Chiesa di San Pasquale a Chiaia
Storia e descrizione
La Chiesa di San Pasquale a Chiaia si trova in Piazza San Pasquale a Chiaia.
La chiesa è un bellissimo esempio di arte barocca in città, fondata, insieme al convento nel 1749 per volontà di Carlo di Borbone e della regina Maria Amalia di Sassonia, come ringraziamento per la nascita dell’erede, visto che quest’ultima era molto devota al santo spagnolo San Pasquale Baylon.
Il progetto venne affidato all’architetto indiano Antonio Borbone (battezzato dallo stesso re, motivo per cui ne ereditò il cognome), mentre la direzione dei lavori al regio architetto Giuseppe Polio. Una volta terminata, la struttura venne assegnata ai Padri Alcantarini Leccesi di San Pasquale.
Inizialmente la chiesa aveva una pianta a croce greca con un ingresso dal lato; più tardi, nel 1762, fu ampliata con il prolungamento della navata e l’aggiunta della facciata principale. Successivamente, tra il 1820 e il 1826 venne ditata di una nuova pavimentazione, opera del maestro marmoraro Raffaele Trinchese.
La facciata, suddivisa verticalmente da due coppie di lesene, presenta un semplice portale sormontato da un finestrone. In alto, un timpano spezzato lascia spazio ad un grande altorilievo in stucco raffigurante San Pasquale. Sulla destra, si innalza la torre campanaria, suddivisa in quattro livelli, attraverso la quale è possibile accedere al chiostro e al convento.
L’interno si presenta a navata unica con cappelle laterali comunicanti, mentre lungo tutto il perimetro superiore troviamo un matroneo separato dall’ambiente principale attraverso delle grate lignee. Molto belle le decorazioni realizzate sui peducci a sostegno della cupola, così come quelle che intorno agli ovali della Via Crucis lungo la navata.
Tra le opere pittoriche, la chiesa custodisce una Visione della Madonna col Bambino e San Giovan Giuseppe della Croce, opera del 1790 di Giacinto Diano, posta sul primo altare a destra in sostituzione della tela di Antonio Sarnelli raffigurante l’Apparizione di Cristo a Santa Margherita da Cortona, spostata nel convento.
Sul secondo altare di destra sono posizionate le tele di Antonio Sarnelli con San Pietro d’Alcantara che appare a Santa Teresa d’Avila e quella con i Santi Francesco, Antonio, Gennaro e Nicola.
Alle spalle dell’altare maggiore, in marmi policromi, si apre una nicchia nella quale è posta una statua di San Pasquale, in sostituzione di un’altra tela del Sarnelli raffigurante lo stesso santo, anch’essa trasferita all’interno del convento.
Infine, sul primo altare di sinistra, è conservata una scultura lignea della Madonna col Bambino che protegge un urna con le reliquie del Beato Egidio Maria di San Giuseppe, frate alcantarino vissuto nel borgo di Chiaia tra il XVIII e XIX secolo.
La chiesa è un bellissimo esempio di arte barocca in città, fondata, insieme al convento nel 1749 per volontà di Carlo di Borbone e della regina Maria Amalia di Sassonia, come ringraziamento per la nascita dell’erede, visto che quest’ultima era molto devota al santo spagnolo San Pasquale Baylon.
Il progetto venne affidato all’architetto indiano Antonio Borbone (battezzato dallo stesso re, motivo per cui ne ereditò il cognome), mentre la direzione dei lavori al regio architetto Giuseppe Polio. Una volta terminata, la struttura venne assegnata ai Padri Alcantarini Leccesi di San Pasquale.
Inizialmente la chiesa aveva una pianta a croce greca con un ingresso dal lato; più tardi, nel 1762, fu ampliata con il prolungamento della navata e l’aggiunta della facciata principale. Successivamente, tra il 1820 e il 1826 venne ditata di una nuova pavimentazione, opera del maestro marmoraro Raffaele Trinchese.
La facciata, suddivisa verticalmente da due coppie di lesene, presenta un semplice portale sormontato da un finestrone. In alto, un timpano spezzato lascia spazio ad un grande altorilievo in stucco raffigurante San Pasquale. Sulla destra, si innalza la torre campanaria, suddivisa in quattro livelli, attraverso la quale è possibile accedere al chiostro e al convento.
L’interno si presenta a navata unica con cappelle laterali comunicanti, mentre lungo tutto il perimetro superiore troviamo un matroneo separato dall’ambiente principale attraverso delle grate lignee. Molto belle le decorazioni realizzate sui peducci a sostegno della cupola, così come quelle che intorno agli ovali della Via Crucis lungo la navata.
Tra le opere pittoriche, la chiesa custodisce una Visione della Madonna col Bambino e San Giovan Giuseppe della Croce, opera del 1790 di Giacinto Diano, posta sul primo altare a destra in sostituzione della tela di Antonio Sarnelli raffigurante l’Apparizione di Cristo a Santa Margherita da Cortona, spostata nel convento.
Sul secondo altare di destra sono posizionate le tele di Antonio Sarnelli con San Pietro d’Alcantara che appare a Santa Teresa d’Avila e quella con i Santi Francesco, Antonio, Gennaro e Nicola.
Alle spalle dell’altare maggiore, in marmi policromi, si apre una nicchia nella quale è posta una statua di San Pasquale, in sostituzione di un’altra tela del Sarnelli raffigurante lo stesso santo, anch’essa trasferita all’interno del convento.
Infine, sul primo altare di sinistra, è conservata una scultura lignea della Madonna col Bambino che protegge un urna con le reliquie del Beato Egidio Maria di San Giuseppe, frate alcantarino vissuto nel borgo di Chiaia tra il XVIII e XIX secolo.
Dove si trova - mappa
Foto
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Le foto sono tratte da:
Wikipedia
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