Complesso dei Cinesi
Storia e architettura
Il Complesso dei Cinesi si trova in un’area tra Salita Cinesi e Vicoletto Cinesi.
La sua istituzione risale al XVII secolo, quando un antico palazzo venne trasformato in un monastero, dedicato a Santa Francesca Romana, a cui, nel secolo successivo fu affiancata anche una chiesa. Successivamente il complesso venne ceduto dai padri olivetani a padre Matteo Ripa che, essendo stato missionario per 13 anni in Cina, decise di utilizzare la struttura per la formazione di giovani preti asiatici da rimandare poi in patria a diffondere il cristianesimo, dando così vita al Collegio dei Cinesi e alla congregazione della Sacra Famiglia di Gesù Cristo. L’opera fu appoggiata spiritualmente da papa Clemente XII ed economicamente da Carlo VI, mentre parallelamente all’attività di formazione religiosa, nacque anche un convitto a pagamento per coloro che avessero mostrato interesse per la lingua cinese.
Con l’Unità d’Italia, il complesso fu denominato in “Real Collegio Asiatico”, dal quale nacquero numerosi interpreti e dove vi si stabilirono anche i funzionari diplomatici che si occupavano di mantenere e sviluppare i rapporti con l’Impero Cinese. La confraternita venne esclusa dalla gestione dell’istituto nel 1875 a causa dei debiti, mentre nel 1888 anche la confraternita venne sciolta. Successivamente, nel 1897, fu utilizzato come collegio per ragazze orfane, mentre nel 1910 venne trasformato nell’ospedale Elena d’Aosta.
Tra gli elementi architettonici ed artistici più interessanti del collegio vi è sicuramente l’androne, caratterizzato dalla presenza dello stemma dell’istituto e dalla grande volta affrescata nel XVIII secolo.
La sua istituzione risale al XVII secolo, quando un antico palazzo venne trasformato in un monastero, dedicato a Santa Francesca Romana, a cui, nel secolo successivo fu affiancata anche una chiesa. Successivamente il complesso venne ceduto dai padri olivetani a padre Matteo Ripa che, essendo stato missionario per 13 anni in Cina, decise di utilizzare la struttura per la formazione di giovani preti asiatici da rimandare poi in patria a diffondere il cristianesimo, dando così vita al Collegio dei Cinesi e alla congregazione della Sacra Famiglia di Gesù Cristo. L’opera fu appoggiata spiritualmente da papa Clemente XII ed economicamente da Carlo VI, mentre parallelamente all’attività di formazione religiosa, nacque anche un convitto a pagamento per coloro che avessero mostrato interesse per la lingua cinese.
Con l’Unità d’Italia, il complesso fu denominato in “Real Collegio Asiatico”, dal quale nacquero numerosi interpreti e dove vi si stabilirono anche i funzionari diplomatici che si occupavano di mantenere e sviluppare i rapporti con l’Impero Cinese. La confraternita venne esclusa dalla gestione dell’istituto nel 1875 a causa dei debiti, mentre nel 1888 anche la confraternita venne sciolta. Successivamente, nel 1897, fu utilizzato come collegio per ragazze orfane, mentre nel 1910 venne trasformato nell’ospedale Elena d’Aosta.
Tra gli elementi architettonici ed artistici più interessanti del collegio vi è sicuramente l’androne, caratterizzato dalla presenza dello stemma dell’istituto e dalla grande volta affrescata nel XVIII secolo.
Dove si trova - mappa
Foto
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Le foto sono tratte da:
Napoli vista attraverso gli scatti fotografici e da skyscrapercity.com
Napoli vista attraverso gli scatti fotografici e da skyscrapercity.com
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