Domenica 23/01/2005 – Ventesima giornata -
 
Meraviglioso Napoli.
Reja comincia bene: Montervino, un autogol di Musso e Sosa siglano la svolta.
La seconda vittoria in trasferta (dopo 112 giorni) vale il quinto posto in classifica.
 
CITTADELLA – NAPOLI 1 – 3 (2502 spettatori)

Arbitro: Crugliano di Crotone.
Guardalinee: Fabbri e Chiarella.

CITTADELLA (4-2-3-1): Peresson, Milani, Cozza, Franchi,, Marchesan, Carteri, Mazzocco (17'st Sestu), Musso, Sgrigna, Amore (1'st Colussi), De Gasperi (29'st Riberto).
Panchina: Pavesi, Borriero, Cherubini, Mazzoleni. All: Maran.
NAPOLI (4-3-3): Gianello, Terzi, Scarlato, Ignoffo, Bonomi (33'st Montesanto), Montervino, Fontana, Corrent, Abate (21'st Mora), Calaiò (40'st Sosa), Gautieri.
Panchina: Renard, Romito, Pozzi, Gatti. All. Reja.

MARCATORI: 37'pt Montervino, 41'pt Musso (aut), 42'st Sosa, 44'st Montervino (aut).

La prima notizia è questa: tre gol del Napoli in trasferta. Grasso che cola e troppa grazia Sant’Antonio, visto che l’evento è avvenuto a Padova. Una notizia tira l’altra, ecco la seconda: il Napoli è tornato a vincere fuori casa dopo 112 giorni di rovinosa astinenza. La vittoria a bagnare l’esordio in panchina di Reja. Cinque giorni di terapia, chiari i segnali della guarigione in corso, il Cittadella piegato e vinto, il Napoli da invasore della zona play-off. Ancora una notizia, l’ultima: Montervino a segno per la prima volta da quando gioca nel Napoli. Cittadella a cento all’ora, 30’ a tutto gas. Il piede a tavoletta, e il Napoli? Circospetto, falso impacciato, vincolato dal suo nuovo pilota al rispetto di un ritmo blando, come a voler studiare l’avversario dinamico e svelto. L’esterno difensivo Milani s’è mosso alla conquista della linea di fondo, ispirati Musso e Amore, un napoletano e un campano; fervido di idee Sgrigna. Il trio che agisce di norma alle spalle dell’unica punta De Gasperi. Movimento, rapidità, percussioni. Nessuna vera penetrazione, però. Inoperoso Gianello, protetto dal quartetto difensivo. La linea attrezzata da Reja più alta rispetto alle abitudini del predecessore Ventura. L’unico segno del cambiamento nei primi 30’. Come prima il resto, almeno per due terzi del tempo. Orfano di Pià, il tridente annunciato ha dato un unico segnale della sua presenza al quarto d’ora. Incursione di Bonomi da sinistra verso il centro, l’invito di Montervino a beneficio di Terzi, non riuscito il tentativo di palleggio aereo di Calaiò in area. Finalizzazione ritardata, quindi mancata. Corrent ha lavorato per due in mezzo alle guarnite linee avversarie, non decifrabili dalla controparte nei primi 30’.
Finito il gas, il Cittadella s’è dovuto sedere. Fontana s’è dedicato alla parte del tranquillo signore in mezzo al campo, minacce vere per gli avversari le sue esecuzioni da fermo. Ma in quella zona è cresciuto fino a dilagare Montervino. La prima attrezzata da Reja. Il centrocampista in grado di produrre percussioni in dribbling e aperture, il fresco nuovo manico lucido nella prima mossa dal vivo di questa verde avventura napoletana. Inespressivo fino a quel momento, Gautieri ha traslocato da sinistra a destra, fascia a lui più congeniale; Abate dirottato a sinistra. Momento topico della partita e artefice della metamorfosi del Napoli (dal sottoritmo voluto ad un buon ritmo, meno appoggi sbagliati, discrete iniziative, squadra abbastanza corta, presente, calma), il cross di Abate è partito da quella zona. Palla a cadere in centroarea, perentorio e vincente l’anticipo di Montervino in incornata al 37’.
Montervino protagonista stavolta soprattutto nel bene, presente nell’azione del gol definitivo del Napoli, il terzo, e autore dell’autorete che ha consegnato al Cittadella, ormai vinto, la segnatura della staffa. Messa sotto dal mestiere e dalla lucidità del Napoli, la squadra di Maran ha provato a ribellarsi anche dopo aver incassato il raddoppio. Il sinistro di Fontana (41’), pallone a destra, teso e carico di veleno, il tentativo di incornata di Corrent ad anticipare tutti e a confondere Musso, napoletano nato a trecento metri dallo stadio San Paolo. Maldestro l’intervento, autogol, partita praticamente finita e il Napoli ha potuto mettere in banca la vittoria. La seconda in trasferta in questo campionato, vale il quinto posto. Napoli torna in zona play-off.
Ribelle all’uno-due napoletano, il Cittadella ha incontrato un autentico muro in Gianello. Respinto con perdite in particolare Sgrigna, in avvio di ripresa e al 29’ della seconda parte. Perentorie le conclusioni, disarmanti le risposte del portiere del Napoli. Due guizzi, due difficili palloni stornati in calcio d’angolo. Reja ha dato alla situazione ormai cristallina una precisa lettura: buon controllo del risultato e della partita, ancorché attraversata da momenti di sbandamento. Sosa per Calaiò, il tempo di rendersi conto dov’era capitato e il Pampa subito in gol, al 42’. Tanto per non smentirsi d’incornata a scatenare la gioia dei tifosi del Napoli presenti. Duemila applausi, interrotti appena dall’autorete di Montervino in prossimità del fischio finale, e un segnale che riempie il cuore di speranza. Cinque giorni di cura Reja, forse il rinascimento del Napoli è cominciato davvero.
 
GIANELLO 7
TERZI 6
SCARLATO 6
IGNOFFO 6
BONOMI 6 (33'st Montesanto sv)
MONTERVINO 7
FONTANA 6.5
CORRENT 6
ABATE 6 (21'st Mora 6)
GAUTIERI 5.5
CALAIO' 5.5 (40'st Sosa 6)

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