Chiesa di Santa Maria della Purità degli Orefici
Storia e descrizione

Nel 1620, la corporazione che raccoglieva orefici e argentieri, decise di fondare nel quartiere Pendino un conservatorio, dedicato a Santa Maria di Tutti i Santi, in cui ospitare le proprie figlie e otto fanciulle povere per garantirne l’educazione. Qualche anno più tardi, nel 1644, il conservatorio venne spostato nel luogo attuale.
Nel 1897 la struttura venne accorpato alle Opere Pie e, l’anno dopo agli Istituti Riuniti di Educazione Professionale Femminili, finchè, nel 1929, fu venduto all’Arcivescovo di Napoli Alessio Ascalesi.
Due anni dopo, nel 1929, la sua gestione passò alle Maestre Pie Filippini che, grazie all’interessamento dell’allora Madre Generale suor Rosa Leoni, ne fecero la loro nuova sede, ampliando e ammodernando gli ambienti.
Dell’antico conservatorio, adibito oggi ad istituto scolastico, rimane visibile su portale l’antico stemma della congrega con il simbolo della bilancia di precisione degli orafi e, nell’atrio, un grande affresco che raffigura la Madonna della Purità. Inoltre, il complesso era dotato di una ruota per i neonati “esposti”, posta accanto al secondo portale d’ingresso.
La chiesa, completamente inglobata nel complesso, presenta un semplice portale in piperno sormontato da un grande finestrone con timpano triangolare. L’interno, invece, a navata unica e volta a botte, custodisce sull’altare maggiore l’icona circolare di Santa Maria della Purità.
Dove si trova - mappa
Foto
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Le foto sono tratte da:
Wikipedia
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