Cannavaro, Domizzi, Savini (26'st Calaiò), Blasi, Pazienza, Hamsik (14'st Sosa), Lavezzi, Mannini (32'st Santacroce), Zalayeta.
Panchina: Navarro, Montervino, Bogliacino, Gargano. All. Reja.
EMPOLI (4-2-3-1): Bassi, Antonini, Marzoratti, Piccolo, Tosto, Marianini, Budel, Buscé, Marchisio (1'st Pratali), Giovinco (37'st Saudati), Pozzi (21'st Moro).
Panchina: Balli, Rincon, Abate, Giacomazzi. All. Malesani.

Fa cilecca il nuovo modulo sperimentato da Reja ed il Napoli incassa la seconda sconfitta di fila precipitando in un tunnel preoccupante quanto pericoloso. Giustificati quei fischi al termine della gara. Mai i cinquantamila del San Paolo si sarebbero aspettati un black out simile. E mai potevano immaginare una debacle simile, la terza in casa di questo campionato. Il Napoli spumeggiante e a trazione anteriore rimane solo nelle intenzioni della vigilia. In campo si nota, invece, una squadra priva di idee, confusa, incapace di portare insidie verso la porta dei toscani e nel finale anche stanca. L’Empoli, dal canto suo, recita alla perfezione il copione impartitole da Malesani: organizzazione in ogni zona del campo, ripartenze fulminee, vivacità e concretezza. E se finora aveva realizzato quattro gol in undici trasferte, riesce a segnarne tre tutte in una volta pur presentando una sola punta di ruolo (Pozzi). L’ennesima dimostrazione che nel calcio non basta schierare più attaccanti per avere la meglio sull’avversario. Soprattutto se non si possiede un’organizzazione di gioco e non si hanno nelle gambe le energie indispensabili. Il Napoli si schiera con tre attaccanti puri in avvio (Lavezzi-Zalayeta­Mannini), poi nella ripresa anche con quattro ma riesce a malapena a trovare una rete, la prima in maglia azzurra dell’ex bresciano, soccombendo in maniera netta ed inequivocabile.
Fin dalle prime battute di gioco s’intuisce che il nuovo atteggiamento tattico dei partenopei può produrre ben poco. La manovra è prevedibile, farraginosa, lenta. Pochissimo movimento senza palla. E grandi difficoltà nella fase passiva. Bravo l’Empoli a volersi giocare la partita a viso aperto fin dal fischio d’inizio. E abile Malesani nel piazzare davanti ai due mediani incontristi (Marianini e Budel) tre elementi capaci di arginare sul nascere le iniziative di Blasi, Pazienza ed Hamsik. Il Napoli va subito in tilt. Non disponendo di due esterni di difesa capaci di andare in sovrapposizione sulle fasce e creare superiorità numerica sulle corsie entra presto in apnea. Inutile il fraseggio a centrocampo di Pazienza, inefficace il lavoro di cucitura tra i reparti di Hamsik, il tridente è rimasto in attesa di rifornimenti che non sarebbero mai potuti arrivare. Così al 21', Giovinco, imprendibile con i suoi slalom sulla trequarti e i suoi continui spostamenti, serve a Pozzi il pallone del vantaggio. A questo punto si attende una reazione perlomeno nervosa degli uomini di Reja che nel frattempo cambia raggio di azione a Lavezzi e Mannini. Ma anche questa è approssimativa. Eppure scaturisce il pari dall’unica accelerazione della gara: da Hamsik a Lavezzi, cross teso sul secondo palo dove è appostato Mannini e i cinquantamila riprendono a sperare.
Nell’intervallo, però, succede quello che non dovrebbe succedere. Nel sottopassaggio, Zalayeta e Piccolo (già si erano beccati in campo) si spintonano. E’ l’uruguaiano a cominciare per primo. L’arbitro si trova dietro di loro e li espelle entrambi. Ci va a rimettere il Napoli che perde il punto di riferimento al centro dell’attacco. Nella ripresa, Malesani, inserisce Pratali per Marchisio e l’Empoli passa ad un quattro-quattro-uno. Il Napoli, invece, fa entrare Sosa per Hamsik. Ma sono sempre i toscani ad andare in gol. Stavolta sbaglia clamorosamente Cannavaro che tenta un colpo di tacco improbabile a centro area e Pozzi raddoppia con un diagonale di sinistro. Ma nella torsione si procura una sospetta lesione al ginocchio destro ed è costretto ad uscire. Reja inserisce anche Calaiò ma al 28' Giovinco sfugge a Domizzi che lo atterra al limite dell’area da ultimo uomo e viene espulso anche lui. In campo saltano tutti gli equilibri e al 35' su un tiro di Buscè respinto da Gianello piomba Budel per il tre a uno che scatena l’ira dei cinquantamila del San Paolo. Con un Napoli senza anima, senza gioco e senza gambe, e con un calendario terribile, preoccuparsi anche della classifica potrebbe sembrare legittimo se non fosse che l’organico di Reja è di buon livello e c’è tutto il tempo per rialzare la testa.
 
GIANELLO 5.5
GRAVA 5
CANNAVARO 4.5
DOMIZZI 4.5
SAVINI 5 (16'st Calaiò 5)
BLASI 5.5
PAZIENZA 5
HAMSIK 5 (14'st Sosa 5)
MANNINI 6 (32'st Santacroce sv)
LAVEZZI 5.5
ZALAYETA 4

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