Venerdì 02/05/2003 – Anticipo della trentatreesima giornata -
 
Palermo va, Napoli si inguaia
Maniero e Asta a segno nel primo tempo, il gol di Stellone nella ripresa è solo un'illusione.
Espulso Bonomi, gli ospiti reclamano un rigore.
 
PALERMO – NAPOLI 2 – 1 (13623 spettatori)

PALERMO (4-4-1-1): Sicignano, Pivotto, Ferri, Brevi, Accardi, Asta, Di Donato, Codrea, Morrone (41'st Pestrin), Zauli, Maniero.
Panchina: Santoni, Tricoli, La Grotteria, Masiello, Di Napoli, Modesto. All. Sonetti.
NAPOLI (4-3-1-2): Manitta, Bonomi, D'Angelo, Savino (30'st Foloro Flores), Martinez, Montervino, Marcolin, Bocchetti (4'st Pasino), Vidigal, Stellone, Dionigi.
Panchina: Gragnaniello, Saber, Montezine, Baldini, Platone, Sesa. All. Colomba.

MARCATORI: 1'pt Maniero, 17'pt Asta, 23'st Stellone.

Il Palermo grandi firme ci crede, insiste, spera. Un gol lampo di Maniero dopo soli ventiquattro secondi, poi il suggello di Asta, sempre più determinante e autoritario, decisivo a Venezia, colpi straordinari contro il Catania e ieri sera. Maniero e Asta in gol, la squadra protagonista. Per Sonetti, decimo risultato utile consecutivo, la prospettiva di un finale a tutto gas. Il Napoli entra in partita con Stellone, tra i pochi a non mollare. Si sveglia al 16' pt, tra la prodezza di Maniero e la magia di Asta, con una traversa da centravanti, unica perla di un tempo decisamente sotto tono, si risveglia a metà ripresa sempre con Stellone, sogno proibito, a gennaio, dei rosanero.
Il Palermo sembra di un altro pianeta e continua a rimpiangere gli infortuni e i punti gettati via. Oggi, la squadra appare in piena salute, rivitalizzata sul piano fisico, sicura e concreta su quello tattico. Colomba si affida a Montervino per neutralizzare Zauli. L'effetto è a tratti positivo, nel senso che Zauli, dopo il grave infortunio, alterna prestazioni brillanti a pause naturali e Montervino con la sua caccia spietata riesce a neutralizzare parte delle potenzialità attuali del fantasista che restano comunque alte. Di contro è un Napoli che, colpito a freddo e tramortito, non è più capace di organizzare un'adeguata controffensiva. A centrocampo, il Palermo detta legge. Bloccata troppo sulle sue, la formazione di Colomba, che tiene Martinez sulla linea dei difensori, sulle piste di Morrone; D'Angelo e Bonomi nella zona di Maniero, Savino a sinistra sulla corsia di Asta. Quattro uomini in fase di copertura più Montervino votato alla marcatura di Zauli. E in mezzo? Codrea, malgrado l'amichevole in nazionale, appare pimpante (calerà col passare dei minuti) e costringe Marcolin a girare al largo, Bocchetti trova in Di Donato un ostacolo insormontabile. La fascia sinistra del Napoli è anonima, sulla destra invece il Palermo costruisce la sua serata di Gloria. Il tempo di muovere palla, una respinta di Martinez, poi Maniero apre per Asta: si inserisce Di Donato, il tocco è preciso, il tiro del centrocampista immediato, come la respinta di Manitta. Ma in agguato c'è Maniero, troppo ghiotta l'occasione e il Palermo passa in vantaggio.
Ventiquattro secondi per continuare a sognare. E' un Palermo padrone del campo che al 9' si affaccia pericolosamente in area con Morrone. Al 16', Accradi si attarda e serve Zauli in controtempo, Vidigal ne approfitta va sul fondo e mette in mezzo per Stellone, accolto con indifferenza dopo il tormentone di mercato, che in corsa centra la traversa. Tutto qui il Napoli. il Palermo invece si conferma in netta crescita. In contropiede Maniero serve Asta che perfeziona il capolavoro: doppia finta, Bonomi e Marcolin a spasso, pallonetto che inganna Manitta partito in ritardo. Ecco il vero Asta, quello che il Napoli conosce molto bene! C'è anche un terzo gol di Ferri (38') che De Santis (su segnalazione del guardalinee) annulla per fuorigioco. Organizzazione tattica e freschezza atletica sono le armi micidiali del Palermo. Colomba non può stare a guardare. Più frizzanti i suoi ad inizio di ripresa, sempre pericoloso il Palermo quando conquista palla. Fatale l'esclusione di Bocchetti, un'ombra fino a quel momento. Entra Pasino per dare più consistenza al gioco d'attacco considerato che Stellone e Dionigi sono praticamente abbandonati al loro destino. Con Pasino è un Napoli diverso. Ma non solo per Pasino che tenta di mettere in mezzo i suoi cross tagliati per Stellone. Montervino abbandona la guardia di Zauli e si dedica alla costruzione del gioco, i reparti ne guadagnano anche se la frittata è ormai consumata. Il Palermo comincia a scricchiolare. Quando il Napoli si scuote torna tra i vivi a dimostrazione che prima non è esistito. Al 16' Marcolin pesca Dionigi che si avvita in area e mette alto. Al 23', invece Stellone colpisce a modo suo. Si guadagna un calcio di punizione (fallo di Codrea) e sul tocco vellutato di Pasino, anticipa letteralmente Ferri e di testa mette in rete. Per il Palermo l'incubo di un altro risultato che rischia di svanire. E non sarebbe la prima volta. E' capitato a Livorno, Cagliari e nel derby col Catania. Colomba gioca d'azzardo: fuori anche Savino e dentro Floro Flores. Nel suo periodo migliore il Napoli perde Bonomi, espulso per doppia ammonizione al 35'. Ormai bisogna solo andare all'assalto. Il Napoli appare ora padrone del centrocampo ma non basta. Ancora due brividi: al 41', quando su tocco di Dionigi Pivotto colpisce con il gomito (c'è poca distanza tra i due, l'arbitro fa correre); e al 44': Zauli per Maniero (che è solo) e bella deviazione di Manitta.
 
MANITTA 5.5
BONOMI 4
SAVINO 5 (30'st Floro Flores sv)
D'AMGELO 5
MARTINEZ 6
MONTERVINO 5.5
MARCOLIN 5.5
BOCCHETTI 4.5
VIDIGAL 6 (4'st Pasino 6)
STELLONE 6.5
DIONIGI 5.5

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