Palazzo Venezia

Storia e architettura
palazzo venezia napoliPalazzo Venezia è situato in via Benedetto Croce 19.
Il palazzo venne donato nel 1412 da Re Ladislao alla Repubblica veneta, in modo che questa potesse utilizzarlo come residenza dei consoli generali a Napoli. Inizialmente, la struttura comprendeva l’ala verso piazza San Domenico Maggiore e anche i terreni ceduti successivamente al palazzo Filomarino.
In vari punti del palazzo, sono disseminate epigrafi che raccontano la storia dei suoi restauri e, di conseguenza, anche la successione dei suoi abitanti. Per esempio, alcuni lavori vennero eseguiti da Geronimo Zono nel 1610, altri, riguardanti il cortile, nel 1646 da Pietro dolce; successivamente, dopo il terremoto del 1688, Antonio Maria Vincenti si incaricò della ricostruzione, mentre nel 1737, Cesare Vignola restaurò di nuovo lo stabile; Nel 1756 venne posta un’altra epigrafe in ricordo della cessione di un’altra parte di terreni a palazzo Filomarino e dell’incarico, affidato allo stesso Vignola, il quale si impegnò a rifare la rimanente parte di giardino. Infine, l’iscrizione del 1816 ricorda l’acquisto da parte del giurista napoletano Gaspare Capone che riuscì ad ottenere la proprietà del palazzo in seguito alla caduta della Repubblica di Venezia nel 1797.
L’edificio non presenta elementi di grande rilevanza architettonica, se non il giardino pensile, la scala interna, tipica dell’architettura nobiliare seicentesca, e, all’ingresso, lo stemma della famiglia Capone, ma costituisce comunque un’importantissima testimonianza storica dei rapporti che, nei secoli passati, esistevano tra Napoli e Venezia.

Tratto da: Aurelio De Rose, I palazzi di Napoli, Roma, Newton & Compton, 2001

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Foto
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Alcune foto sono tratte da:
Wikipedia

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