Domenica 12/10/2003 – Ottava giornata -
 
Il Napoli non sa più vincere.
Dionigi sciupa un rigore. Poi il Livorno spreca. Discutibili scelte di Agostinelli che sbaglia i cambi.
Sul neutro di Campobasso, un altro pareggio: drammatica la situazione degli azzurri.
 
NAPOLI – LIVORNO 0 – 0 (A porte chiuse a Campobasso, S. Paolo squalificato)

Arbitro: Trefoloni di Siena.
Guardalinee: Ricci e Cenicola.

NAPOLI (3-4-1-2): Manitta, Zamboni, Carrera, Bonomi, Montervino, Vidigal, Marcolin (46’st Montesanto), Tosto, Pasino (38’st M. D’Angelo), Floro Flores (14’st Zanini), Dionigi.
Panchina: Brivio, Sogliano, Portanova, Bernini. All. Agostinelli.
LIVORNO (3-4-1-2): Pavarini, Melara, Vanigli, Fanucci, Vigiani, Ruotolo (46’st Ciarmitano), Grauso, Chiellini, Protti, Rabito (26’st Biliotti), Lucarelli.
Panchina: Mareggini, Pfertzel, Matteini, Danilevicius. All. Mazzarri.



Poverissimo il Napoli, miserabile in tutto. Proprietario di folle sventatezza anche in presenza di un regalone. Un grazioso caveau il calcio di rigore segnalato dall’assistente Ricci all’arbitro Trefoloni, che nulla aveva ovviamente rilevato dal presunto contatto tra Pavarini e Zanini, messo in moto da un liscio di Vanigli. Immune da colpe, il portiere ha riparato all’ingiustizia allungandosi in tuffo alla sua sinistra, al 17’ della seconda parte. Prodezza di Patarini, la seconda in una settimana: mercoledì il no dal dischetto a Zaniolo. Dionigi è riuscito così a completare la sua giornata disastrosa: primo errore dal dischetto da quando è arrivato al Napoli. Re Davide non ne ha imbroccata una. Parziale suicidio napoletano ha rischiato di trasformarsi in un perfetto harahiri nel finale di partita. Comodo conquistatore di un punto, il Livorno ne ha buttati letteralmente altri due nella parte terminale della gara: incredibile il lapsus di Lucarelli, sgrammaticato il facile destro da comoda posizione a schiaffare nella pattumiera l’assist di Ruotolo, clamoroso quello di Biliotti, subentrato a Rabito, liberissimo ad un passo e mezzo da Manitta.
Conserva la linea di volo il Livorno, il pareggio lo tiene inchiodato al terzo pianerottolo della classifica. Tragica è la posizione del Napoli, tristemente appena sopra al terzetto dei dannati ultimi della classe. Ancora un pareggio in campo neutro, nello stadio di Campobasso vietato al pubblico, ma animato, stranamente e inaspettatamente, dal robusto vociare in tribuna centrale. Tutti aventi diritto all’ingresso i signori che si sono distinti come accaniti tifosi. Il Napoli e la vittoria hanno confermato di non volersi più frequentare. I tre punti mancano da questa ruota dal 31 maggio, ormai lontanissimo. Né s’intravede come, dove e quando l’evento possa verificarsi, con questo Napoli infelice anche su calcio di rigore, preso metaforicamente a schiaffi anche dal suo presidente. Naldi inviperito con la squadra che non sa vincere, a fine partita. Un disastro, il Napoli. Efficiente e funzionale solo nel reparto difensivo (molto male Vidigal, male Marcolin, sotto la sufficienza Tosto e anche Pasino), non è esistito dopo il calcio di rigore buttato al vento.
Il Livorno ha messo sotto il Napoli nei 20’ finali, potendo usufruire del mestiere di Ruotolo, del dinamismo di Figiani e Grauso e dei tentativi di percussione di Chiellini, che s’è imbattuto però in Montervino, efficiente e presente, combattivo e tosto, uno dei pochi nel Napoli. Laddove la formazione ben messa in campo da Mazzarri ha denotato episodici imbarazzi davanti a Pavarini.
Scaraventati dalla finestra dagli attaccanti livornesi le illuminazioni di Protti, trequartista e spesso nella circostanza addirittura centrale di centrocampo, padrone assoluto della situazione. Una minaccia anche per Manitta, allarmato da due conclusioni dell’antico Igor: da lunga distanza la prima, spettacolare il lob da 35 metri che s’è spento oltre la traversa di centimetri. Protti imperversante, con il suo passo felpato e l’assoluto governo dell’attrezzo e della squadra, nella fase d’attacco. Il pendolare tra le linee avversarie ha spinto Agostinelli in una crisi nera.
L’Allenatore del Napoli s’è come smarrito: chi doveva occuparsi dello scaltrissimo Protti? Nessuno si è preso cura del problema e Agostinelli ci ha aggiunto del suo con tre cambi etichettati come originali solo perché sarebbe un esercizio di puro cinismo infierire sull’allenatore incapace di vincere da quando è arrivato a Napoli. Incomprensibile la sostituzione di Floro Flores con Zanini. Meritava di uscire Dionigi. In campo a sorpresa (38’st, mossa della disperazione o che cosa?) il giovane Marcello D’Angelo, 19 anni, nipote del difensore già del Chiedo, ex anche a Napoli, per Pasino. Sfinito da minuti, Marcolin è stato richiamato in panchina in pieno recupero. Tardiva mossa non poteva portare giovamenti.
Volate e dribbling di Tosto lungo l’out sinistro, buone giocate di Pasino, il senso tattico di Montervino, la vivacità di Floro Flores: ecco il primo tempo del Napoli, spinto dalla casualità incontro al gol mai raggiunto. Pasticcio in coproduzione Vanigli-Pavarini, la pedata del portiere ha messo Pasino nella condizione di colpire al cuore il Livorno, a lato l’esterno sinistro del mancino, al 20’. Flipper in area livornese, palla avvelenata, Dionigi e ancora Pasino non sono riusciti a spingerla nella porta avversaria, al 43’. Due occasioni, palle-gol però meno casuali per il Livorno, nel primo tempo. Il taglio di Rabito ad onorare l’invito dell’operoso Vigiani, un martello sul centro-destra, l’esterno rete scosso dalla spalla di Lucarelli. Molto bravo Bonomi, tempestivo nella disperata interferenza, a stornare in angolo la conclusione ravvicinata a botta sicura del cannoniere livornese, a pochi secondi dall’intervallo. Quando il regalino sotto forma di un calcio di rigore al Napoli ancora non s’era materializzato e il Livorno ancora non aveva deciso di sprecare le occasioni da tre punti. La nottata del Napoli non accenna a passare, è buia la sua classifica.
 
MANITTA sv
ZAMBONI 6.5
CARRERA 6.5
BONOMI 6
MONTERVINO 6
MARCOLIN 5 (46'st Montesanto sv)
VIDIGAL 4.5
TOSTO 5.5
PASINO 5.5 (38'st M. D'Angelo sv)
FLORO FLORES 5.5 (14'st Zanini 5.5)
DIONIGI 4.5
Agostinelli 5

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