Domenica 30/01/2005 – Ventunesima giornata -
 
E' un Napoli travolgente.
Colpito da Soncin, capovolge il risultato con Fontana, Clalaiò (2 gol) e Sclarlato.
Reja debutta al San Paolo con un prezioso successo che vale il quarto posto.
 
NAPOLI – LANCIANO 4 – 1 (30201 spettatori)

Arbitro: Damato di Barletta.
Guardalinee: Di Paola e Sabbatini.

NAPOLI (4-3-3): Gianello, Grava, Scarlato, Ignoffo, Bonomi, Montervino, Fontana, Corrent (1'st Consonni), Gautieri (12'pt Abate), Calaiò, Pià (33'st Mora).
Panchina: Renard, Romito, Montesanto, Sosa. All. Reja.
LANCIANO (4-5-1): Cano, Lolli, Finetti, Cavola, Calà Campana, Ticli, Amita, Bussi (44'st Moresi), Cingolani, Cini (20'st Nassi), Soncin.
Panchina: Chessari, Masini, Lorieri, De Gennaro. All. Pellegino.

MARCATORI: 19'pt Soncin, 25'pt Fontana (r), 2'st Calaiò, 16'st Scarlato, 35'st Calaiò.

La regola di Reja. Due partite, sette gol, sei punti. Prima volta del tecnico goriziano sulla panchina del Napoli al San Paolo, e tutta una serie di prime volte. Gol e doppietta di Calaiò, non limpidissima, ancorché tutta sua, il centro numero uno di Fontana a Napoli e quattro gol tutti in una sola partita. Sorpasso effettuato, come da programma. L'accesso al quarto pianerottolo della classifica è diventato un'agevole impresa a respiro lungo. Gelato il lanciano, pienamente all'altezza nel primo tempo con il suo centrocampo ben guarnito in grado di organizzare svelte e precise ripartenze. Napoli imbarazzato, come sorpreso, per 20'. In esposizione Soncin unica punta, degno nella circostanza della qualifica di capocannoniere del campionato. Clamorosa la botta di prima intenzione, bello il gesto, armonioso e insieme rabbioso, per il gol del vantaggio inatteso, al 19' della prima parte. Dormita napoletana in area di rigore, giusto il cross a pelo d'erba di Ticli, il bomber Soncin ha folgorato Gianello. Abitato dal grande freddo, il San Paolo è diventato la casa del gelo.
Cinque minuti appena è durato il paradiso del Lanciano, orfano dei suoi tifosi, 1500 ugole rimaste a casa, sindaco in testa. Ventidue pullman bloccati dalla nevicata mattutina. Sostituto di Gautieri, costretto all'abbandono da un problema muscolare, Abate ha cominciato a battere interamente la fascia destra, ripiegando fino all'altezza della linea difensiva; Pià è rinculato spesso tra i mediani. I ripiegamenti degli esterni ad ostacolare le ripartenze dei centrocampisti del Lanciano, in superiorità numerica. Cinque contro tre. Napoli interamente convincente, per la prima volta in questo campionato. Convincente, non solo straripante a lungo andare. Scongelato e poi riscaldato, il San Paolo s'è acceso di crescente entusiasmo. Gli olè a cancellare iniziali cori di riprovazione.
Ripartenze, contropiedi manovrati, sovrapposizioni sulle fasce, il tutto condito dal pressing alto, portato a regola d'arte. Calaiò e Pià chiamati al taglio e alla conclusione da verticalizzazioni appropriate, ispirato e continuo Fontana, fondamentali il dinamismo e il sinistro di Consonni. Positivo Grava al debutto. La scioltezza e la rapidità nuove compagne di viaggio, niente male il tono fisico, al di là della rotondità del risultato finale: intravista a tratti una ex creatura di Reja, il Cagliari della promozione. Il taglio è quello, confezionato dallo stesso sarto, solo la stoffa è di qualità inferiore. Brillante e bene organizzato, il Lanciano ha tenuto botta per un tempo, sorretto e ispirato da Bussi, il suo play maker. Il biondino non ha mancato una battuta, eccellente la dettatura dei tempi e vagonate di palloni recuperati. Cingolani e Amita guastatori messi tra i piedi di Fontana: una mossa azzeccata per 45'. Pellegrino, dirimpettaio di Reja, ha imbroccato quasi tutto in fase d'impostazione.
Ma non poteva, Pellegrini, immaginare fino in fondo l'ineludibile efficacia della regola di Reja. incontenibile Pià (25'), dribbling e un rimpallo favorevole, l'ingresso in area palla al piede, la spinta da tergo di Lolli, ingenuo e agitato. Calcio di rigore, il piatto-collo di Fontana, pallone a destra, portiere a sinistra. Calaiò e il gol hanno continuato a litigare, nel primo tempo. Due volte solissimo l'attaccante, abile nel palleggio aereo, ma sgrammaticato nella doppia conclusione. La prima addosso al portiere, a lato la seconda a porta vuota. un clamoroso lapsus, al 29'. Consonni per Corrent dopo l'intervallo. E all'alba piena del secondo tempo proprio Calaiò s'è riappacificato col gol e spinto il Napoli verso un immediato futuro migliore. Numero di Consonni in dribbling e cross breve dalla linea di fondo, a rientrare. Calaiò alla battuta di prima intenzione, involontaria l'interferenza di Cavola, il Lanciano in svantaggio e sorpassato in classifica dal Napoli.
A quel punto, il Napoli è diventato anche bello. Pià ha mandato ai matti il dirimpettaio. Sollecitato da Abate però ha divorato una ghiotta occasione. Risultato e partita messi comunque in frigo da Gennaro Scarlato, la prepotente incornata (16'st) a bruciare tutti sul tempo e ad onorare come si deve la battuta al bacio, da fermo, di Fontana, uno specialista. Gianello, sul 3-1, chiamato da come da copione a cucire l'immancabile pezza. Il guizzo riparatore del sonnellino dei compagni a stornare in angolo l'incornata di Cingolani,all'altezza del primo palo, e ad annunciare la chicca finale. Ancora Consonni, sempre lui, in ripartenza. Pallone in verticale, tempestivo il taglio di Calaiò, da manuale l'esecuzione in corsa di sinistro, sporcata appena da Finetti. Quattro a uno, il Napoli quarto in classifica per la prima volta, squadra ed entusiasmo dilaganti, caldi i cuori di 30000 napoletani altrimenti nella morsa del grande freddo.
 
GIANELLO 6.5
GRAVA 6.5
SCARLATO 6.5
IGNOFFO 6
BONOMI 6
MONTERVINO 6.5
FONTANA 7
CORRENT 6 (1'st Consonni 7)
GAUTIERI sv (12'pt Abate 6.5)
PIA' 6.5 (33'st Mora sv)
CALAIO' 7

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