Martedì 10/04/2007 – Recupero della
trentesima giornata –
 

Troppa Juve per il Napoli.
Ma Domizzi e Sosa (due pali) potevano
riaprire la gara.

 

JUVENTUS – NAPOLI 2 – 0 (21804
spettatori)

Arbitro: Ayroldi di Molfetta.
Guardalinee: De Sanctis, Lanciani.

JUVENTUS (4-4-2): Buffon, Zebina, Boumsong (32'st Legrottaglie),
Chiellini, Balzaretti, Camoranesi, Marchisio, Giannichedda, Nedved,
Trezeguet (18'st Paro), Del Piero (43'st Palladino).
Panchina: Mirante, Marchionni, Bojinov, Zalayeta. All. Deschamps.
NAPOLI (3-5-2): Iezzo, P. Cannavaro, Maldonado, Domizzi,
Grava(1'st Montervino), Dalla Bona, Gatti (22'st Trotta), Bogliacino,
Savini, Sosa, Calaiò (11'st Pià).
Panchina: Gianello, Giubilato, Amodio, Bucchi. All. Reja.

MARCATORI: 18’pt Camoranesi, 4’st Del Piero.

La Juve ha ricacciato il Napoli (terzo) a nove punti. Questo voleva
Deschamps anche se in sede di vigilia aveva scelto il profilo basso
dicendo che si sarebbe accontentato di un pareggio. Alla prova dei
fatti, invece, Didier ha presentato una squadra determinata all’offesa,
capace di segnare due gol con Camoranesi e Del Piero e di sbagliarne
altri tre (Del Piero, Trezeguet, Palladino) che avrebbero dato un
profilo più largo al risultato.
Detto questo, però, bisogna aggiun­gere che un Napoli irriducibile e
molto bene organizzato ha reso vita du­rissima ai bianconeri soprattutto
nell’ultima mezzora quando, espulso Marchisio per una scorrettezza su
Gatti e perso Boumsong per infortunio, ha dato la sensazione di poter
rientrare in partita. La squadra di Edy Reja ha messo la Juventus in
affanno e con le spalle al muro ma non ha avuto fortuna: ha colto una
traversa con Domizzi e un palo con Sosa lasciando sul campo la speranza
di poter ribaltare la situazione nel finale arroventato.
Il Napoli ha tenuto testa alla migliore Juve della stagione con dignità
e buona organizzazione. Ha cercato di sfruttare al meglio la superiorità
numerica nel cuore del centrocampo dove aveva un uomo in più: Dalla
Bona, Gatti e Bogliacino contro Marchisio e Giannichedda. Ha
riequilibrato molto spesso lo sbilanciamento bianconero l’ottimo
Balzaretti con tagli sapienti e pericolose incursioni. Il Napoli era
partito persino meglio degli avversari che hanno impiegato un quarto
d'ora per trovare il giusto assetto. Si spiegano anche così le due buone
occasioni capitate all’inizio a Sosa che prima ha sparato alto da buona
posizione poi non è riuscito a concretizzare un regalo di Zebina. Quando
la Juve ha capito che i tempi erano maturi per affondare qualche colpo,
uno straordinario Nedved si è caricato sulle spalle la squadra e il
Napoli è andato a gambe all’aria incassando il gol di Camoranesi dopo
una ventina di minuti (cross di Pavel) e la straordinaria replica di Del
Piero (diciassettesimo gol in campionato) in apertura di ripresa: un
tocco morbido su assist di Camoranesi.
La Juve ha costruito il successo aggrappandosi a Nedved che, oltre a una
prestazione tecnica di alto livello e di notevole intelligenza, ha
regalato carattere, corsa e determinazione al gruppo. Accanto al Pavel
furente hanno brillato Boumsong, Balzaretti e il giovane Marchisio, che
ha però messo in affanno la squadra quando si è macchiato di un fallo su
Gatti che ha costretto Ayroldi al rosso diretto. Decisione forse
corretta a norma di regolamento ma ben più gravi ci erano sembrati
(prima e dopo l’episodio Marchisio) gli interventi di Giannichedda e
Camoranesi (sempre su Gatti) sui quali l’arbitro non è intervenuto.
Rimasta in dieci, la Juve ha patito il grande ritorno del Napoli. Reja
aveva già sostituito il deludente Grava con Montervino, ma nel momento
topico ha cercato la rimonta con gli inserimenti di Pià e Trotta che
hanno dato buona sostanza e un pizzico di verve in più. Insomma,
nonostante la sconfitta che gli ha impedito di muovere la classifica e
di avvicinare il Genoa, il Napoli ha dimostrato una buona condizione
fisica e mentale, un carattere indomito e un gioco all’altezza della
migliore Juventus dell’anno.
Deschamps si è portato a casa la ventunesima vittoria in campionato e si
è tolto anche la soddisfazione di presentare una squadra molto viva (a
parte Trezeguet, ancora in crisi), ca­pace di giocare un buon calcio e
di fare spettacolo. Il successo bianconero è importante anche sotto un
altro aspetto: quello con il Napoli è stato il primo scontro diretto che
la Juve ha affrontato a Torino e lo ha vinto in modo piuttosto
convincente. Ora Didier aspetta Genoa, Bologna, Mantova e Rimini e
probabilmente saranno queste le gare che decideranno la promozione dei
bianconeri in serie A. Ma alla Juve questa vittoria sul Napoli costerà
cara: sabato a Lecce, Deschamps dovrà fare a meno dell’ottimo Marchisio
che sarà squalificato per l’espulsione, di Giannichedda e Del Piero che
erano diffidati e sono stati ammoniti e probabilmente di Boumsong,
uscito per un problema agli adduttori.

 
IEZZO 7
CANNAVARO 6
DOMIZZI 7
MALDONADO 5.5
GRAVA 5 (1'st Montervino 5.5)
DALLA BONA 6
GATTI 7 (22'st Trotta 6)
BOGLIACINO 6
SAVINI 6
SOSA 6
CALAIO' 5 (11'st Pià 6)

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