Palazzo Carafa di Montorio
Storia e architettura

Probabilmente l’edificio venne costruito alla fine del XV secolo, quando la famiglia Carafa di Montorio decise di costruirlo, per questione di prestigio, accanto a quello del Panormita. Il palazzo, che vide anche i natali di Giovanni Pietro Carafa (papa Paolo IV dal 1555 al 1559), venne restaurato nel 1540 e successivamente requisito da papa Pio IV nel 1560, anno in cui fece rinchiudere il cardinale Alfonso Carafa in Castel Sant’angelo con l’accusa di aver utilizzato per scopi prettamente personali la sua carica ecclesiastica. In seguito, la famiglia venne riabilitata dal papa successivo e rientrò in possesso di tutti i beni, compreso il palazzo.
Della struttura non si hanno più notizie fino al 1944, quando fu danneggiato da un incendio nato in uno dei locali utilizzati da attività commerciali.
Della struttura originaria rimangono la facciata in pietra vulcanica e alcune tracce di affreschi nell’atrio, mentre è andato perduto lo stemma della famiglia Carafa con lo scudo e la testa di cavallo.
Tratto da: Aurelio De Rose, I palazzi di Napoli, Roma, Newton & Compton, 2001
Dove si trova - mappa
Foto
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ho visto varie volte questo palazzo che grazie all’intervento della sovrintendenza di napoli è stato rifatto il tetto nel 2005 oggi abbiamo ristrutturato una piccolissima parte del palazzo circa 120 mq a fronte dei 600 mq su due livelli devo precisare che dal sisma del 1980 avendo subito dei danni rilevanti alla struttura portante delle scale nulla è stato fatto per risanare le gravi lesioni. Chiedo all’Illustrissimo Sovrintentente di Napoli di far fare dei sopraluoghi ai propri tecnici affinchè l’ufficio terremoto del comune di Napoli possa intervenire anche perchè dal 1944 data dell’incendio il comune essendone affittuario delle aule scolastiche ha continuato a pagarne il fitto ed oggi esiste un contenzioso con gli attuali proprietari Passarelli di Napoli eredi.Inoltre parte del palazzo precisamente il primo piano di proprieta’ della gia’ fallita casa editrice Loffredo lotto aggiudicato in asta giudiziaria abbisognevole di urgente ristrutturazione e si è saputo che i nuovi propretari vorrebbero crearci un grosso albergo essendo poco distante dalle due universita’ creandovi biblioteche aula magna per convegni e ostello per la gioventu’. Chi mi legge è pregato di contattarci via e-mail con grande entusiasmo devo asserire la nostra disponibilita’completa ad una collaborazione perche’ sia presa in considerazione la ristrutturazione del palazzo esimendo così il comune di Napoli a svingolarsi dall’impegno di dover corrispondere ulteriormente ingenti somme di denaro pubblico da corrispondere ai legittimi proprietari i quali reclamano a loro buon diritto la proprietà nello stato in cui fu consegnato in fitto. Con la speranza di un cortese riscontro porgo cordiali saluti