2a giornata

Bastano 17′ al Napoli per trovare la vittoria

Gli azzurri non falliscono l’appuntamento con la Champions al San Paolo dopo 21 anni

europa league
mar 27/09/11

NAPOLI

VILLAREAL

stadio San Paolo
46747 spettatori
napoli villareal  
arbitro De Bleeckere 5.5
guardalinee Hermans – Simons
Boucaut – Wouters
quarto uomo Delferiere

2

0

 
     
gol 15’pt Hamsik ammonizione Gonzalo  
gol 17’pt Cavani (r) ammonizione Rossi  
ammonizione Aronica ammonizione Cani  
ammonizione Cannavaro  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Zuniga, Gargano, Inler, Dossena, Hamsik (34’st Mascara), Lavezzi (43’st Lavezzi), Cavani (26’st Pandev).
Panchina: Rosati, Grava, Fernandez, Fideleff. Allenatore: Mazzarri.
VILLAREAL (4-4-2): Diego Lopez, Zapata, Musacchio, Gonzalo, (33’pt Comunas), Català, De Guzman (39’st Perez), Senna (39’st Mubarak), Bruno Soriano, Cani, Nilmar, Rossi.
Panchina: Cesar Sanchez, Marchena, Oriol, Gaspar. Allenatore: Garrido.

Bastano 17′ al Napoli per aver ragione del Villareal e portarsi al secondo posto della classifica del “girone della morte”. Una partita quasi perfetta, soprattutto nel primo tempo, durante il quale i padroni di casa hanno concesso quasi nulla ai gialli spagnoli. Poi, nel secondo tempo, qualche affanno di troppo, complice un atteggiamento un po’ troppo difensivo che, però, non ha scalfito la sicurezza e l’imbattibilità europea della difesa napoletana.
Mazzarri deve rinunciare ancora a Maggio, verso il pieno recupero per la partita di sabato a Milano, e lancia nella mischia l’ottimo Zuniga. Dal canto suo, Garrifo, invece, riesce a recuperare in extremis Giuseppe Rossi, ma deve fare a meno di uno degli uomini di maggior talento come Borja Valero e di Ruben.
La prima emozione la regala il San Paolo, teatro dopo 21 anni di una partita di quella che una colta si chiamava Coppa dei Campioni, con i canti, le coreografie e i brividi di un passato e di un presente glorioso che si materializzano negli occhi e nel cuore di tutti i tifosi durante l’inno della Champions. Sin dall’inizio è facile accorgersi dei timori del Villareal che si rintana nella propria metà campo per poi tentare qualche ripartenza in contropiede, ma, a differenza di quanto fatto dalla Fiorentina nell’ultima partita di campionato, il suo pressing è troppo rinunciatario e il Napoli riesce comunque a giocare con continuità senza perdere palloni banali com’era accaduto sabato scorso. Al 5′ però, Cannavaro e Aronica vanno si ostacolano a vicenda e, un rinvio che sembrava ordinaria amministrazione diventa pericolosissimo; alla fine, Aronica deve sacrificarsi, meritandosi il primo cartellino giallo per fermare Nilmar che stava appofittando dello svarione della difesa napoletana. Sulla seguente punizione, calciata di Rossi, il pallone termina tra i piedi di Zapata che non riesce a coordinarsi perfettamente e calcia il pallone a lato. Passata la paura il
Napoli comincia a farsi pericoloso, prima con Cavani, all’11’, imbeccato da Lavezzi con un lancio preciso, ma l’azione viene fermata a causa del fuorigioco dell’attaccante uruguaiano. Nell’azione successiva, ancora Cavani prova il tiro dal limite ribattuto dalla difesa, poi il pallone termina dai piedi di Lavezzi, ma il suo tiro ternina di poco alto sulla traversa. La pressione del Napoli è continua e insistente e, al 14′ arriva il gol: Lavezzi crossa dalla destra in area dove Hamsik si fa trovare pronto e in posizione regolare, lascia rimbalzare il pallone, si coordina e scocca un tiro di sinistro sul quale Diego Lopez non può nulla. Il San Paolo esplode di gioia e il campione slovacco corre sotto la curva per festeggiare insieme ai tifosi. Ma non c’è neanche il tempo di far scemare l’entusiasmo del momento che, dopo due minuti, il Napoli segna ancora: leggerezza difensiva degli spagnoli, retropassaggio avventato e Gonzalo Rodriguez che, dopo essersi fatto recuperare e superare sullo scatto, è costretto ad atterrare Lavezzi in area: rigore! Sul dischetto si presenta Cavani, che non sbaglia: pallone a sinistra e portiere a destra… la festa sugli spalti può continuare. Dopo il secondo gol il Villareal si sbilancia in attacco, ma rischia sulle ripartenze azzurre come al 20′ e al 22′, quando prima Cavani e poi Lavezzi vengono fermati solo dal guardalinee in situazioni più che dubbie. Così, serve un errore individuale per vedere gli spagnoli dalle parti di De Sanctis: accade al 31′ quando Cavani, retrocesso in fase difensiva, appoggia un pericoloso pallone verso De Sanctis sul quale si inserisce Nilmar che, per fortuna, si perde in un bicchiere d’acqua e getta al vento una ghiotta occasione per accorciare le distanze. Al 36′ è ancora il guardalinee a fermare un’azione pericolosissima del Napoli con Dossena che, scattato sulla fascia, si acciungeva a servire uno tra Lavezzi, Cavani e Hamsik liberi in area.
Nel secondo tempo il Villareal schiaccia il Napoli nella propria metà campo e, già al 5′ si rende pericoloso con Rossi che, di testa, colpisce da buona posizione, ma De Sanctis è attento. Al 12′ è ancora il nazionale azzurro a seminare il panico tra le linee del Napoli con Cannavaro che, saltato, è costretto ad atterrarlo a pochi centimetri dal limite dell’area rischiando il calcio di rigore. Sulla punizione il tiro di Senna viene ribattuto dalla barriera. Al 14′ si rivedono anche i padroni di casa, ma il pericoloso contropiede sfuma a causa di un banale errore di Lavezzi che, forse a causa della stanchezza, si lascia sfuggire il pallone propiziando l’intervento dell’estremo difensore avversario. Al 21′, il Napoli ha l’occasione migliore per chiudere la partita: Hamsik serve Cavani che, a tu per tu con Diego Lopez, tergiversa e si fa recuperare da Zapata facendosi male anche alla caviglia, infortunio che lo costringerà a lasciare il campo per Pandev. Al 32′ si rivede il Villareal con una pericolosa azione sulla fascia che, dopo un batti e ribatti in area, si conclude con una debole rovesciata di Nilmar. Lo stesso Nilamar, al 37′, viene atterrato in area da Zuniga, ma l’arbitro non vede il contatto e lascia proseguire. Negli ultimi minuti non succede nulla degno di nota, con il Napoli che controlla con più oculatezza il pallone, soprattutto grazie all’ingresso in campo di Mascara e Santana che, grazie alla loro freschezza atletica, riescono a dare una grande mano ai propri compagni in fase di disimpegno.
Si finisce tra gli applausi del San Paolo, tra gli applausi del pubblico, sperando che l’EuroNapoli possa ripetersi anche in campionato dove è atteso dall’importante sfida contro l’Inter dove, purtroppo, potrebbe mancare il Matador, uscito malconcio dalla partita di coppa.

 
DE SANCTIS 7
CAMPAGNARO 7.5
CANNAVARO 6.5
ARONICA 7
ZUNIGA 6.5
INLER 7.5
GARGANO 7.5
DOSSENA 6.5
HAMSIK 7.5 (34’st Mascara sv)
LAVEZZI 7.5 (43’st Santana sv)
CAVANI 7.5 (26’st Pandev sv)
MAZZARRI 8

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