
Il Chiostro dell’aranceto, più grande del Chiostro Maiolicato, venne costruito negli anni trenta del XVII secolo su progetto di Dionisio Lazzari e Dionisio Nencioni di Bartolomeo. Al centro troviamo vaire aiuole, in cui spiccano soprattutto aranci, nespoli e fichi, poste ad un piano leggermente inferiore rispetto al porticato, raggiungibile attraverso brevi scale in piperno con ringhiere in ferro poste al centro dei lati lunghi. Degli imponenti pilastri, otto da un lato e nove dall’altro, sorreggono il corpo di fabbrica superiore, dal quale si aprono le finestre delle celle e, più in basso, in corrispondenza delle arcate, dei grandi finestroni rinascimentali.
Infine, sul lato che separa i due chiostri, è posto una meridiana con sistema orario a sei ore, convenzione inventata dalla Chiesa nel XIII secolo e rimasta in uso in Italia fino all’arrivo di Napoleone, che introdusse il sistema a dodici ore.
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