Domenica 25/8/2002 – Coppa Italia, Prima Fase – Girone 6, seconda giornata -
 
Vignaroli frena il Napoli.
Vantaggio di Sesa su rigore, poi l'attaccante granata raggiunge il pari al 78'.
Davanti a 55 mila spettatori, Zeman ripete il risultato dello scorso campionato.
 
NAPOLI – SALERNITANA 1 – 1 (52106 spettatori)

NAPOLI (4-4-2): Mancini, Troise, Baldini, Bonomi, Bocchetti, Sesa (32'st Cristiano), Vidigal, Husain, Montezine (25'st Alessi), Floro Flores (25'st Rastelli), Stellone.
Panchina: Roccati, Saber, Stendardo, Pavon. All. Colomba.
SALERNITANA (4-3-3): Botticella, Sardo (45'st Del Grosso), Zoro, Fusco, Pierotti, Camorani, Tedesco, Kolousek, Arcadio (18'st Cammarota), Vignaroli, Gioacchini (18'st Poziello).
Panchina: Niosi, Cardinale, Teco, Luciani. All. Zeman.

MARCATORI: 15'st Sesa (r), 33'st Vignaroli.

L’opportunità di assicurarsi la qualificazione al secondo turno di Coppa Italia con una partita di anticipo è stata fallita dal Napoli. A dodici minuti dalla fine Vignaroli ha firmato il gol del pareggio della Salernitana, approfittando di una mancata trattenuta di Mancini sul forte tiro di Sardo su punizione. L’1-1 è stato indigesto per il San Paolo quanto quello di fine gennaio: la Salernitana, allora, frenò la rincorsa della squadra di De Canio verso la A. E’ stato un derby intenso, carico di emozioni, giocato davanti a cinquantamila spettatori. Una cornice da A per le due campane di B. Il Napoli ha confermato i problemi offensivi, acuiti ieri sera dall’attenta organizzazione difensiva della Salernitana, che ha rischiato il giusto e ha trovato con una lucida reazione il gol del pareggio.
Affollato il San Paolo, molto più di quanto il proprietario Naldi sperasse. Cinquantamila tifosi per il debutto della squadra di Colomba, ringraziati dal presidente con questo messaggio letto dallo speaker: “Tutti voi avete partecipato alla rinascita del Napoli e sono sicuro che non farete mancare il sostegno ai giocatori in questa stagione”. Ad accendere la partita anche il 3-3 di Terni: qualificazione assicurata al secondo turno di Coppa in caso di successo sulla Salernitana. Rispettate da Colomba le indicazioni della vigilia, laddove Zeman ha schierato Zoro al posto di Cardinale e riproposto Kolousek (in ritardo rispetto ai compagni), il suo connazionale che aspira ad una squadra di A. La Salernitana, priva di quattro giocatori, s’è messa a manovrare con movimenti rapidi sui lati, però Mancini non ha corso pericoli nel primo tempo. I difensori di Zeman, invece, sono stati in apprensione perché il Napoli ha attaccato, cercando il gol non attraverso la manovra (a centrocampo vi sono due mediani, non un regista), ma la via del lancio lungo, corretto di Testa da Stellone o Floro Flores per un esterno, Sesa o Montezine.
Il Napoli ha subito creato due occasioni. Al 6’ buona combinazione Stellone-Montezine: l’intervento sotto porta di Floro Flores è stato evitato da un tempestivo anticipo di Zoro. Al 9’ non ha funzionato il fuorigioco della Salernitana e Sesa ha approfittato della mancata chiusura sul lato destro per infiltrarsi in area: avrebbe potuto tirare, invece ha offerto il pallone a Floro Flores e sul giovane attaccante ha chiuso Botticella. Il difetto del Napoli, non ha caso alla ricerca della prima punta, è l'incisività. S'è notato anche nel primo derby stagionale. Prese le misure degli avversari, la Salernitana s’è difesa senza soffrire e senza rischiare. Non ha creato palle-gol, comunque: l’unica, al 19’, è stato offerta da un difettoso tocco di Bonomi e su Vignaroli, solo nell’area piccola, ha messo una pezza Baldini. Al 22’ c’è stato un episodio dubbio: Botticella è uscito fino alla trequarti per frenare Stellone, toccando il pallone con le mani. L’intervento del portiere è stato giudicato involontario da Rodomonti, nessuna sanzione quindi. La difesa della Salernitana, bassa rispetto alle abitudini Zemaniane, ha frenato il Napoli, così è stata cercata la soluzione ad effetto. Ad esempio, al 34’: punizione di Montezine, colpo di testa di Stellone a pochi passi da Botticella, finito a lato. All’inizio del secondo tempo è sembrato che vi fosse ancora più gente a Fuorigrotta. Il Napoli è ripartito con decisione alla caccia della vittoria e della qualificazione. Al 12’ Stellone ha tentato l’acrobazia su tiro da fuori di Husain, però non è riuscito a deviare il pallone in rovesciata. Al 14’, sul lato sinistro dell’area salernitana, s’è verificato il primo importante episodio: Pierotti ha commesso fallo su Vidigal, agganciando il piede destro del centrocampista portoghese, e Rodomonti ha fischiato il rigore, realizzato da Sesa, lo straniero che cerca il riscatto dopo due infelici stagioni. E’ esploso il San Paolo, come ai tempi belli. La Salernitana ha reagito subito. Al 19’ tiro di Camorani da fuori, respinto da Mancini con braccio e petto. Al 22’ la bella giocata dell’ex Tedesco: ha saltato tre difensori, l’ultimo (Bonomi) ha evitato l’intervento perché l’avversario era in area, il salernitano ne ha approfittato per far patire un tiro teso, deviato da Mancini. Il Napoli s’è chiuso per difendere il vantaggio e agire poi in contropiede. Il piano non ha funzionato. Non è arrivato il raddoppio, ma il pareggio di Vignaroli. Punizione di sardo da trenta metri, Mancini s’è disteso in tuffo ma non ha bloccato il pallone, teso e sbucato all’improvviso; è intervenuto Vignaroli, colpo a botta sicura. La mancata trattenuta del portiere ha favorito l’attaccante, al secondo gol in due partite. Nel finale il Napoli ha sfiorato il gol da tre punti, prima con Cristiano al 34’ (colpo di testa di poco a lato), poi con Alessi al 43’ (respinta di Tedesco sulla linea), infine con Vidigal al 47’ (tiro da fuori bloccato da Botticella).
 
MANCINI 5.5
TROISE 5
BALDINI 6
BONOMI 6.5
BOCCHETTI 5.5
SESA 6.5 (32'st Cristiano sv)
VIDIGAL 6
HUSAIN 6
MONTEZINE 7 (25'st Alessi 5.5)
FLORO FLORES 5.5 (25'st Rastelli 6)
STELLONE 6

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