Fontana della Tazza di Porfido
Storia e architettura
La Fontana della Tazza di Porfido si trova all’interno della Villa Comunale.
La tazza centrale, ornata da una testa di Medusa, fu ritrovata nel sito archeologico di Pestum e successivamente collocata presso il portico della Cattedrale di San Matteo a Salerno nell’XI secolo, ma fu successivamente trafugata dal re di Napoli che la portò in città. Inizialmente, la struttura era decorata con le sculture del Toro Farnese, provenienti dalle Terme di Caracalla, poi rimosse nel 1826 per essere custodite nel Museo Archeologico Nazionale. La fontana è detta anche delle Paparelle, denominazione risalente al periodo in cui era frequentata da numerose anatre, o delle Quattro Stagioni, a causa delle quattro sculture allegoriche che contornano la struttura.
La fontana, realizzata su disegno dell’architetto svizzero Pietro Bianchi tra la fine del Settecento e i primi dell’Ottocento, vede al centro della grande vasca circolare del diametro di circa 13 metri, si trova un grande scoglio in pietra lavica, sul quale si trova la tazza descritta in precedenza, sorretta, oltre che dal piedistallo, dal dorso di quattro leoni, alternati ad altrettante conchiglie.
La tazza centrale, ornata da una testa di Medusa, fu ritrovata nel sito archeologico di Pestum e successivamente collocata presso il portico della Cattedrale di San Matteo a Salerno nell’XI secolo, ma fu successivamente trafugata dal re di Napoli che la portò in città. Inizialmente, la struttura era decorata con le sculture del Toro Farnese, provenienti dalle Terme di Caracalla, poi rimosse nel 1826 per essere custodite nel Museo Archeologico Nazionale. La fontana è detta anche delle Paparelle, denominazione risalente al periodo in cui era frequentata da numerose anatre, o delle Quattro Stagioni, a causa delle quattro sculture allegoriche che contornano la struttura.
La fontana, realizzata su disegno dell’architetto svizzero Pietro Bianchi tra la fine del Settecento e i primi dell’Ottocento, vede al centro della grande vasca circolare del diametro di circa 13 metri, si trova un grande scoglio in pietra lavica, sul quale si trova la tazza descritta in precedenza, sorretta, oltre che dal piedistallo, dal dorso di quattro leoni, alternati ad altrettante conchiglie.
Tratto da: Aurelio De Rose, Le fontane di Napoli, Ed. Newton&Compton Roma Prima Ed. 1994, Tascabili Economici Newton, 1994
Dove si trova - mappa
Foto
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Le foto sono tratte da: Wikipedia