3° TURNO

I rigori dicono Napoli


Livorno avanti, la squadra di Reja pareggia in dieci e passa dal dischetto

Coppa Italia
sab 18/08/07

NAPOLI

LIVORNO

stadio San Paolo
30000 spettatori
napoli livorno  
arbitro Celi – 5
guardalinee D'Agostino – Battaglia
quarto uomo Damato

1

1

 
4 – 3 ai rigori
     
gol 44'st Domizzi gol 37'st Tavano  
giallogiallo De Zerbi ammonizione Loviso  
ammonizione Domizzi ammonizione Balleri  
ammonizione Montervino  

NAPOLI (3-5-2): Gianello, Contini, Cannavaro, Domizzi, Grava, Blasi (35'st Montervino), Gargano, Bogliacino (40'st Dalla Bona), Rullo (18'st Calaiò), De Zerbi, Zalayeta. Panchina: Iezzo, Maldonado, Capparella, Sosa. All. Reja.
LIVORNO (4-4-2): De Lucia, Balleri, Pavan, Galante (1'st Knezevic), Pasquale, Volpe (18'st Diamanti), Loviso, Vidigal, A. Filippini, Tavano, Tristan (31'st Rossini).
Panchina: Amelia, Grandoni, Bergvold, E.Filippini. All. Orsi.

Applausi e standing ovation per il Napoli che piega ai rigori il Livorno. Piacciono i ragazzi di Reja che in dieci uomini già a inizio di ripresa riescono persino ad annullare il vantaggio del Livorno, ad arrivare ai supplementari e a regalarsi la Lazio dopo i rigori. Riscuote consensi la formazione partenopea al cospetto di un avversario che giammai si sarebbe aspettato tanto vigore. I toscani, sicuramente più ordinati, mostrano poca consistenza negli ultimi venti metri e così si lasciano trascinare ai rigori venendo puniti da un avversario con un cuore grande così.
I propositi di Napoli e Livorno fanno sì che l’intermezzo di Coppa risulti persino avvincente. E i circa trentamila del San Paolo mostrano di gradire una sfida senza esclusioni di colpi, applaudendo a più riprese soprattutto i propri beniamini, spavaldi come non mai. Il Napoli di Reja resta fedele suo sistema di gioco. Cambiano, invece, alcuni uomini e cambia soprattutto l’interpretazione delle giocate: scambi di prima, ripartenze più o meno puntuali, massimo due tocchi. E tra i padroni di casa comincia a brillare De Zerbi, a ragionare Bogliacino ed a sganciarsi sugli esterni di centrocampo con Rullo a sinistra e Grava a destra, due peraltro lasciati in panchina contro il Cagliari. Anche il Livorno prova a recitare con ordine e vigore. Orsi ripresenta Vidigal a centrocampo e schiera dal primo minuto il tandem d’attacco Tavano-Tristan. Gli spunti migliori arrivano però dalle corsie esterne: Volpe a destra ed Antonio Filippini a sinistra provano in più di una circo­stanza a perforare la difesa partenopea. Tristan e Tavano tentano di impensierire Cannavaro e Domizzi ma i giganti di Reja sono come il marmo.
Nel Napoli di Reja sale subito in cattedra De Zerbi. Gioca in appoggio a Zalayeta ed ogni volta che conquista palla crea qualcosa di interessante: due tiri in porta parati da De Lucia (20' e 30'), un delizioso assist per Zalayeta (35'), un paio di slalom al limite dell’area che la difesa del Livorno stenta a contenere. Ma nel Napoli si fanno notare anche Bogliacino sul centro sinistra e Blasi che recupera più di un pallone nella zona nevralgica. Il Livorno, pur ordinato e temibile con una girata di Tristan (18') ed uno spunto di Antonio Filippini (46'), produce meno dei padroni di casa in zona d’attacco. In un tempo solo il Napoli si presenta al tiro molto di più che non nell’intera partita persa con il Cagliari. Dà l’impressione di volersi rialzare dal recente capitombolo. Ma i toscani reggono. Ad inizio di ripresa, Orsi lascia fuori Galante per Knezevic provando a osare un po’ di più ma è l’arbitro Celi ad imprimere una sterzata alla gara: ammonisce all’8 De Zerbi per aver protestato per una punizione fischiata sfavore e due minuti dopo gli presenta un altro cartellino giallo per una simulazione in area di rigore. Una decisione perlomeno affrettata per non dire esageratamente fiscale.
Con l’uomo in più, il Livorno manca il gol con Tristan all’11 ben servito da Tavano. Ma Reja a questo punto toglie Rullo ed inserisce Calaiò. Show del palermitano che sfiora il gol in due occasioni. Barcolla stranamente il Livorno. Soffre oltremisura l’ardore dei partenopei ma il tempo di prendere la mira e colpire: al 37' da Antonio Filippini a Tavano e per Gianello c’è poco da fare. Ma non è finita: da Gargano a Domizzi e lo stadio esplode, come con la Juve un’estate fa. E poi due supplementari tiratissimi fino ai rigori.
 
GIANELLO 6
CONTINI 5.5
CANNAVARO 7
DOMIZZI 6.5
GRAVA 6
BLASI 6 (35'st Montervino sv)
GARGANO 6.5
BOGLIACINO 6 (40'st Dalla Bona sv)
RULLO 6 (1'st Calaiò 6.5)
DE ZERBI 6
ZALAYETA 5.5

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