Sabato 22/12/2002 – Anticipo della diciassettesima giornata -
 
Napoli, Stellone scaccia la crisi.
Tanto cuore, molti errori, ma alla fine la squadra si sblocca e va a guadagnarsi un prezioso pari.
Sotto di un gol, i ragazzi di Scoglio trovano la forza di rimontare.
 
NAPOLI – VENEZIA 1 – 1 (15000 spettatori)

NAPOLI (3-4-1-2): Mancini, Bonomi, Baldini, Stendardo (24'st Floro Flores), Saber (17'st Montezine), Vidigal, Cristiano, Bocchetti, Ferrarese, Sesa, Stellone.
Panchina: Storari, Quadrini, Pianese, Buonocore, Esposito. All. Scoglio.
VENEZIA (4-3-3): Soviero, Orfei, Maldonado, Cinetto, Guerra, Soligo, Anderson, Amerini (23'st Manetti), Poggi, Budan (14'st Fantini), Da Costa (32'st Rossi).
Panchina: Benussi, Adami, Brncic, Ceccarelli. All. Bellotto.

MARCATORI: 20'st Poggi, 34'st Stellone.

Torna a battere il cuore del Napoli. Merito di Scoglio che non è in panchina ma ha trasmesso sicuramente quella grinta che alla squadra prima mancava. Il Napoli si tuffa con coraggio alla ricerca di un pareggio dopo aver incassato un gol da Poggi e rischiato l'ennesima magra figura. Neanche stavolta riesce l'impresa di espugnare il San Paolo (manca da sette mesi) ma agguanta con Stellone un pari che fa morale, aiuta a sperare, agevola il compito del neotecnico. Fino al pari, il Napoli aveva mostrato i soliti impacci, le solite amnesie in ogni zona del campo. Poi, come liberati da un incubo, Stellone e compagni dopo la rimonta cercano persino la vittoria. Buon segno, in attesa di tempi migliori.
"Professore, gli ultras ti salutano, facci godere". C'è una parte della tifoseria che spera in un cambiamento con l'avvento di Scoglio. E un'altra che non attenua la rabbia nei confronti dei calciatori. Più di uno striscione ha come bersaglio i protagonisti in campo. Contrastanti le posizioni sugli spalti. Ma non la curiosità di vedere cosa farà Scoglio al suo ingresso in campo e poi in panchina: quella accomuna tutti. In pochi, infatti, sanno che il tecnico non può essere al suo posto. E quando le squadre scendono in campo la delusione è palpabile. Al posto di scoglio c'è Sergio Buso. Ed ora attenzione solo a come sarà il Napoli del Professore. Occhio alle posizioni in campo perché in fondo gli uomini sono quelli. Occhio alla voglia trasmessa dal grande motivatore perché la condizione atletica non può cambiare in quattro giorni. E sguardi anche per il Venezia che ritrova Poggi e Budan, presenta Anderson davanti ai quattro difensori e manda in avanscoperta anche Da Costa sulla sinistra. E' un 4-3-3 atipico, basato su grande movimento degli esterni, su un appoggio sicuro a centrocampo (Anderson) e continui inserimenti di Amerini e Soligo per vie centrali.
Il Napoli targato Scoglio si presenta con tre difensori di cui due abbastanza bloccati sui rispettivi avversari: Stendardo su Da Costa e Bonomi su Budan. A Baldini tocca il compito di staccare. Lui è senza riferimento ed ha l'obbligo di andare a chiudere. A centrocampo, le novità sono di rilevo. Sono in quattro ma uno solo ha licenza di affondare sul fianco destro: Saber. A sinistra, invece, il professore chiede a Bocchetti di prestare attenzione a Poggi, tanto c'è Ferrarese in appoggio a Stellone in attacco. L'altra novità, forse la più rilevante della serata è rappresentata da Sesa che va a posizionarsi sulla trequarti a ridosso delle punte e tra le linee avversarie. Chiaro lo scopo di scoglio: sfruttare le qualità dello svizzero e mettere in difficoltà l'avversario. Le intenzioni però restano tali. Il Napoli si produce a sprazzi. Dei lampi che non impensieriscono più di tanto Soviero e compagni. Per registrare la prima emozione bisogna attendere il 26': lancio di Sesa in area, non s'intendono Cinetto e Soviero con Stellone che manca di poco la deviazione vincente. C'è più voglia di fare da parte degli azzurri ma l'ispirazione è latente: a destra, Saber non incide mai, a sinistra si dà gran da fare Ferarese ma il lavoro è fine a se stesso; Sesa, invece, sembra improvvisare più che verticalizzare con convinzione o servire in profondità i compagni. Al 32', lo svizzero si presenta al tiro ma la traiettoria è imprecisa. a questo punto viene fuori il Venezia, fino a quel punto prudente a dispetto del modulo, oppure imbrigliato nella difesa del Napoli. Al 38', Poggi procura i primi brividi per Mancini: leggera deviazione in area e pallone che termina di pochissimo a lato. Al 42', sempre Poggi, elude la guardia di Bocchetti e indirizza al centro un pallone teso e basso che Da Costa non raccoglie per un pelo. Un minuto dopo è Mancini a respingere di pugno un tentativo personale di Poggi. Piovono i primi fischi sul Napoli. Poco sembra essere cambiato da un tecnico all'altro. Ed allora Sesa in pieno recupero si produce in un assolo che Soviero respinge di pugno.
Si sarà fatto sentire Scoglio nell'intervallo. Nella ripresa scende in campo una squadra più determinata. al 10', Saber, molto impreciso nei suoi affondi, colpisce di testa ma la deviazione è debole. Fischi sul marocchino che pasticcia troppo con il pallone tra i piedi. Ed allora arriva l'ordine di far entrare Montezine al suo posto. Passano solo tre minuti ed è il Venezia che ha rimpiazzato Budan con Fantini a passare in vantaggio: da Amerini a Da Costa tutto spostato a sinistra, stendardo non chiude, l'attaccante spedisce al centro dove Poggi sfodera un gran sinistro al volo che fa secco Mancini. Il colpo ha un effetto micidiale sul morale del Napoli. Scoglio toglie un difensore (Stendardo) e fa entrare Floro Flores, chiede a Ferrarese di spostarsi a destra. Le prova tutte il tecnico di Lipari pur di evitare una sconfitta che renderebbe il suo lavoro decisamente in salita. La squadra è ancora attanagliata dalle solite angosce ma ha cuore e coraggio. Il cuore e il coraggio che le ha trasmesso Scoglio prima della partita, nell'intervallo e durante via telefono. Al 34', da una punizione di Montezine spicca la testa rasata di Stellone per un pareggio mai così atteso, cercato, beneaugurante. Imperioso lo stacco dell'attaccante e palline in fondo al sacco. Il Napoli è salvo. Alla prossima.
 
MANCINI 6.5
BALDINI 6
STENDARDO 5
BONOMI 5.5
SABER 5.5 (17'st Montezine 6.5)
CRISTIANO 4.5
VIDIGAL 6
BOCCHETTI 5.5
FERRARESE 6
SESA 7
STELLONE 7

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