Calascione

Veniva utilizzato nei complessi per realizzare il cosiddetto “basso continuo”, in accompagnamento alle melodie. La sua lunghezza gli permetteva di avere da 16 a 24 tasti, ed il suono veniva prodotto utilizzando 3 corde. Solo successivamente, nel XVIII secolo, il numero delle corde salì a 5 e a 6.
Il calascione napoletano, più piccolo del Colascione, nonostante fosse uno strumento popolare (Pulcinella è spesso rappresentato con questo strumento), era spesso costruito con legni pregiati e intarsi, con decorazioni in madreperla e avorio.
Cadde in disuso a partire dalla fine del XVIII secolo, prima negli ambienti nobili e, poi, anche in quelli popolari, soppiantato da strumeti più moderni.
Lascia un Commento