Giovedì 31 gennaio 2019, dalle 9.00 alle 18.30, presso la Sala del Capitolo nel Convento di San Domenico Maggiore a Napoli, il “Centro Studi sulla Civiltà artistica dell’Italia meridionale”, associazione intitolata a Giovanni Previtali che riunisce oltre 150 storici dell’arte, direttori di musei, funzionari ministeriali, docenti e studenti, e di cui è presidente Francesco Abbate, intende onorare la memoria dello studioso fiorentino con una giornata di studi a lui dedicata.
A Napoli Previtali ricoprì la cattedra di Storia dell’arte medievale e moderna nella Facoltà di Lettere a Filosofia dell’Università degli Studi “Federico II”. In convegno è un riconoscimento all’attività ‘meridionalista’ di Previtali, iniziata con il rinvenimento dei frammenti di Tanzio da Varallo nella Sala Capitolare di Santa Restituta a Napoli («Paragone», 229, 1969), continuata con i contributi apparsi nella Storia di Napoli (1972), scritti insieme all’amico e condiscepolo, Francesco Abbate, culminati ne “La pittura del Cinquecento a Napoli e nel vicereame” (Einaudi, Torino 1978). Scritti nei quali Previtali segnalò l’inaccettabile situazione di degrado e incuria in cui versavano molte opere d’arte di tutta l’Italia meridionale, anche a causa di quella condizione di subalternità degli studi storico-artistici nei confronti dell’Arte delle regioni centro-settentrionali. Veniva denunciata così per la prima volta l’esistenza, anche nell’ambito della storia e della tutela artistica, di una “questione meridionale”.
Pur uniti da un’unica “prospettiva” d’indagine – la storia dell’arte in Italia meridionale – i diversi interventi saranno suddivisi in 4 sessioni, ognuna delle quali dedicata a un tema di studio affrontato da Previtali e moderata da una figura che delle ricerche su quel tema ne è stato erede e continuatore: la pittura del ’500 nel Viceregno di Napoli, le espressioni artistiche delle diverse realtà meridionali, la scultura, Previtali e l’arte meridionale.
Per informazioni e comunicazioni:
Centro Studi sulla Civiltà Artistica dell’Italia Meridionale “Giovanni Previtali” – Via Salita Castello 18, 84060 Roccagloriosa (SA)
e-mail: segreteria.previtali@gmail.comuff – stampaprevitali@ gmail.com – www.centrostudiprevitali.com
A Napoli Previtali ricoprì la cattedra di Storia dell’arte medievale e moderna nella Facoltà di Lettere a Filosofia dell’Università degli Studi “Federico II”. In convegno è un riconoscimento all’attività ‘meridionalista’ di Previtali, iniziata con il rinvenimento dei frammenti di Tanzio da Varallo nella Sala Capitolare di Santa Restituta a Napoli («Paragone», 229, 1969), continuata con i contributi apparsi nella Storia di Napoli (1972), scritti insieme all’amico e condiscepolo, Francesco Abbate, culminati ne “La pittura del Cinquecento a Napoli e nel vicereame” (Einaudi, Torino 1978). Scritti nei quali Previtali segnalò l’inaccettabile situazione di degrado e incuria in cui versavano molte opere d’arte di tutta l’Italia meridionale, anche a causa di quella condizione di subalternità degli studi storico-artistici nei confronti dell’Arte delle regioni centro-settentrionali. Veniva denunciata così per la prima volta l’esistenza, anche nell’ambito della storia e della tutela artistica, di una “questione meridionale”.
Pur uniti da un’unica “prospettiva” d’indagine – la storia dell’arte in Italia meridionale – i diversi interventi saranno suddivisi in 4 sessioni, ognuna delle quali dedicata a un tema di studio affrontato da Previtali e moderata da una figura che delle ricerche su quel tema ne è stato erede e continuatore: la pittura del ’500 nel Viceregno di Napoli, le espressioni artistiche delle diverse realtà meridionali, la scultura, Previtali e l’arte meridionale.
Per informazioni e comunicazioni:
Centro Studi sulla Civiltà Artistica dell’Italia Meridionale “Giovanni Previtali” – Via Salita Castello 18, 84060 Roccagloriosa (SA)
e-mail: segreteria.previtali@gmail.comuff – stampaprevitali@ gmail.com – www.centrostudiprevitali.com