Venerdì 29/11/2002 – Anticipo della quattordicesima giornata -
 
Napoli-Palermo senza lampi.
Gli attaccanti non pungono. Azzurri ancora senza vittorie al San Paolo. I rosanero perdono Maniero.
Campani volenterosi ma poco incisivi. Siciliani ordinati.
 
NAPOLI - PALERMO 0 – 0 (10452 spettatori)

NAPOLI (4-4-2): Storari, Troise, Baldini, Bonomi, Bocchetti, Vidigal, Husain (27'st Mancino), Cristiano (14'st Montezine), Sesa, Dionigi, Floro Flores(42'st Pianese).
Panchina: Storari, Stendardo, Quadrini, Platone. All. Colomba.
PALERMO (4-4-2): Sicignano, Conteh, Nastase, Ferri, Accardi, Santana (46'st Modesto), Mutarelli, Di Donato, Morrone, Maniero (43'pt Di Napoli) Mascara (39'st Bilica).
Panchina: Santoni, Cotroneo, Lai, Ongfiang. All. Arrigoni.



Cattivo stato del terreno di gioco fa 0-0. Buona volontà napoletana non è riuscita a schiodare il risultato. Pulita difesa del Palermo ha scritto l'ennesimo pareggio nello stadio lacerato dai fischi e dagli insulti al Napoli in allarmante astinenza da vittoria. I valori azzerati dal manto erboso fangoso e appiccicaticcio. Normale che il Palermo sia apparso ala stessa altezza del Napoli. Pieni di buona volontà i giovanotti di Colomba, costretti a giocare anche con uno scomodo avversario supplementare, peraltro ampiamente annunciato: la contestazione di un migliaio di tifosi arrabbiati, che non hanno mancato di sottolineare con i fischi ed espressioni di scherno il loro minimo errore. Il pareggio non migliora e non peggiora la situazione di Colomba, ma dà l'impennata necessaria la precaria classifica del Napoli. Buono per il Palermo, un punto è niente per il Napoli, penultimo in classifica e lontano dall'uscita da una crisi che sembra senza fine.
Erba fradicia di pioggia, pozzanghere, fango. Paura dell'errore da campo disagevole ha consigliato di non affondare i colpi. O almeno di non azzardare la giocata profonda e decisiva. Primo tempo di buone intenzioni e punto, sotto la lacerante contestazione ai giocatori del Napoli, fischiati all'ingresso in campo e bersaglio di insulti verbali e scritti delle poche centinaia di vocalisti presenti nelle due curve. Un martellamento su Colomba, in mezzo alle buone intenzioni del Napoli e alla rustica difesa palermitana. Squadre speculari, 4-4-2. Sesa sulla linea dei centrocampisti, ma due volte al tiro, in apertura di partita e nel finale di tempo. Hanno pesato le assenze, in entrambi i campi.
Vidigal s'è dedicato a Di Donato, costringendolo ad affannosi ripiegamenti. Cristiano, esterno destro, tra Morrone e Accardi. Primo ammonito della serata, Mutarelli s'è confrontato con Husain. Le due conclusioni di Sesa e una manata sospetta (ma involontaria di Maniero in area, in mischia e su un pallone avvelenato dai rimpalli) da parte del Napoli. Il Palermo s'è visto una sola volta nel campo nemico, nel primo tempo. Maniero sul filo del fuorigioco, Mancini aggirato in corsa, ampiamente a lato la battuta a porta vuota ma da posizioni diventata difficile, all'11.
Astuto nel suo incedere da pendolare tra le linee, Sesa ha lavorato alcuni interessanti palloni. S'è fermato però anche lui alle buone intenzioni, nel quadro di una prima parte di rara bruttezza. Dello svizzero il primo vero tiro nello specchio della porta, comoda la risposta di Sicignano, al 40'. Santana è apparso pesce fuor d'acqua sul prato fradicio e fangoso, nel primo tempo: altra roba dopo l'intervallo e Bocchetti ha incrociato altre streghe sul suo cammino. Tampoco ha potuto mostrare le sue qualità di scattista Mascara, nomade tra Baldini e Bocchetti e presto orfano di Maniero, costretto alla resa al 43'. Preso sistematicamente per i fondelli dai suoi contestatori, il Napoli ha esibito però inedita tranquillità, favorito palesemente dagli impacci palermitani sul campo presto ridotto a fanghiglia. I tentativi di pressing di Vidigal, uno svarione difensivo di Nastase, due uscite aree di Sicignano un po' così, i problematici appoggi di Bocchetti, il Palermo corto all'indietro e un paio di numeri di Floro Flores: altro non s'è visto nel primo tempo vuoto di cose, di occasioni e di calcio. Sorpresa: Santana è rientrato in campo con le gomme giuste. Fatto sta che ha cominciato a imperversare lungo la banda destra: dribbling e cross al bacio, appena fuori tempo l'elevazione di Morrone per l'incornata. Il Palermo s'è giovato per minuti della crescita del suo esterno, laddove colomba ha inserito Montezine, capace comunque di dare razioncine di pepe al Napoli. Sesa dirottato sulla destra. Mosse e contromosse, inversione di zona tra Mutarelli e Di Donato, il giovane Mancino per Husain, fischiatissimo, ancorché non meritevole nell'interdizione e nel recupero di palloni in mezzo al campo. Di Napoli, l'ex, s'è industriato in percussioni e dribbling, però il Palermo non ha indirizzato un solo pallone nella porta di Mancini. S'è spento Santana, così come s'era riacceso in avvio di ripresa. Ha continuato a ruminare calcio e a portare avanti palloni il Napoli, senza trovare mai il varco giusto e lo spazio dove infilare l'attrezzo per la battuta conclusiva.
Rischi napoletani zero, a fronte di una solitaria grande occasione da gol. La battuta di Vidigal è diventata assist per Dionigi, sollecito nell'incornata a due metri dalla porta. Abbastanza angolato ma non potente il colpo di testa, comunque miracolo di Sicignano. Salvo il Palermo, torna a casa con il punto che cercava. S'allunga l'astinenza da vittoria del Napoli nel suo stadio, solo fischi per un altro pareggio e insulti a Colomba. il tabù resiste, la vittoria è assente al San Paolo da 195 giorni.
 
MANCINI 6
TROISE 5
BALDINI 6
BONOMI 6
BOCCHETTI 5
CRISTIANO 5.5 (14'st Montezine 6)
VIDIGAL 5.5
HUSAIN 6 (27'st Mancino sv)
SESA 5.5
FLORO FLORES 6 (42'st Pianese sv)
DIONIGI 5.5

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