ACQUAFRESCAIO

L’acquafrescaio (o acquajuolo) era colui che vendeva acqua fresca e limonate agli angoli delle strade.
Solitamente disponeva di un carretto con il quale girava per le strade della città, mentre alcuni più fortunati riuscivano a stabilizzarsi aprendo un proprio chiosco, ornato con erbe e limoni. I tipi di acqua che si potevano comprare dall’acquafrescaio erano di diverso tipo:
Acqua addirosa: Acqua profumata, solitamente aromatizzata con un leggero profumo di vino o di alcune fragranze leggere.
Acqua annevata: Acqua fresca, che veniva raffreddata grazie a blocchi di ghiaccio posti in un vano delle botti in cui veniva conservata.
Acqua appanata: Acqua nella quale veniva inserito un po’ di pane abbrustolito per preparare polpette o ripieni.
Acqua chiuveticce: Acqua piovana che veniva raccolta in secchi ed era utilizzata per innaffiare o lavare i panni.
Acqua ‘e ciumme: Acqua di fiume
Acqua ‘e mare: Acqua marina, venduta ai pescivendoli per tenere in vita il pesce appena pescato.
Acqua ‘e Serine: Acqua proveniente dalle sorgenti del Serino.
Acqua ‘e Telese: Acqua di Telese, acqua che ha un odore di uova andate a male,odore di acido solfidrico.
Acqua ferrata: Acqua ferruginosa, ricca di sali di ferro, utilizzata come rimedio per la clorosi e l’anemia.
Acqua morta: Acqua di stagno
Acqua suffregna: Acqua Sulfurea, che sgorgava dalla sorgente di via Chiatamone e da quella nei pressi della chiesa di Santa. Maria della Catena, era portata e conservata in recipienti a forma di anfora, dette Mummare, che la conservavano e la mantenevano fresca per molto tempo.


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