38ª GIORNATA

Il Napoli domina nel primo tempo.

Poi Pazzini cancella l’emozione e spedisce la Samp in Champions

serieA
dom 16/05/10

SAMPDORIA

NAPOLI

stadio L. Ferraris
50000 spettatori
sampdoria napoli  
arbitro Rizzoli 5.5
guardalinee Faverani – Stefani
quarto uomo Valeri

1

0

 
     
gol 7′st Pazzini ammonizione Pazienza  
ammonizione Mannini ammonizione Dossena  
ammonizione Grava  
ammonizione Zuniga  

SAMPDORIA (4-4-2): Storari, Zauri, Lucchini, Gastaldello, Ziegler (40′st Cacciatore sv), Semioli (19′st Guberti), Tis­sone, Palombo, Mannini, A. Cassano (41′st Pozzi), Pazzini.
Panchina: M. Cassano, Padalino, Poli, Marco Rossi. Allenatore: Del Neri.
NAPOLI (3-4-3): De Sanctis, Grava, P. Cannavaro, Santacroce, Maggio, (19′st Hoffer), Pazienza, Cigarini (40′Maiello sv), Dossena, Zuniga (24′st Bogliacino), Denis, Quagliarella.
Panchina: Iezzo, Aronica, Rinaudo, Rullo. Allenatore: Mazzarri.

Del Neri e Marotta possono andare alla Juventus a cuor leggero: grazie a un gol di Pazzini (guarda caso uno dei candidati a sostituire Trezeguet in bianconero) hanno consegnato nelle mani di Riccardo Garrone e dei tifosi della Samp impazziti di gioia la qualificazione per il preliminare di Champions League. La prima partita si giocherà più o meno a ferragosto, la seconda quindici giorni dopo. Se i blucerchiati supereranno l’ostacolo, saranno ammessi alla fase a gironi della più importante manifestazione europea diciotto anni dopo quella finale di Wembley che Vialli e Mancini persero contro il Barcellona. Una grande impresa quella della Samp soprattutto perchè conquistata con una squadra di molto inferiore ad alcune altre contendenti (Juventus e Fiorentina su tutte) ma capace di ribaltare il rapporto delle forze in campo grazie a qualche idea felice (Cassano, Pazzini) alla buona organizzazione di campo, al lavoro, allo spirito di sacrifico. Tutte qualità che la famiglia Agnelli e i tifosi juventini si augurano che la coppia Del Neri-Marotta porti subito anche a Torino. Nella giornata di festa ci è scappata anche una contestazione al ct Marcello Lippi: all’inizio della partita (erano passati cinquanta secondi!) un ragazzo con una maglietta sulla quale era scritto “ Cassano in nazionale“ ha invaso pacificamente il campo. Dopo aver scambiato due parole con il barese, docilmente si è fatto portare via dal servizio d‘ordine. E la partita? Il Napoli se l’è giocata, eccome. Anzi nella prima mezzora ha approfittato assai bene dell‘emozione e della tensione che attanagliava i giocatori della Samp e ha sfiorato più volte il gol del vantaggio trascinato dagli ottimi Cigarini e Pazienza, due motori di centrocampo perennemente accesi. Mazzari ha presentato per la prima volta Zuniga esterno destro di un tridente al fianco di Denis e Quagliarella e il colombiano si è bene adattato al ruolo per lui inconsueto. Insomma, è stato un buon Napoli. Mancavano quattro pezzi da novanta quali Hamsik, Lavezzi, Gargano e Campagnaro, ma la squadra azzurra è riuscita ugialmente a fare quadrato restando in partita con ordine e dignità. Non solo: incassato il gol di Pazzini il Napoli ha anche sfiorato il pareggio quando Dossena ha calciato un pallone che ha fatto carambola su Storari per finire prima sul palo e poi sul fondo. Di sicuro la Samp aveva motivazioni più forti rispetto al Napoli e alla fine anche questo ha pesato sull‘andamento di una partita che si è mantenuta sempre viva e ardente e che i genovesi hanno vinto quando sono riusciti dopo un intervallo evidentemente salutare, a calmare le emozioni imboccando la strada di una maggiore concretezza. Abbiamo avuto la sensazione che i doriani nel primo tempo avessero avvertito più del lecito l‘emozione, che in qualche circostanza ha fatto la differenza in negativo. Per esempio le proteste di Cassano per un fallo invertito da Rizzoli sono durate una decina di minuti e si sono sposate bene con il nervosismo di altri sampdoriani che temevano la beffa soprattutto perchè il tabellone aveva riportato il vantaggio del Palermo allo stadio di Bergamo. Il pareggio della Samp e una vittoria dei siciliani avrebbe regalato infatti la Champions a Delio Rossi e questo pensiero ha condizionato buona parte della partita della squadra di del Neri. Il gol di Pazzini (su angolo e di testa) ha prodotto l‘urlo liberatorio di Marassi. Il Napoli ha reagito cercando il pareggio, la Samp invece ha trovato come per incanto concentrazione e concretezza. Curiosità: lo stadio è esploso due volte nel breve spazio di tre minuti: prima quando è giunta la notizia del pareggio dell‘Atalanta con il Palermo e tre minuti dopo quando Pazzini ha fatto gol. E’ sfuggito invece a Marassi il gol del Palermo. C‘era da giocare ancora un minuto più altri quattro di recupero e Gastaldello aveva sfiorato un‘autorete che avrebbe portato i siciliani in Champions. Ma non se ne è accorto nessuno, la festa era appena cominciata…
 
DE SANCTIS 5.5
GRAVA 6.5
P. CANNAVARO 6
SANTACROCE 6
MAGGIO 6 (19′st Hoffer 5.5)
PAZIENZA 6.5
CIGARINI 6.5 (40′st Maiello sv)
DOSSENA 6
ZUNIGA 6 (24′st Bogliacino 6)
DENIS 5.5
QUAGLIARELLA 5.5
MAZZARRI 7

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