22ª GIORNATA

Quagliarella ferma il Napoli


Una rete al volo da antologia, applaudita da tutto il San Paolo, fissa il 2-2 dopo i gol di Lavezzi, Hamsik e Di Natale (rigore)

serieA
sab 31/01/09

NAPOLI

UDINESE

stadio San Paolo
37204 spettatori
napoli udinese  
arbitro Gervasoni – 5
guardalinee Bianchi – Vicinanza
quarto uomo Velotto

2

2

 
     
gol 24'pt Lavezzi gol 31'pt Di Natale  
gol 27'pt Hamsik gol 45'pt Quagliarella  
ammonizione Denis ammonizione Isla  
ammonizione Quagliarella  
ammonizione Lukovic  
ammonizione Ferronetti  

NAPOLI (3-5-2): Navarro, Cannavaro, Rinaudo, Contini, Maggio (22'st Zalayeta), Blasi, Gargano, Hamsik, Vitale, Lavezzi, De­nis 6.
Panchina: Sepe, Santacroce, Aronica, Pazienza, Bogliacino, Pià. All. Reja.
UDINESE (4-4-2): Handanovic, Ferronetti (27'st Pasquale), Coda, Zapata, Lukovic, Isla, Inler, D’Agostino, Asamoah, Quagliarella (40'st Floro Flores), Di Natale (21'st Sanchez).
Panchina: Belardi, Obodo, Pepe, Tissone. All. Marino.

Una boccata d’ossigeno per il Napoli ancora tremebondo e sempre alla ricerca della condizione fisica ottimale. Nonché imbattutosi di nuovo in una direzione di gara opinabile (ci sarebbero gli estremi di un penalty su Lavezzi). I partenopei si lasciano rimontare due gol da un avversario tonico, in palla, con individualità di spicco quali Quagliarella capaci di risolvere da soli una gara. E nonostante un Lavezzi ispirato, il Napoli si spegne alla distanza. Proprio allo scadere entrambe le formazione accarezzano il sogno della possibile vittoria: Lavezzi al 45' spreca per la stanchezza la più ghiotta delle pallegol, imitato due minuti dopo da Pasquale che manda all’aria l’occasione del tre a due. Una pari che non risolve i problemi del Napoli, esibitosi sotto gli occhi nel neo acquisto Dàtolo ma che lo riporta perlomeno a galla mentre l’Udinese conferma tutto quanto di buono evidenziato contro la Juve.
E’ a centrocampo che Reja e Pasquale Marino provano ad incidere sulla sfida con le loro mosse. Il tecnico del Napoli, reduce da tre sconfitte di fila, ordina al rientrante Hamsik di agire nella zona di D’Agostino, piazza Blasi al centro su Inler ed indirizza l’altro reduce dalla squalifica, Gargano, di andare sulle tracce di Asamoah. A sua volta, Marino mescola così bene le sue carte nella zona centrale del campo da creare più di un problema di palleggio al Napoli: il fulcro è Asamoah che con le sue verticalizzazioni semina il panico tra i centrocampisti partenopei impedendo poi l’azione di rilancio. Il Napoli si trova in difficoltà anche ad arginare le incursioni di Di Natale che attira Cannavaro lontano dalla propria area e a frenare Quagliarella che va a puntare Contini o Rinaudo. Senza riferimenti, i difensori del Napoli fanno fatica, si sa, si sapeva. L’avvio è tutto degli ospiti già costretti a rinunciare durante il riscaldamento a Felipe a vantaggio di Ferronetti che Marino dopo dieci minuti sposterà al centro dirottando Coda sulla destra. L’organizzazione tattica dell’Udinese obbliga così il Napoli ad affannose rincorse ed a confuse ripartenze. Affidandosi esclusivamente agli spunti di Lavezzi, sempre felicemente ispirato.
La gara, però, s’accende dopo venti minuti. Caparbio Denis nel conquistare palla a centrocampo ed a servire Lavezzi la cui conclusione viene deviata di quel tanto da terminare alle spalle di Handanovic. Un vantaggio insperato. A questo punto, il Napoli acquista coraggio e riparte all’attacco. E dopo tre minuti raddoppia: punizione di Gargano dalla destra, incornata vincente di Hamsik e per il portiere dell’Udinese non resta che raccogliere la sfera in rete. Ma la formazione friulana non ci sta. Ha testa, gambe e qualità tecniche individuali per organizzare la rimonta. Alla mezzora Cannavaro atterra Asamoah in area ed è rigore. Va alla battuta Di Natale che non perdona Navarro. Pochi minuti dopo il Napoli reclamerà un rigore per un fallo di Isla su Lavezzi. Ma è allo scadere che si assiste al capolavoro della serata: cross dalla destra di Isla, girata a volo di Quagliarella, direttamente in porta ed il pallone va ad infilarsi alla sinistra di Navarro strappando applausi a scena aperta dallo sportivissimo pubblico del San Paolo. Un gol da manuale. Degno di un fuoriclasse.
L’Udinese tenta il tutto per tutto e così anche il Napoli che passa con Zalayeta ad un quattro-tre-tre. Ma il risultato non si sblocca pur se le emozioni non mancano da una parte e dall’altra.
 
NAVARRO 6
CANNAVARO 6
RINAUDO 6
CONTINI 5.5
MAGGIO 5.5 (22'st Zalayeta 5)
BLASI 5
GARGANO 6
HAMSIK 6
VITALE 5.5
DENIS 6
LAVEZZI 7

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