Cappella Pontano
Storia e interni

in Via dei Tribunali.
Venne edificata nel 1492 per volere del letterato Giovanni Pontano, che voleva costruire un piccolo luogo di culto da dedicare alla Madonna e a San Giovanni Evangelista, in cui inserire anche la tomba della moglie Adriano Sassone. In seguito, nel 1503, anche il Pontano venne qui seppellito.
Il progetto è di attribuzione incerta, anche se ristretta a due nomi: quello di Fra’ Giovanni Giocondo o quello di Francesco di Giorgio Martini. Sicuramente, nel 1759 vennero effettuati dei restauri da Carlo di Borbone, mentre altri lavori si resero necessari nel 1792.
La facciata è in piperno, arricchita da lesene e capitelli compositi, tra cui spiccano i battenti del portone d’ingresso, ognuno dei quali è suddiviso in rettangoli a fascia liscia con motivi che riprendono i listoni intorno. Su uno di essi, inoltre, sono posti gli stemmi della famiglia Pontano e Sassone. Lungo la facciata, inoltre, sono poste 12 lapidi in cui sono esposti alcuni pensieri di Giovanni Pontano.
L’interno è costituito da una stanza rettangolare con copertura a botte e pavimento maiolicato a formelle esagonali, probabilmente di scuola napoletana fiorentina, con decorazioni ottenute con ritratti, stemmi, iscrizioni e figure allegoriche. Alle pareti una serie di lapidi con epigrafi in greco e latino a testimoniare il dolore di Giovanni Pontano per la perdita della moglie e dei figli Francesco, Lucio e Lucia Marzia e degli amici Pietro Golino e Pietro Compare.
L’altare è sormontato da un affresco raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista, realizzato probabilmente da Francesco Cicino da Caiazzo tra il XV e il XVI secolo.
Dove si trova - mappa
Foto
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Alcune foto sono tratte da: Wikipedia