Domenica 23/03/2003 – Ventisettesima giornata -
 
Napoli, una prova d'orgoglio.
Livorno subito in vantaggio con Doga ma i partenopei rimontano con Vidigal e sfiorano il colpaccio con Dionigi.
Prezioso punto degli azzurri fuori casa dopo 70 giorni di astinenza.
 
LIVORNO – NAPOLI 1 – 1 (10914 spettatori)

LIVORNO (3-4-1-2): Amelia, Fanucci, Vanigli, Cannarsa (44'pt Melara), Mezzanotti, Grauso (28'st Negri), Ciaramitaro, Doga, Saverino (1'st Billio), Enyinnaya, Protti.
Panchina: Aldegani, Biliotti, Perna, Balleri.
NAPOLI (4-4-2): Mancini, Saber, Troise (24'pt Montezine), Bonomi, Bocchetti, Martinez, Vidigal, Marcolin (37'st Stendardo),Montervino, Pasino (44'st Floro Flores), Dionigi.
Panchina: Manitta, Platone, D'Agostino, Esposito. All. Colomba.

MARCATORI: 9'pt Doga, 41'pt Vidigal.

Primo segnale di risveglio: il Napoli ha conquistato un punto lontano da Napoli dopo 70 giorni. Risaliva al 12 Gennaio l'ultimo pareggio della squadra, raccolto da Scoglio a Terni. Ieri Colomba ha bloccato il Livorno, che dopo appena nove minuti era in vantaggio. Guizzo di Doga, colpo di testa che ha freddato Mancini. Ma non è stato il colpo del ko per il Napoli. Anzi, s'è fermato il Livorno (che non vince da due mesi) e s'è acceso il Napoli, trovando il pareggio con Vidigal (quarta rete per il centrocampista portoghese) e costruendo altre occasioni. Decisivo il contributo di un altro straniero, l'esterno colombiano Martinez: prova perfetta sotto l'aspetto tattico e sul piano della corsa. Pareggio giusto, persino un po' stretto al Napoli, che ha tirato finalmente fuori il carattere che serve in queste drammatiche circostanze di classifica: la salvezza è rimasta a tre punti, l'attuale distacco dal Catania. Raccolti tanti meritati applausi nel girone d'andata, il Livorno ha rallentato. Ma forse non si può chiedere molto di più ad una neopromossa e ad un allenatore, Donadoni, alla prima esperienza professionale importante. Ieri, al di là del punto, il Napoli potrebbe aver ritrovato le energie per affrontare il durissimo rush finale: tra sette giorni al San Paolo c'è il Vicenza e il presidente Naldi ha messo i biglietti di curva in vendita ad un euro per riempire lo stadio.
Il Livorno s'è presentato con un lungo elenco di indisponibili, proprio come il Napoli. Donadoni, già costretto a rinunciare a Danilevicius (squalificato) e Cribari (infortunato), ha dovuto portare in panchina quattro titolari influenzati, presentando solo nel secondo tempo Billio e Negri. Colomba è partito con una formazione obbligata, a causa dei forfait di D'Angelo, Baldini, Stellone e Sesa. Schierato secondo l'abituale 3-4-1-2, il Livorno ha trovato subito il gol. Facile, troppo facile per Doga finalizzare di testa al 9' il cross di Mezzanotti: schema provato e riprovato da Donadoni in settimana. Saber, il difensore più vicino, è rimasto colpevolmente immobile, consentendo a Doga di sistemare il pallone tra palo e braccio di Mancini. Per il Napoli è arrivato un altro colpo basso al 24', quando Troise ha chiesto la sostituzione per un infort6unio al piede sinistro. Coloba ha inserito un trequartista, Montezine, e ha modificato l'assetto della terza linea: Bocchetti centrale, Martinez esterno di difesa, non più di centrocampo. Ma poi il tecnico ha cambiato idea passando al 3-4-1-2 e riportando Martinez a centrocampo. Mossa giusta, perché il Napoli non poteva rinunciare alla corsa e agli inserimenti del colombiano. Il Livorno, apparso giù fisicamente, s'è limitato a gestire il vantaggio, mentre il Napoli ha cercato il pareggio, con tanto cuore. Al 35' Dionigi ha tentato di approfittare dell'ennesima incertezza di Cannarsa, però è stata tempestiva l'uscita di Amelia. Ancora Dionigi al 38': colpo di testa di poco alto su lancio di Montezine. Al 41' il paleggio. L'azione è stata attivata da Martinez, sulla fascia sinistra l'appoggio a Dionigi, scattato sul filo del fuorigioco. Deserta l'area del Livorno, a pochi passi da Amelia è spuntato Vidigal, che ha segnato di piatto destro. E' esplosa la festa dei napoletani ed è contemporaneamente esplosa la protesta dei livornesi: circondati l'arbitro Dondarini (impreciso in molte valutazioni, non in questa) e il guardalinee Ricci, contestata la posizione di Dionigi al momento del lancio di Martinez. Ne ha fatto le spese Doga: ammonito. Nervoso anche il finale del primo tempo, con il battibecco tra Dondarini e Protti, a proposito di un fischio dell'arbitro proprio allo scadere del 4' di recupero: azione bloccata da un fuorigioco segnalato dal guardalinee Benedetto.
Poche cose interessanti nella ripresa, giocata sui nervi dal Livorno. Protti ha cercato di dare la carica, allargandosi sul lato destro, dove è stato controllato bene da Bocchetti. Di poco a lato, al 25'st, il colpo di testa dell'attaccante su cross di Doga. Troppo solo Protti, insufficiente il contributo di Enyinnaya, come quello di Negri, presentato nel secondo tempo (e Colomba ha tolto Marcolin, impreciso, e inserito un altro difensore, Stendardo). Nei momenti di sofferenza sono state puntuali le uscite del portiere Mancini, ad esempio quella al 30' a pugni uniti su Negri. Il Napoli non s'è limitato solo a difendere il punto. Ha tentato di vincere in contropiede. Dionigi ha avuto due buone occasioni. La prima al 29' (a pochi passi da Amelia un tiro fiacco, bloccato dal portiere), la seconda al 34' (perfetto assist di Pasino e brutto tiro dell'attaccante da favorevole posizione).
 
MANCINI 6
SABER 5.5
TROISE sv (24'pt Montezine 5.5)
BONOMI 6.5
BOCCHETTI 6
MARTINEZ 6.5
VIDIGAL 6.5
MARCOLIN 5.5 (37'st Stendardo sv)
MONTERVINO 6
PASINO 6 (44'st Floro Flores sv)
DIONIGI 5.5

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