Complesso di Santa Maria dello Splendore
Storia e architettura
Il Complesso di Santa Maria dello Splendore si trova in Via Pasquale Scura.
Il complesso venne fondato nel 1592 dalla nobildonna Assunta Caracciolo, che acquistò un palazzo per costruirvi una chiesa ed un convento di clausura nel quale vivere secondo la regola di San Francesco e Santa Chiara. La struttura, dedicata a Santa Maria dello Splendore, accoglieva ragazze orfane e bisognose che, a causa della loro condizione non potevano pagare la retta. Il convento, quindi, si sosteneva economicamente grazie alle donazioni che la fondatrice, coadiuvata dal sacerdote Crescenzio Viola, riusciva a farsi elargire da alcune nobili. Tra il 1602 e il 1607 la supervisione della struttura passò a Carlo Carafa che ne favorì la crescita e decise di aprire il convento anche a giovani educande e non solo, com’era stato fino ad allora, a donne che volevano impegnarsi per tutta la vita. Così, già nel 1623, sotto la guida del sacerdote Giovanni Battista Saggese, il convento ospitava ben 60 monache o oltre 30 ragazze.
Nel 1813 al conservatorio fu annesso quello del Soccorso, fondato nel 1602 dalla siciliana Caterina Valente, incorporandone tutti i beni e le ospiti. Più tardi, nonostante le soppressioni e le riorganizzazioni degli ordini religiosi, la struttura riuscì a continuare la sua opera, affiancando al convento anche una scuola per fanciulle povere.
L’intero complesso fu pesantemente danneggiato dal terremoto del 1980 e, dopo il restauro, ospita un complesso scolastico del quale l’antica Chiesa di Santa Maria dello Splendore è l’aula magna. All’interno del convento, invece, rimane conservata un’esedra progettata Luigi Vanvitelli.
Il complesso venne fondato nel 1592 dalla nobildonna Assunta Caracciolo, che acquistò un palazzo per costruirvi una chiesa ed un convento di clausura nel quale vivere secondo la regola di San Francesco e Santa Chiara. La struttura, dedicata a Santa Maria dello Splendore, accoglieva ragazze orfane e bisognose che, a causa della loro condizione non potevano pagare la retta. Il convento, quindi, si sosteneva economicamente grazie alle donazioni che la fondatrice, coadiuvata dal sacerdote Crescenzio Viola, riusciva a farsi elargire da alcune nobili. Tra il 1602 e il 1607 la supervisione della struttura passò a Carlo Carafa che ne favorì la crescita e decise di aprire il convento anche a giovani educande e non solo, com’era stato fino ad allora, a donne che volevano impegnarsi per tutta la vita. Così, già nel 1623, sotto la guida del sacerdote Giovanni Battista Saggese, il convento ospitava ben 60 monache o oltre 30 ragazze.
Nel 1813 al conservatorio fu annesso quello del Soccorso, fondato nel 1602 dalla siciliana Caterina Valente, incorporandone tutti i beni e le ospiti. Più tardi, nonostante le soppressioni e le riorganizzazioni degli ordini religiosi, la struttura riuscì a continuare la sua opera, affiancando al convento anche una scuola per fanciulle povere.
L’intero complesso fu pesantemente danneggiato dal terremoto del 1980 e, dopo il restauro, ospita un complesso scolastico del quale l’antica Chiesa di Santa Maria dello Splendore è l’aula magna. All’interno del convento, invece, rimane conservata un’esedra progettata Luigi Vanvitelli.
Dove si trova - mappa
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